
(AGENPARL) – mer 17 maggio 2023 Pordenone, 17 maggio 2023 – Intervenendo questo pomeriggio in Confindustria Alto Adriatico all’incontro illustrativo sul Bando investimenti produttivi delle PMI, il Presidente di CAA, Michelangelo Agrusti, ha sottolineato la positiva collaborazione instauratasi con l’Amministrazione regionale nello scorso mandato dicendosi certo che essa continuerà anche in futuro. Particolarmente apprezzati, ha spiegato, gli interventi sul fronte energetico realizzati nella parte finale della legislatura: «CAA ha collaborato individuando alcuni punti chiave del bando ed organizzando poi la propria presenza; oggi – ha proseguito sul punto – numerose imprese sono già nella fase di avvio dei lavori. Questa misura, se prolungata nel tempo, eventualità che mi par ‘essere nelle intenzioni dell’assessore e della Giunta, consentirà di raggiungere un livello importante di copertura dei fabbisogni energetici delle nostre Pmi – con una riduzione degli aggravi – rendendoci progressivamente indipendenti dalle oscillazioni del prezzo del Kwh. Attendiamo ora le norme attuative per le Comunità energetiche – Nip, Ponterosso e altre singole realtà – che saranno ulteriore tassello per addivenire a una sostanziale indipendenza energetica».
Sul tema specifico dell’incontro (la misura supporta, tra le altre, le spese riguardanti l’acquisto e l’installazione di macchinari, impianti, strumenti, attrezzature e sensoristica, hardware e beni immateriali, servizi specialistici e di consulenza tecnologica e informatica finalizzati all’ottimizzazione e all’ammodernamento di processi produttivi, capacità produttiva, modelli organizzativi e di business e linee di prodotto e di servizio), Agrusti ha detto che il bando «si intreccia in qualche modo con il disegno di legge dell’allora ministro Calenda, Industria 4.0, ed è proposto in un territorio che ha saputo costruire una grande piattaforma di sostegno alle imprese per la transizione sia energetica sia della digitalizzazione (con LEF e Polo Tecnologico Alto Adriatico). Sono entrambi passaggi ineludibili, non ci si può attardare e questo provvedimento, dopo quello cui facevo riferimento in premessa, incrocia anche questa necessità». L’intenzione, secondo Agrusti, che ha parlato degli ITS e della forte coesione in essere, proprio su questo tema, anche con l’assessorato al Lavoro e Formazione e con il Comune di Pordenone, è quella di «mantenere e rafforzare nel tempo questo circuito virtuoso che creerà le premesse per un nuovo sviluppo manifatturiero in un territorio che gode di misure – ha rilevato il Presidente di CAA – che possono essere esse stesse elementi di attrattività. Anche per questo ipotizzo un futuro positivo, anche nella previsione del 2023, in un territorio che ha già la più alta crescita del PIL di tutta Italia». Agrusti ha concluso informando di un incontro avvenuto stamane con ANCE con la quale, ha detto, «ci stiamo attrezzando per partecipare, nel nostro piccolo, ma organizzandoci bene, alla ricostruzione in Ucraina» ricordando al proposito le parole dell’ad di Metinvest, Yuriy Ryzhenkov che, durante l’assemblea generale di CAA, aveva individuato proprio nell’associazione degli industriali dell’Alto Adriatico uno dei punti di riferimento per la rinascita di quella nazione.
L’assessore regionale alle attività Produttive, Sergio Emidio Bini, ha parlato dell’ottimo rapporto con CAA che «si cementerà ulteriormente; stando vicino a questi signori si impara sempre qualcosa e non perdo occasione di ringraziare CAA e il suo Presidente per il grande contributo offertoci durante la precedente legislatura, molto complicata, con tante sventure che nessuno di noi aveva mai affrontato. Se non ci fosse stato un costante confronto – ha aggiunto ancora – magari qualche difficoltà in più l’avremmo riscontrata». Secondo Bini la Regione «è uscita bene da questi cinque anni, periodo in cui abbiamo immesso una quantità importantissima di risorse a favore del mondo delle attività produttive – circa due miliardi di euro, una cosa che mai si era verificata in passato – e durante il quale sono stati centrati tutti gli obiettivi, sia emergenziali sia per la strutturazione di politiche industriali a medio e lungo termine». Bini ha informato inoltre che il plafond di 55 milioni di euro previsti nel bando sulle rinnovabili è già stato raggiunto e superato, «siamo già a richieste per 60 milioni con un mese di apertura davanti a noi e con una richiesta che, mi dicono gli uffici, è costante. Vuol dire tanto, significa che il bando costruito insieme è semplice e che le nostre imprese hanno attenzione non solo al presente ma anche al futuro».
Sul bando presentato oggi, finanziato da fondi europei, « la nostra capacità è quella di mettere le risorse rapidamente in circolazione e di questo ringrazio la mia struttura per grande il lavoro». Alla dotazione iniziale, pari a oltre 19 milioni di euro, ha fatto sapere infine Bini, potrebbero aggiungersene presto altri 7.
Massimo Boni