(AGENPARL) - Roma, 19 Maggio 2023(AGENPARL) – ven 19 maggio 2023 CITTÀ DI CIVITANOVA MARCHE
AZIENDA TEATRI DI CIVITANOVA
AMAT
REGIONE MARCHE
CIVITANOVA
DANZA
2023
XXX FESTIVAL
NEL NOME DI
ENRICO CECCHETTI
8 LUGLIO_6 AGOSTO
PROGRAMMA
SABATO 8 LUGLIO
TEATRO ANNIBAL CARO ore 21.30
EMANUEL GAT
UTOPIA
?FINMALTA
[prima italiana]
SABATO 15 LUGLIO
FESTIVAL NEL FESTIVAL
? ore 20 PIAZZA XX SETTEMBRE
PARINI SECONDO X BIENOISE
SPEEED
[prima ed esclusiva regionale]
? ore 21 TEATRO CECCHETTI
PARINI SECONDO
CANTIERE APERTO PER
DO AROUND THE WORLD
? ore 22 TEATRO ANNIBAL CARO
CHRISTOS PAPADOPOULOS
OPUS
[prima ed esclusiva regionale]
? ore 23 GIARDINO DELLA PINACOTECA CIVICA M. MORETTI
SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET
IF YOU WERE A MAN
MAURO ASTOLFI
[prima ed esclusiva regionale]
DOMENICA 16 LUGLIO
CIVITANOVA DANZA IN TRASFERTA
LA NOTTE DELLA STELLA
FERMO _ VILLA VITALI ore 21.30
JACOPO TISSI
con le stelle internazionali del balletto
POLINA SEMIONOVA, ALINA COJOCARU
KSENIA OVSYANICK, DAVID MOTTA SOARES
PAST FORWARD
TRA PASSATO E FUTURO
MARIUS PETIPA, ROLAND PETIT, CHRISTIAN, SPUCK
YURY POSSOKOV, JOHAN KOBBORG, ALBERTO ALONSO
[prima ed esclusiva regionale]
in collaborazione con Comune di Fermo
GIOVEDÌ 20 LUGLIO
TEATRO ANNIBAL CARO ore 21.30
CIVITANOVA CHE DANZA
SCUOLE DI DANZA DELLA CITTÀ
APPUNTI E VARIAZIONI SU
LO SPIRITO FOLLETTO
DI CESARE CECCHETTI
SABATO 22 LUGLIO
DANZARE CIVITANOVA
LUNGOMARE SUD ore 12, ore 15, ore 18
MK / MICHELE DI STEFANO, LORENZO BIANCHI HOESCH
ATMOSFEROLOGIA
VEDUTA > CIVITANOVA
[prima ed esclusiva regionale]
SPIAGGIA SUD ore 19.15
SIMONA BUCCI, ROBERTO LORI
NEL VOLGERSI INFINITO DELLE SUE ONDE
TEMPO INFRANTO
DANIELE DI BONAVENTURA
[prima ed esclusiva regionale]
VENERDÌ 4 AGOSTO
DANZA ALL’OPERA
MACERATA _ ARENA SFERISTERIO ore 21
COMPAÑÍA ANTONIO GADES
CARMEN
ANTONIO GADES, CARLOS SAURA
un progetto di Macerata Opera Festival
con Civitanova Danza Festival
[prima ed esclusiva regionale]
DOMENICA 6 AGOSTO
TEATRO ANNIBAL CARO ore 21.30
LAURA GAZZANI
CANTIERE APERTO PER
ENRICO
BENTORNATO TEATRO ROSSINI!
MERCOLEDÌ 6 DICEMBRE E
GIOVEDÌ 7 DICEMBRE ore 21.15
BACK TO
MOMIX
MOSES PENDLETON
[prima ed esclusiva regionale]
COMUNICATO STAMPA
Compie 30 anni il festival Civitanova Danza che dall’8 luglio al 6 agosto si conferma vetrina dell’arte coreutica su iniziativa della Città di Civitanova Marche, dell’Azienda Teatri di Civitanova e dell’AMAT con il contributo di MiC e Regione Marche. Per il festival dedicato al maestro Enrico Cecchetti undici appuntamenti con artisti italiani e internazionali, prime assolute e residenze a conferma dello slogan “Civitanova danza tutto” che accompagna da qualche anno la manifestazione, a testimonianza da un lato all’aspirazione a riunire in sé i rappresentanti del mondo e delle diverse culture, dall’altro alla tensione a una onnicomprensività dello sguardo per i diversi stili e linguaggi con cui la danza si esprime.
“È con molto piacere – nota Chiara Biondi, Assessore alla Cultura della Regione Marche – che saluto la prestigiosa iniziativa di Civitanova Danza, che da trent’anni dà lustro alla nostra regione e con la grande qualità delle sue proposte richiama pubblico da tutta Italia e non solo, a conferma dell’importante ruolo che la cultura rappresenta anche in ambito turistico. Il trentennale del festival celebra, grazie all’impegno rinnovato della città di Civitanova Marche, in particolare del suo Sindaco Fabrizio Ciarapica e della comprovata esperienza dell’AMAT, un’arte tanto nobile quanto affascinante. È per me un grande elemento di soddisfazione costatare che il festival rinnova lo spirito di collaborazione e di sinergia con il territorio, in particolar modo con la costruzione di una strategia di sistema rappresentata attraverso la condivisione dei progetti con le eccellenze di Macerata Opera Festival e del Comune di Fermo”.
Per l’inaugurazione del festival debutto in prima italiana l’8 luglio al Teatro Annibal Caro di Utopia, risultato della collaborazione fra il coreografo Emanuel Gat, uno dei più importanti e prolifici d’Europa, e i danzatori della versatile e talentuosa compagnia ?finMalta, una celebrazione della loro unicità, del loro virtuosismo, coinvolgimento, coraggio, senso di responsabilità e umanità. In quello che si può definire un flusso di coscienza coreografica, Utopia mappa il personale viaggio di dieci individui in cerca di connessioni ed esamina il ruolo del performer nella sua qualità di creatore dal vivo, su un palcoscenico.
Si entra subito nel vivo il 15 luglio con il Festival nel festival, maratona di danza che da anni contraddistingue la forte progettualità di Civitanova Danza. Avvio alle ore 20 in Piazza XX settembre con Speeed, un progetto coreografico e musicale ideato da Parini Secondo – progetto che nasce dalla collaborazione tra Sissj Bassani e Martina Piazzi – e Alberto Ricca/Bienoise, ispirato al fenomeno della Para Para, stile di danza caratterizzato da un’estetica coloratissima e gesti iper-dinamici, e dell’Eurobeat, diffusosi negli anni 90 nei club di Tokyo. Il mondo del gioco, del salto della corda sia come pratica atletica sia come elemento ritmico nel quale musica e atletismo vanno mano nella mano sono al centro della riflessione del Cantiere aperto per Do around the world da un’idea di Parini Secondo, con Sissj Bassani e Martina Piazzi, che mostra al Teatro Cecchetti alle ore 21 l’affascinante genesi dello spettacolo che arriva in scena al termine di una residenza realizzata nell’ambito di RAM. Residenze Artistiche Marchigiane, progetto di residenza finanziato da MiC e Regione Marche.
Opus alle ore 22 al Teatro Annibal Caro è uno spettacolo ipnotico e raffinato del talentuoso coreografo greco Christos Papadopoulos per quattro interpreti, una performance che indaga la relazione tra musica e visione ed esplora le reazioni automatiche dell’uomo di fronte alla musica. La conclusione del Festival nel festival è alle ore 23 nel Giardino della Pinacoteca Civica M. Moretti con If you were a man, uno studio per quattro uomini su una profonda riprogrammazione dell’ascolto, coreografia di Mauro Astolfi per Spellbound Contemporary Ballet.
Brilla la Notte della Stella il 16 luglio con Civitanova Danza in trasferta a Fermo che – in collaborazione con il Comune di Fermo – illumina Villa Vitali con Jacopo Tissi, star internazionale del balletto, primo ballerino italiano a diventare étoile della compagnia Bolshoi, tempio russo del balletto che ha dovuto lasciare dopo l’inizio della guerra in Ucraina. Classe ’95, spesso accostato a Roberto Bolle per bravura e aspetto fisico, sin da giovanissimo ha iniziato a studiare danza all’Accademia del Teatro alla Scala. Polina Semionova, Alina Cojocaru, Ksenia Ovsyanick, David Motta Soares, star internazionali del balletto, saranno con lui sullo splendido palcoscenico di Villa Vitali a dare vita a Past forward. Tra passato e futuro, un viaggio meraviglioso tra le coreografie di Marius Petipa, Roland Petit, Christian, Spuck, Yury Possokov, Johan Kobborg, Alberto Alonso.
Giovedì 20 luglio al Teatro Annibal Caro protagoniste le scuole di danza della città con Appunti e variazioni su “Lo spirito folletto” di Cesare Cecchetti, padre del celebre Enrico a cui il festival Civitanova Danza è dedicato, che debuttò in occasione dell’apertura del Teatro Annibal Caro nel 1872. Con lo stesso spirito, oggi, a 150 anni dal suo debutto, il festival omaggia i Cecchetti invitando i giovani talenti della città a misurarsi con l’opera di cui il Maestro fu protagonista nel ruolo di Canido, lo spirito folletto.
Doppo appuntamento sabato 22 luglio con la danza italiana per Danzare Civitanova. Alle ore 12, 15 e 18 nel Lungomare Sud Michele Di Stefano, coreografo, e Lorenzo Bianchi Hoesch, autore delle musiche, offrono al pubblico di Civitanova Danza Atmosferologia. Veduta > Civitanova, un progetto dedicato alla città e alla sua visione prospettica nel quale il pubblico fruisce la performance in cuffia, per un punto di vista più ampio sul paesaggio. Protagonista di Nel volgersi infinito delle sue onde. Tempo infranto è la danza di Simona Bucci e Roberto Lori interpretata da cinque danzatori, accompagnata dalla musica dal vivo di Daniele di Bonaventura, in uno stimolante dialogo, scambio e complicità e in un susseguirsi di brani evocativi, in cui musica e danza dialogano e abitano uno scorcio di mare e la sua riva, alle ore 19.15 nella spiaggia sud.
Il 4 agosto all’Arena Sferisterio di Macerata con Danza all’Opera, un progetto di Macerata Opera Festival con Civitanova Danza Festival, si rinnova il proficuo dialogo con il territorio. In scena Carmen della Compañía Antonio Gades, balletto ispirato all’opera di Prosper Mérimée. Creato nel 1983 al Théâtre de Paris da Antonio Gades, uno dei grandi protagonisti del panorama teatrale europeo del XX secolo scomparso nel 2004, Carmen è il primo lavoro scenico derivante dalla sua proficua collaborazione con il cineasta Carlos Saura. Lo spettacolo continua ad affascinare le platee più vaste e il suo successo è stato decretato da più di 68.000 spettatori in vari paesi europei, in Asia e in Africa.
Ancora un omaggio a Enrico Cecchetti il 6 agosto al Teatro Annibal Caro con Cantiere aperto per Enrico di Laura Gazzani, spettacolo per tre danzatori che si ispira alla figura del grande ballerino e maestro di balletto italiano. Enrico che giunge in scena nella sua fase di “lavoro in progress” al termine di residenza realizzata nell’ambito di RAM. Residenze Artistiche Marchigiane, progetto di residenza finanziato da MiC e Regione Marche, desidera creare un’esperienza condivisa fra il pubblico e i performer, facendo emergere l’interprete nel suo lato “umano” e creando un sentimento di condivisione fra pubblico e performer.
Civitanova Danza non si limita ad essere un festival estivo ma un progetto ampio che coinvolge la città tutto l’anno e il 6 e 7 dicembre festeggia la riapertura del Teatro Rossini, chiuso in questi mesi per lavori di ristrutturazione, con Momix, compagnia di ballerini-illusionisti diretta da Moses Pendleton conosciuta in tutto il mondo per i suoi spettacoli di eccezionale inventiva e bellezza.
SABATO 8 LUGLIO
TEATRO ANNIBAL CARO
ore 21.30
UTOPIA
coreografia e disegno luci Emanuel Gat
costumi Holly Knowles
con ?finmalta National Dance Company
distribuzione Live Arts Management
[prima italiana]
La coreografia, quale pratica volta all’organizzazione di un gruppo di persone in movimento, può e deve essere un modo per orientarsi verso modelli e sistemi ideali, sia per gli individui che per la società.
A prescindere dall’effettivo raggiungimento di questi modelli utopici, il fatto che un determinato sistema coreografico mostri prove evidenti dei suoi benefici per il gruppo coinvolto in esso, ha di per sé un grande valore; esso rappresenta il quotidiano tentativo di ottenere – in ambito artistico – ciò che non è perseguibile (e probabilmente non esiste) nel mondo reale.
Utopia è il risultato della collaborazione fra Emanuel Gat e i danzatori della compagnia ?finMalta, una celebrazione della loro unicità, del loro virtuosismo, coinvolgimento, coraggio, senso di responsabilità e umanità. In quello che si può definire un flusso di coscienza coreografica, Utopia mappa il personale viaggio di dieci individui in cerca di connessioni ed esamina il ruolo del performer nella sua qualità di creatore dal vivo, su un palcoscenico.
EMANUEL GAT
Nato in Israele, dove ha iniziato a danzare con la Liat Dror Nir Ben Gal Company prima di iniziare la sua carriera di coreografo indipendente nel 1994.
La sua compagnia ha sede a Marsiglia, in Francia. Il suo personale e inconfondibile approccio alla coreografia e al fare danza ha fatto di lui uno dei coreografi più importanti e prolifici d’Europa. Negli ultimi venticinque anni il lavoro di Gat è stato presentato nei più importanti teatri e festival di tutto il mondo.
?FINMALTA NATIONAL DANCE COMPANY
Guidata dal coreografo italiano Paolo Mangiola, è una compagnia versatile e talentuosa, che porta in scena produzioni fresche, coraggiose e di livello internazionale. Fondata nel 2014, la compagnia è diventata ben presto una delle organizzazioni culturali pubbliche più importanti di Malta, una realtà in cui gli artisti possono crescere e sperimentare. Il repertorio della compagnia nasce grazie a Paolo Mangiola che, oltre a creare in prima persona per essa, coinvolge acclamati coreografi di fama internazionale (fra cui Roy Assaf, Tânia Carvalho, Emanuel Gat, Jacopo Godani) e giovani ed interessanti talenti (Marco D’Agostin, Riccardo Buscarini per citarne alcuni). Tutti i progetti artistici sono realizzati di concerto con i dieci danzatori della compagnia e un team artistico che comprende scenografi, costumisti, compositori e visual artist. I progetti portati in scena negli anni contribuiscono ad aumentare esponenzialmente la visibilità della danza contemporanea a Malta, grazie anche al costante lavoro di coinvolgimento del pubblico portato avanti dalla compagnia.
SABATO 15 LUGLIO
FESTIVAL NEL FESTIVAL
? ore 20 PIAZZA XX SETTEMBRE
SPEEED
? ore 21 TEATRO CECCHETTI
CANTIERE APERTO PER
DO AROUND THE WORLD
? ore 22 TEATRO ANNIBAL CARO
OPUS
[prima ed esclusiva regionale]
? ore 23 GIARDINO DELLA PINACOTECA CIVICA M. MORETTI
IF YOU WERE A MAN
SPEEED
idea Parini Secondo x Bienoise
con Sissj Bassani, Camilla Neri, Martina Piazzi, Francesca Pizzagalli
musica Alberto Ricca | Bienoise
coreografia Parini Secondo, liberamente ispirata a contenuti online
in collaborazione con La Boutique dell’Autoradio Bologna
Finizio Power Team Bologna, Audiogamma Hi-Fi Trento
con il supporto di Mastronauta Omegna (VCO), Comune di Verbania
Fondazione Comunitaria VCO, Nexus Factory Bologna
ringraziamenti speciali a Andrea Ruschetti, Riccardo Brezza (Comune di Verbania)
Scoppiati Racing Team (Verbania), MIGMA Collective
Centro Commerciale Le Isole (Gravellona Toce, VB), Giostra Esagerata F.lli Uga
progetto selezionato alla
Vetrina della giovane danza d’autore eXtra – azione del Network Anticorpi XL
e sostenuto da Dancescapes progetto promosso da Danza Urbana
con MiC e il supporto di h(abita)t”
[prima ed esclusiva regionale]
Speeed è un progetto coreografico e musicale ideato da Parini Secondo e Alberto Ricca/Bienoise, ispirato al fenomeno della Para Para e dell’Eurobeat, diffusosi negli anni 90 nei club di Tokyo. La Para Para è uno stile di danza caratterizzato da un’estetica coloratissima e gesti iper-dinamici. La sua peculiarità sono i movimenti delle braccia che descrivono la sovraeccitazione caffeinica della musica Eurobeat attraverso complesse combinazioni gestuali ispirate all’animazione giapponese. In origine, gli appassionati apprendevano le sequenze attraverso l’acquisto di tutorial in VHS oppure direttamente nei club, dove gli esperti insegnavano le nuove coreografie al pubblico prima di una serata; attualmente, l’archiviazione digitale le ha rese reperibili anche online, dove già risiede la ricerca di Parini. Il metodo sviluppato dal collettivo consiste nella costruzione di un database di coreografie ricavate da video-tutorial, studiate dalle danzatrici individualmente seguendo una scaletta comune: Speeed prende forma adattando queste sequenze coreografiche dell’epoca alla musica originale scritta da Alberto Ricca/Bienoise. Speeed è un lavoro mimetico perché copia fedelmente la sua fonte d’ispirazione: le danzatrici in scena stimolano ad agire, uno schiaffo a 160 bpm lancia in una centrifuga di puro e genuino entusiasmo dove automobili da tuning suonano dell’Eurobeat a volume altissimo.
CANTIERE APERTO PER
DO AROUND THE WORLD
idea Parini Secondo
con Sissj Bassani, Martina Piazzi
coreografia Parini Secondo, liberamente ispirata a contenuti online
suono e partiture Alberto Ricca/Bienoise
luce Bianca Peruzzi
costumi e intrecci Giulia Pastorelli
corde MarcRope Milano
organizzazione Margherita Aplini
produzione Nexus Factory, supportER
in collaborazione con AMAT
residenza artistica realizzata nell’ambito di
ResiDance
luoghi e progetti di residenza per le creazioni coreografiche
azione del Network Anticorpi XL
con il supporto di parsec Bologna, ORA (Sondrio, IT)
Magdalena Oettl, KOMMA Production (Copenhagen, DK), ERASMUS+ program
il Cantiere aperto è realizzato nell’ambito di
Residenze Artistiche Marchigiane
progetto di residenza finanziato da MiC e Regione Marche
[prima ed esclusiva regionale]
Perseguendo nella ricerca online che trova una sua traduzione fisica e corporea, Parini Secondo si riavvicina al mondo del gioco, affascinato dal salto della corda sia come pratica atletica che come elemento ritmico: nel salto della corda, musica e atletismo vanno mano nella mano (K. Gaunt).
Consideriamo le parole di Gaunt come un punto di partenza per riavvicinare il corpo alle pratiche musicali, partendo dai ritmi tipici dei giochi della nostra infanzia per costruire una partitura coreografica per due saltatori e un musicista in cui corpo e corda sono un’unica tecnologia sonora. Insieme alle tecniche di salto, vengono evocate dalla memoria collettiva filastrocche e handclapping games, pratiche ludiche infantili e femminili che guidano ancora oggi il nostro ascolto quotidiano, riflettendo quei ritmi incarnati che l’ascolto massivo e commerciale ha tentato di separare dal corpo. Parini ricollega suono e corpo, voce e movimento, corde e mani.
Il nostro interesse per il salto della corda parte da questa potente unione tra l’atleta e il bambino, due figure eroiche che, insieme al poeta, condividono uno stretto rapporto con la morte (Furio Jesi 1958). La costruzione coreografica non è altro che la somma di esercizi e giochi eseguiti in un contesto ritmico – e ovviamente spaziale – in cui l’attenzione non è virtuosa, ma sottile. La sottigliezza è data dal misterioso rapporto tra allenamento, gioco e performance, tra intimità fisica, abbandono e sguardo dell’osservatore.
PARINI SECONDO
È un personaggio fittizio con una faccia felina, un progetto coreografico e un futuro chiosco di piadine. Parini Secondo nasce nel 2017 da un’idea di Sissj Bassani (Cesena,1997) e Martina Piazzi (Bologna, 1997). Fin dall’inizio il collettivo coinvolge le danzatrici Camilla Neri (Lugo, 1997) e Francesca Pizzagalli (Cesena, 1997). Le artiste si propongono di lavorare sul movimento in maniera proteiforme, mettendo in discussione i limiti dell’autorialità e l’up-to-dateism. Con un atto ecologico e ready-made, il gruppo utilizza e remixa idee di altre persone e coreografie già esistenti, le quali vengono apprese online attraverso tutorial o altri contenuti in rete. Parini sfrutta e supporta le potenzialità dell’open source e l’etica/estetica DIY [do-it-yourself/fai da te]. Dal 2019 Il collettivo collabora con il musicista, produttore e insegnante Alberto Ricca|Bienoise (Verbania, 1985) il quale è presente nei progetti i (2019), Rocco (2019), Speeed (2020) e be me (2021). Dalla sua fondazione, Parini Secondo ha partecipato a diversi eventi e festival in Italia e all’estero, tra i quali OPUS 1 International Dance Competition for Young Choreographers (Celje, Slovenia, 2018-2019), U.F.O. Art&sound Festival (Omegna, Italy, 2018-2020), Fron+@ Festival (Murska Sobota, Slovenia, 2018), ArtistInCasa Festival (Republic of San Marino, 2018), theWorkRoom (Milan, Italy, 2019), NAOcrea (Milan, Italy, 2019), Multiplicidades Festival (Santa Cruz, Portugal, 2019), INDIEPride Festival (Bologna, Italy, 2019), ELEMENTI Festival (Cervia, Italy, 2020), Danza Urbana (Bologna, Italy, 2021), Vetrina della giovane danza d’autore eXtra – azione del Network Anticorpi XL (Ravenna, Italy, 2022), Festival Catalysi (Cesena, Italy, 2022), Affogo – Spazio Materia (Prato, Italy, 2022). Nel 2020-21 Parini e Magdalena Öttl vincono con il progetto It’s not my responsibility to get famous/be me il programma di residenza KreativCampus.Ruhr, finanziato dal Ministero della Cultura e della Scienza dello Stato della Renania Settentrionale-Vestfalia e promosso da ecce – European Centre for Creative Economy.
OPUS
coreografia Christos Papadopoulos
musica Johan Sebastian Bach
editore musicale Kornilios Selamsis
danzatori* Georgios Kotsifakis, Ioanna Paraskevopoulou
Maria Bregianni, Amalia Kosma
luci Miltiadis Athanasiou, Christos Papadopoulos
costumi Claire Breiswel
*il cast potrebbe subire variazioni
[prima ed esclusiva regionale]
Opus è uno spettacolo basato sulla musica classica. La parola “classico” deriva dalla parola latina “classicus” e dalla parola greca “????????” e descrive una composizione che viene prodotta secondo i principi e gli ideali delle antiche culture greca e romana. La musica classica descrive spesso una forma “superiore” di composizione musicale (opus) caratterizzata da una struttura rigorosa e da una complessità artistica.
L’obiettivo tematico di questa performance è studiare questa struttura e presentarla visivamente sul palcoscenico, indagare le regole centrali della musica strumentale e come queste regole si applicano in una forma d’arte completamente diversa che è la danza. Il corpo diventa una versione visiva dello strumento musicale e la partitura musicale diventa la partitura fisica che detta la coreografia. A volte il corpo segue i ritmi, a volte le linee melodiche, a volte si concentra su un solo strumento musicale e a volte su due o più strumenti, in un modo che offre un nuovo codice per decifrare la composizione musicale. Una delle principali caratteristiche della musica classica è che essa consiste in melodie, linee e ritmi altamente complessi che creano un senso di narrazione e provocano la reazione sentimentale. Questa performance non si preoccupa di chiarire l’aspetto sentimentale della musica d’arte e il suo impatto psicologico sul pubblico. Al contrario, lo sforzo principale è che gli esecutori si stacchino dall’impatto sentimentale di una composizione musicale, resistano alla tendenza di interpretare la musica e considerino il pezzo musicale come una sofisticata serie di suoni che creano una logica armonica. È un tentativo di indagare la risposta automatica all’ascolto della musica.
CHRISTOS PAPADOPOULOS
Nasce a Nemea, Grecia, nel 1976. Si laurea in Coreografia alla School for New Dance Development (SNDO) in Olanda, alla Dramatic School of the National Theatre of Greece (1999) e in International and European Studies Department‘ (B.Sc.) alla Panteion University of Athens (Grecia). Membro fondativo della compagnia Lion and the wolf, i suoi progetti personali ottengono un incredibile riscontro proiettandolo presto sulla scena internazionale, grazie anche al suo innegabile talento poliedrico che lo vede attivo come danzatore, coreografo, collaboratore in produzioni teatrali, movement designer, insegnante di danza e improvvisazione. Il lavoro Ion è prima nazionale nel 2018 all‘Onassis Cultural Center (Grecia) e continua a girare con un tour nei maggiori centri e manifestazioni europee: Dublin Dance Festival 18 (Irlanda), Cyprus Dance Festival (Cipro), Theatre Vidy Lausanne (Svizzera), Theatre de La ville Paris (Francia), Les Halles de Scharbek (Bruxelles). Già tra i selezionati di Aerowaves ’16 con Elvedon, Opus fa entrare Papadopoulos nel circuito del prestigioso Aerowaves ‘18 permettendogli un tour internazionale (Porta Theatre 2016, Théâtre de la Ville-Danse Elargie, Sweden Jönköping, Sofia, Poznan, Bassano del Grappa, La Briqueterie-Les Plateaux, Roma, Darmstadt, Ljubjiana, Barcellona).
Come danzatore ha partecipato a progetti artistici del coreografo greco di fama mondiale Dimitris Papaioannou (2, Pouthena, Mesa), della Alexandra Waieshtall Noema Dance Company (Terminus, Crossing Borders, In fluid times), della Kirstin Kuyl Anderson WEGO Dance Company (Completely simultaneously, Hit and Run, Performance in Concert), di Robert Stain (Tower of Babel), di Ria Higler, Fotis Nikolaou, Natassa Zouka, Marousso Karaleka, Saskia van de Heur, Martin van de Drift, Mariella Nestora, Vasso Giannakopoulou.
Papadopolous coltiva in parallelo uno spiccato interesse per la produzione teatrale che lo vede impegnato nel ruolo di coreografo e movement designer in progetti in collaborazione con direttori teatrali tra i quali Mihail Marmarios (Lisistrati), Gianni Kakleas (Nine, Siranno, Frogs), Thomas Moshopoulos (The lucky soldier, The little mermaid, Makbeth, Trahinies, Rino), Vasilis Nikolaidis (The Knights), Vasilis Mavrogeorgiou (One February night, Lions), Kostas Gakis (Odissevah). È stato inoltre parte del team coreografico incaricato della cerimonia d’apertura dei Giochi Europei di Baku 2015 e della cerimonia di apertura e chiusura dei Giochi Olimpici di Atene 2004.
IF YOU WERE A MAN
coreografia Mauro Astolfi
interpreti Lorenzo Capozzi, Mario Laterza
Mateo Mirdita, Alessandro Piergentili
musiche AAVV
disegno luci Marco Policastro
costumi Anna Coluccia
produzione Spellbound
direttore artistico Mauro Astolfi direttore generale Valentina Marini
con il contributo di Ministero della Cultura
coproduzione Attraversamenti Multipli e Armonie d’Arte Festival
[prima ed esclusiva regionale]
If you were a man è uno studio per quattro uomini su una profonda riprogrammazione dell’ascolto. Se i suoni prodotti dai movimenti, dai respiri, potessero sempre essere decodificati in tempo utile alcune cose potrebbero essere evitate, potrebbero non accadere e si potrebbe imparare ad ascoltare efficacemente un corpo che non parla. La meraviglia di un dialogo silenzioso porta con sé risultati inaspettati… anche i piccoli rumori e le strategie del corpo possono dichiarare in anticipo un imminente conflitto. Il rifiuto, il sospetto, la diffidenza, l’amore o la paura, non sempre sono comunicati in tempo utile per poter intervenire, per poter accogliere un’informazione preziosa sugli altri.
SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET
Prodotta da Associazione Spellbound, nasce nel 1994 per volontà del coreografo Mauro Astolfi cui si è aggiunta alla guida due anni dopo Valentina Marini con cui la compagnia ha avviato una intensa attività di internazionalizzazione. Spellbound si colloca oggi nella rosa delle proposte italiane maggiormente competitive sul piano internazionale, convincendo le platee dei principali festival di Europa, Asia, Americhe. L’esperienza di oltre venticinque anni in ambito professionale ha rafforzato il know how di un team consolidato di professionisti capace di accogliere progetti di produzione e gestione con una spiccata vocazione all’internazionalizzazione. Dal 2015 la struttura allarga il proprio campo d’azione accogliendo anche altri artisti in produzione in una rinnovata visione plurale. Le attività di Spellbound infatti, oltre alla centralità autoriale del coreografo Mauro Astolfi, principale coreografo residente, abbracciano una serie di progetti in rete anche con altri artisti e istituzioni su scala internazionale, come la coproduzione internazionale Pa/Ethos a firma del coreografo tibetano Sang Jijia in rete produttiva con Fondazione Fabbrica Europa, City Contemporary Dance Company Hong Kong, Versilia Danza, il progetto Collapse a firma di Francesco Sgrò, la coproduzione in partnership con Grand Theater de Luxembourg nel 2019 in collaborazione con Jean Guillaume Weis, già artista presso Tanztheater Wuppertal Pina Baush, Spellbound 25 a firma di Astolfi, Marcos Morau, Marco Goecke in occasione del venticinquennale nel 2020 e il recente We, us and other games di Dunja Jocic in collaborazione con Bolzano Danza. Dal 2000 l’attività di Spellbound è sostenuta dal Ministero della Cultura e dal 2022 è accreditata nel ruolo di Centro di Produzione Nazionale della Danza con il più ampio progetto ORBITA/Spellbound co-diretto da Astolfi e Marini.
La visione verso la fattispecie di Centro di Produzione nasce dalla volontà di Spellbound, impegnata da oltre venticinque anni in ambito produttivo, formativo e di programmazione e circuitazione della danza, a mettere a disposizione questo patrimonio a una comunità più allargata: una casa produttiva che svolge una funzione di cerniera tra le risorse creative in essere sul territorio romano e la filiera produttiva su scala nazionale e internazionale. Pensato a misura di una città metropolitana Orbita trova il suo cuore presso il Teatro Palladium e dirama le sue attività in spazi satellite della città, diversi per funzioni e identità, come il Teatro Biblioteca Quarticciolo e il Teatro Rossellini. Le diverse funzioni del Centro convergono nell’impegno di promuovere i linguaggi performativi e la danza che trovano nella dimensione del corpo, delle soggettività politiche, culturali e di salute che vi si incarnano, un campo di scambio di pratiche, conoscenze e competenze con ricadute sul piano sociale e politico.
DOMENICA 16 LUGLIO
CIVITANOVA DANZA IN TRASFERTA
LA NOTTE DELLA STELLAin collaborazione con
Comune di Fermo
FERMO
VILLA VITALI
ore 21.30
PAST FORWARD
TRA PASSATO E FUTURO
danzatore Jacopo Tissi
con le star internazionali del balletto
Polina Semionova, Alina Cojocaru
Ksenia Ovsyanick, David Motta Soares
coreografi Marius Petipa, Roland Petit, Christian, Spuck
Yury Possokov, Johan Kobborg, Alberto Alonso
produzione Art Works Production
[prima ed esclusiva regionale]
JACOPO TISSI
Nasce a Landriano (Pavia) nel 1995. All’eta di 10 anni entra nell’Accademia del Teatro alla Scala e ha come insegnanti Maurizio Vanadia e Leonid Nikonov. Dopo essersi diplomato con lode nel 2014, entra a far parte del Balletto dell’Opera di Stato di Vienna sotto la direzione di Manuel Legris. Nella stagione 2015/16 entra a far parte del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala diretto da Makhar Vaziev e pochi mesi dopo debutta nel ruolo del principe
Desire nella prima mondiale della Bella Addormentata (versione coreografica di Alexey Ratmansky) a fianco all’étoile scaligera e prima ballerina del Bolshoi Svetlana Zakharova. Successivamente debutta in L’Histoire de Manon (coreografia di K. MacMillan) nel ruolo principale del gentiluomo Des Grieux e in Cenerentola (coreografia
di M. Bigonzetti) nel ruolo del principe. Durante questa stagione gli viene assegnato il Premio Danza&Danza come
talento emergente e il Prix Ballet 2000. Nel 2017 Jacopo Tissi entra a far parte della compagnia del Teatro Bolshoi
diretto dal 2016 da Makhar Vaziev, sotto la guida di Alexander Vetrov, artista benemerito russo. È il primo ballerino italiano nella storia a entrare a far parte dell’organico del teatro moscovita. Durante la sua prima stagione viene promosso primo solista e debutta in più di dieci ruoli principali nei seguenti balletti: Études (coreografia di H. Lander); Jewels (coreografia di G. Balanchine) con cui debutterà, lo stesso anno, al Lincoln Center a New York; Il Lago dei Cigni (nella versione coreografica di Y. Grigorovich) nel ruolo di Siegfried; Lo Schiaccianoci (nella versione di Y. Grigorovich; La Bayadère (nella versione di Grigorovich) nel ruolo di Solor; Raymonda nel ruolo di Jean de Brienne; Le Corsaire – Grand pas des éventails (nella versione coreografica di Yuri Burlaka e Alexey Ratmansky dopo Marius Petipa). Nel 2018 Tissi torna al Teatro alla Scala con la compagnia del Bolshoi interpretando Solor ne La Bayadère. Sempre nello stesso anno debutta al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo ne La Bayadère, in onore del novantesimo giubileo di Olga Moiseyeva, a fianco all’artista emerita di Russia, Svetlana Zakharova. Nel dicembre dello stesso anno Jacopo Tissi riceve l’alta onorificenza milanese dell’Ambrogino d’oro e il Premio Danza&Danza come miglior ballerino italiano all’estero. Nel 2019 viene invitato come artista ospite al Royal Ballet di Londra nel ruolo di Romeo in Romeo e Giulietta, nella versione di MacMillan, con la prima ballerina Marianela Nunez. In questo stesso anno riceve due importanti premi storici: il Premio Positano e il Premio del Festival La Roma Russa dedicato all’arte teatrale. In questi anni Jacopo Tissi amplia il suo repertorio classico e moderno, interpreta Albrecht nella prima mondiale di Giselle (coreografia di A. Ratmansky), Romeo in Romeo e Giulietta, Taor in La Figlia del Faraone, Forgotten Land (coreografia J. Kylian), Caravaggio, Come un respiro (coreografia di M. Bigonzetti), Gabrielle Chanel (coreografia di Y. Possokhov) nel ruolo di “Boy” Capel, Nureyev (coreografia di Yuri Possokhov) nel ruolo di Erik Bruhn.
Jacopo Tissi, già Primo Ballerino del Teatro Bolshoi, è attualmente Primo Ballerino Ospite al Teatro alla Scala e al Teatro dell’Opera di Roma.
Repertorio al Teatro Bolshoi:
2017
Principal Dancer (Etudes, musica di Carl Czerny, coreografia di H. Lander);
The Leading Couple in Diamonds (III parte di Jewels, musica di P. Tchaikovsky, coreografia di G. Balanchine); Prince Siegfried (Swan Lake di P. Tchaikovsky, seconda versione di Y. Grigorovich);
Soloist in Dance with Fans (Le Corsaire di A. Adam, coreografia di M. Petipa, produzione e nuova coreografia di A. Ratmansky e Y.Burlaka);
Couple in White (Forgotten Land, musica di B. Britten, coreografia di J. Kylian);
Count Paris (Romeo and Juliet di S. Prokofiev, coreografia di A. Ratmansky);
Antoine Mistral (The Flames of Paris di B. Asafyev, produzione e nuova coreografia di A. Ratmansky dopo V. Vainonen);
Prince (Nutcracker di P. Tchaikovsky, coreografia di Y. Grigorovich).
2018
Solor (La Bayadere di L. Minkus, coreografia di M. Petipa, versione di Y. Grigorovich);
Jean de Brienne (Raymonda di A.Glazunov, coreografia di M. Petipa, versione di Y. Grigorovich);
Sleeping Beauty (versione di Y. Grigorovich).
2019
Fisherman (La Fille du Pharaon di C. Pugni, coreografia di P. Lacotte dopo M. Petipa);
Romeo (Romeo and Juliet, coreografia di A. Ratmansky);
Count Albrecht (Giselle di A. Adam, coreografia di J. Coralli, J. Perrot, M. Petipa, versione di A. Ratmansky).
2020
Lord Wilson/Taor (La Fille du Pharaon di C. Pugni, produzione di P. Lacotte dopo M. Petipa);
The Ninth Wave (Mikhail Glinka/Nikolai Rimsky-Korsakov, coreografia di Brian Arias);
Silentium (Silentium. Senza Moto, secondo movimento di Tabula Rasa da Arvo Part, coreografia di Martin Chaix).
2021
Erik (Nureyev, musica di I. Demutsky, coreografia di Y. Possokhov, diretto da K. Serebrennikov);
Cavalier Orlando, Boy/ boys (Orlando, musica di E. Elgar, P. Glass, L. Auerbach e E. Kats-Chernin, coreografia di C. Spuck);
Elizabeth I/ Shelmerdine (Orlando).
2022
The Legend of love (coreografia di Yuri Grigorovich);
Anna Karenina (coreografia di John Neumeier);
Souvenir d’un Lieu Cher (coreografia di Alexei Ratmansky);
Catarina ou La Fille du Bandit (coreografia di Sergei Bobrov);
La Bayadère (coreografia di Rudolf Nureyev) Teatro alla Scala;
Il Corsaro (coreografia di Jose Carlos Martinez) Teatro dell’Opera di Roma;
Giselle (coreografia di Yvette Chauvire) Teatro alla Scala;
Giselle (coreografia Carla Fracci) Teatro dell’Opera di Roma;
Lo Schiaccianoci (Coreografie di Rudolf Nureyev) Teatro alla Scala.
2023
Concerto di Capodanno 2023 – Speciale Rai 1 (coreografie di Davide Bombana) Teatro La Fenice di Venezia;
La Bayadère (coreografie di Benjamin Pech) Teatro dell’Opera di Roma;
Romeo e Giulietta (coreografie di Sir Kenneth MacMillan) Teatro Alla Scala;
Lago dei Cigni (coreografie di Rudolf Nureyev) Teatro alla Scala.
POLINA SEMONIOVA
Artista ospite principale allo Staatsballett-Berlin è nata a Mosca, ha ricevuto la sua formazione di danza classica presso la Bolshoi Ballet School ed è stata ingaggiata come prima ballerina al balletto della Staatsoper Unter den Linden subito dopo essersi diplomata all’eta di 17 anni. Da settembre 2012 è stata prima ballerina all’American Ballet Theatre, Principal Guest al Teatro Mikhailovsky di San Pietroburgo e al Bavarian State Ballet di Monaco. Polina Semionova balla quasi tutte le parti principali del balletto classico: Odette/Odile (Il Lago dei Cigni), Nikia (La Bayadère), Marie (Lo Schiaccianoci), Princess Aurora (La Bella Addormentata), Swanilda (Coppélia), Kitri (Don Chisciotte), Giselle e Myrtha (Giselle), Tatjana (John Crankos Onegin), Sieglinde e Brunnhilde (Ring around the Ring di Maurice Bejart), Manon (ruolo principale), Julia (nelle versioni di Romeo e Giulietta di Kenneth MacMillan, Leonid Lavrowski e Nacho Duato), Scheherazade e Les Sylphides di Fokin, i ruoli principali in Cenerentola di Vladimir Malakhov, Carmen di Roland Petit e Sylvia di Frederick Ashton. Il suo repertorio neoclassico include L’Après-midi d’un Faune di Jerome Robbins, Ballet Imperial, Diamonds, Apollon musagète (Terpsichore), A Midsummer Night’s Dream, Tchaikovsky-Pas-de-deux, Theme and Variations e Symphony in C di George Balanchine. Ha anche interpretato The Vertiginous Thrill of Exactitude e Herman Schmerman di Forsythe; Lo Schiaccianoci, La Signora delle Camelie e Sogno di una notte di mezza estate di John Neumeier; Ritorno in Terra Straniera di Ji?i Kylian; Les Leaves are Fading di Antony Tudor; White Darkness di Nacho Duato. Coreografi come Mauro Bigonzetti, Nacho Duato, Patrice Bart, Renato Zanella, Uwe Scholz, Alexei Ratmansky, Giorgio Madia, Twyla Tharp e Christian Spuck hanno lavorato con lei e creato ruoli per lei. Polina Semionova e stata ospite alla Scala di Milano, all’American Ballet Theatre, al Bavarian State Ballet, al Mikhailovsky Theatre St. Petersburg, al Dresden Semperoper Ballet, all’English National Ballet, al Tokyo Ballet, al
Finnish National Ballet, al Vienna State Ballet, allo Zurich Ballet, Balletto del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, Bolschoi Ballet di Mosca, Balletto di Stoccarda e Balletto del Teatro dell’Opera di Roma.
L’apprezzamento per il suo lavoro trova espressione in numerosi premi: nel 2001 le è stata conferita la Medaglia d’Oro al Concorso Internazionale di Balletto di Mosca, nel 2002 il Primo Premio del Concorso di Balletto Waganowa di San Pietroburgo e il Premio Junior del Concorso Internazionale di Balletto di Nagoya, Giappone. Nel 2004 è stata insignita del Premio del pubblico di Berlino ‘Daphne’, nel 2005 del Deutschen Kritikerpreis e del Deutschen Tanzpreis Zukunft. Nel 2007 è stata nominata Ballerina dell’anno dalla rivista tedesca di balletto “Tanz” e ha ricevuto il Premio Heinz Spoerli nel 2008. Nel 2013 è stata nominata professore onorario più giovane alla Staatliche Ballettschule di Berlino. Nel 2014 le è stato conferito il premio più importante nel mondo del balletto, il Benois de la Danse. Nell’aprile 2017 è stata finalmente nominata Berliner Kammertanzerin dal Senato di Berlino.
ALINA COJOCARU