
(AGENPARL) – ven 19 maggio 2023 COMUNICATO STAMPA
Presentazione
MuST23 – MUSEO STAZIONE 23 MAGGIO
CAPACI
Capaci – il 22 maggio alle ore 10.30, nella sala comunale “Macine” di Palazzo Conti Pilo, in piazza Matrice, sarà presentato alla stampa il MuST23 – Museo Stazione 23 maggio, a cui seguirà il sopralluogo nell’ex stazione di Capaci, dove verrà realizzato il museo.
Il museo, interattivo e multimediale, promosso dall’associazione Capaci No Mafia ETS e dalla cooperativa sociale Addiopizzo Travel, mira alla creazione di uno spazio di fruizione culturale permanente, una “memoria viva” della strage del 23 maggio 1992 che costò la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo, ai tre agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.
Il MuST23 sarà una sorprendente esperienza emozionale. Un viaggio tra i racconti, un’immersione nelle storie vissute dai testimoni di quel periodo storico. Un racconto espresso con un linguaggio vivido e colorato di speranza e di rinascita. La rivalsa della bellezza dei luoghi, della determinazione e della forza della popolazione di questa città che vive e si impegna nel sogno concreto di una Capaci…capace di reagire, ricostruire e rinascere.
“L’obiettivo è quello di informare, educare ma anche emozionare. Scuotere le coscienze per spingere all’impegno. Conoscere quello che successe oltre 30 anni fa, quando nessuno degli studenti di adesso era ancora nato, riduce il rischio di indifferenza alle mafie – afferma Dario Riccobono, responsabile del progetto – Questo sarà solo il punto di partenza del percorso museale. Capaci, purtroppo, per molti è spesso sinonimo di strage, partire da quell’evento drammatico diventa strumento narrativo per raccontare la resistenza alla mafia e l’impegno per la valorizzazione del territorio: dall’importante lavoro di Falcone all’impegno della società civile, dagli arresti dei più importanti boss alle eccellenze siciliane.”
Un’area, l’ex stazione ferroviaria di Capaci, che viene destrutturata nella sua funzione nativa, per rinascere come spazio di confronto, di racconto vero, libero e concreto di umanità che lotta per una nuova e positiva rinascita. Uno spazio che dialogherà tramite elementi artistici, riferimenti culturali e concettuali, tecnologie multimediali e interattive, questo sarà nel progetto del direttore artistico Daví Lamastra.
Saranno presenti alla conferenza stampa: Simone Gamberini – Presidente nazionale Legacoop, Vittorio Fresa – Invitalia, Donato Montibello – cooperativa Mediterranei, Diego Ciulli – Google Italia, Pietro Puccio – Sindaco di Capaci, Antonio Vassallo – Fotografo e testimone della strage, Filippo Nani – Presidente FERPI – Federazione Relazioni Pubbliche Italiana.
In occasione della conferenza stampa sarà presentata la campagna di crowdfunding collegata al completamento del primo obiettivo di MuST23. Il progetto infatti prevede un più ampio intervento di riqualificazione territoriale e culturale di respiro internazionale.
Il progetto artistico
Un dialogo tra arte sociale, tecnologia, etica ed estetica.
I 400mila atti del maxi processo di Palermo con 476 imputati, 200 avvocati difensori, 19 ergastoli, 349 giorni di udienze per la sentenza di primo grado tra il 10 febbraio 1986 e il 16 dicembre 1987, vengono mappati, catalogati, digitalizzati. Grazie al lavoro di ricercatori, analisti, graphic designer, sound designer, programmatori, architetti, ingegneri, e maestranze coordinati dal direttore artistico Daví Lamastra, prendono vita in un’installazione artistica di grandi dimensioni in un nuovo equilibrio tra informazione, etica e visione.
Numeri, date e parole emergeranno in un labirinto sospeso di fatti, persone, pensieri, tragedie, tradimenti, sogni e speranze. Chiunque potrà attraversare l’opera per comprendere – e sentire – la complessità della sfida raccolta da Giovanni Falcone, giudice istruttore di quel processo con Paolo Borsellino.
L’uso delle nuove tecnologie (realtà virtuale, NFT, biometria) si combina con la magia del luogo per offrire un’esperienza multisensoriale: la bellezza ruvida del paesaggio con il vento, il mare e il passare dei giorni e delle stagioni; gli atti processuali digitalizzati e le testimonianze multimediali; i suoni e i colori integrati da una sapiente direzione artistica saranno il cuore del MuST23 che pulsa e si arricchisce di nuova energia creativa ad ogni visita.
I visitatori infatti trasformano e sono trasformati, si interrogano su cosa è stato davvero, cosa siamo diventati, chi siamo oggi e soprattutto chi vogliamo essere domani, partecipando a un’azione di arte performativa e collettiva.
Un gioco di video e rimandi farà scegliere agli spettAttori che cosa sono + Capaci di… Abbracciare, affrontare, cambiare, comporre… sognare, volare, volere.
Il passato diventa futuro, la memoria diventa coscienza e azione.
Cambia anche la geografia delle emozioni. E Capaci, località della strage, diventa attraverso gli occhi dei visitatori del MuST23, la visione del mondo migliore che siamo Capaci di realizzare.
La poetica
«… chi sferrò quel lampo di maggio
il 23 lo bruciò sull’asfalto del sabato
pensando di mozzar la lingua al filo delle verità
ma il verbo di giovanni(s)centrato il cuore di paolo
ci vive ancora…
…in questa stazione ci si passa e ci si ferma
come in tutte le stazioni
ma qui si ha la possibilità di un’esperienza unica
stazionare sotto il cappello
all’ombra dell’eredità degli atti-testamento di falcone e borsellino…
…sotto una partitura a notazione sospesa
alla ricerca dell’ordine del canto
di una verità appesa a un filo in balia del vento
sotto lo sguardo basso del cielo siciliano… »da « Codex Davi » di Daví Lamastra