(AGENPARL) - Roma, 15 Maggio 2023(AGENPARL) – lun 15 maggio 2023 Enrico Fedele, dirigente e opinionista, è intervenuto a Radio Marte nel corso di “Forza Napoli Sempre” condotto da Gianluca Gifuni: «Dopo l’addio quasi certo di Giuntoli e la conferma di Spalletti in panchina la prima cosa da fare per il futuro è trovare un direttore sportivo e poi vedere se Kim va via. Il nuovo direttore non si occuperà di cessioni e acquisti. Il compito spetterà a Chiavelli e De Laurentiis. Il ds del Napoli non ha un potere deliberativo. Spalletti per me ha sbagliato perché avrebbe dovuto mandare una pec al presidente nella quale avrebbe dovuto dimettersi. Perché l’allenatore del Napoli sa come va il calcio; ha visto che nel Milan dell’anno scorso erano tutti eroi e quest’anno vogliono cacciare tutti. Secondo me Spalletti non ha valutato che oggi l’unico paracadute per il presidente è lui, Spalletti. Tenere oggi Spalletti, strategicamente, è una mossa di grande intelligenza. Oggi l’allenatore è un direttore del personale. Decide come giocare e fa qualche richiesta. L’azienda decide tutto il resto. Il ruolo del direttore sportivo ormai non c’è più. Oggi esiste il direttore del team che tiene uniti squadra, che risolve dei problemi che può risolvere e società ma dal punto di vista economico-finanziario non ha alcun potere. Non è più come una volta. Ancora in merito a Spalletti, per me, al di là della subordinazione tra capo e sottocapo, c’è un problema di etica, di riguardo e rispetto e non ci sono soldi che tengano. Il presidente non doveva mandare una pec a Spalletti che gli ha ottimizzato il prodotto. Se non ci fosse stato Spalletti, Osimhen avrebbe ancora avuto limiti tecnici e Lobotka sarebbe rimasto cicciottello. Quindi tu, il presidente, mi devi trattare diversamente. Ai miei tempi io potevo firmare tutto, senza limiti, da direttore e se mi avesse chiamato un’altra società dicendomi che non potevo firmare avrei rifiutato. Giuntoli quest’anno ha avuto qualche delega in più ma mai la firma. Oggi il potere della firma c’è l’ha solo il presidente. Il calo che ha avuto il Napoli dipende dalla sazietà. Prima aveva una gran fame, ora di meno. Osimhen gioca sempre con la stessa foga ed è quella. Ora gli riesce meno qualcosa ma fa parte del gioco. Giuntoli che va a fare alla Juve? Oggi la Juve, rispetto al Napoli, offre ad un direttore sportivo la proprietà solida, gli scudetti ed il fatto che uno va via da vincente.Il presidente del Napoli è un grande ottimista. Vincere la Champions è difficilissimo perché il Napoli, come squadra, nei confronti delle altre, Bayern, Manchester e Real, è inferiore. Il mio rammarico è che quest’anno in un solo colpo abbiamo eliminato le tre contendenti e quindi avevamo il dovere di trovare le contromisure, cosa che non abbiamo fatto».
Gigi Pavarese, dirigente del Napoli degli scudetti, è intervenuto a Radio Marte nel corso di “Forza Napoli Sempre” condotto da Gianluca Gifuni «Per il futuro la garanzia del Napoli è De Laurentiis e la società che ha sempre guardato al futuro programmando. La vittoria dello scudetto ha scompaginato un po’ i programmi messi in essere dalla famiglia De Laurentiis con l’aiuto di Giuntoli e Spalletti. Aprendo un ciclo forse qualche giocatore bisognerà trattenerlo probabilmente con un adeguamento eventuale del contratto. Nel 90 le difficoltà del dopo scudetto erano soprattutto le richieste di qualche calciatore intenzionato a voler cambiare squadra anche perché c’erano offerte importanti. Credo che anche oggi ci sia questa preoccupazione ma, in società, c’è anche l’organizzazione a livello tecnico importante che ha vinto tutte le titubanze nella passata stagione. Già l’anno scorso il Napoli ha messo in evidenza la bravura di Giuntoli e di tutto il settore scouting dopo la partenza di tanti nomi importanti. Settore scouting che ha pescato giocatori che si sono rivelati determinanti per la vittoria di questo scudetto. Mi auguro che Giuntoli resti e che De Laurentiis faccia valere i suoi buoni uffici e soprattutto il rapporto consolidato ormai da anni. Dovesse andar via Giuntoli chi arriva erediterà una situazione importante e affascinante. Ma sarà l’uomo in grado di regalare a noi tifosi grandi gioie».
Fulvio Marrucco,agente di calciatori, è intervenuto a Radio Marte è intervenuto ai microfoni di Marte Sport Live, condotto da Dario Sarnataro, in onda su Radio Marte: « Marrucco: «Kim o Osimhen? Tratterrei tutta la vita Osimhen che per me rappresenta il 40% della forza del Napoli. E’ chiaro che se dipendesse da me confermerei entrambi, ma è difficile che accadrà. Dovessero andare via tutti e due, e il pericolo purtroppo esiste, il Napoli avrebbe comunque tanti soldi da spendere. Si parla, per ipotesi, di 220 milioni di euro di eventuali incassi: ebbene ne basterebbe la metà per acquistare diversi calciatori importanti. Non dobbiamo comunque fasciarci la testa, il Napoli ha già messo il primo mattone per il prossimo futuro, ovvero il rinnovo di Spalletti. Sarebbe ottimale poi trattenere Osimhen, sarebbero due passaggi fondamentali per la prossima stagione. Se il Napoli sarà costretto a cedere Osimhen sarà importante anche la tempistica: un conto sarebbe farlo entro giugno, un altro ad agosto, quando qualche club ricco potrebbe accorgersi di aver bisogno di una punta e potrebbe fare offerte indecenti. Prendiamo il Chelsea, che ha speso tantissimo. Un ritorno di Koulibaly a Napoli? Secondo me è difficilissimo: De Laurentiis non ama i ritorni, Kalidou dopo un anno di ambientamento in Inghilterra magari intende restare… Di certo il Chelsea ha 32 top player e dovrà cederne qualcuno. La sconfitta di Monza è stata un peccato veniale, forse abbiamo capito una volta per tutte che Bereszynski e Zerbin non valgono Di Lorenzo e Kvara. Zielinski? Mi auguro che resti, secondo me se diventa calciatore da ultima mezz’ora potrebbe essere devastante».
Carlo Iacomuzzi,dirigente sportivo,è intervenuto ai microfoni di Marte Sport Live, condotto da Dario Sarnataro, in onda su Radio Marte: «Giuntoli andrà via? Non ne comprendo la scelta, in questo momento il Napoli è campione d’Italia ed è un gradino sopra la Juventus. Scegliendo i bianconeri farebbe un passo indietro. Fossi stato in lui non me ne andrei, avrei cercato altre sfide da vincere con il Napoli, che è sempre un club importantissimo, provando a rivincere lo scudetto o altri titoli. Kim via? Tre anni fa, quando ero all’Everton, molti club inglesi lo monitoravano già, ma non erano convinti dell’adattamento al calcio britannico. Oggi, dopo un anno eccezionale in Italia, dove ha anche vinto, è chiaro che è molto appetito, essendo anche un difensore completo ed anche molto adatto al calcio della Premier, per caratteristiche. Tra lui e Osimhen sceglierei di trattenere l’attaccante, che è stato decisivo. Ci sono altri difensori forti in giro, penso a quelli del Borussia Dortmund o in Brasile. Tuttavia trovare, a quel prezzo, un difensore come Kim che si è subito ambientato al calcio italiano, offrendo un rendimento eccellente non sarà affatto facile».
Andrea D’Amico,agente di calciatori, è intervenuto a Radio Marte è intervenuto ai microfoni di Marte Sport Live, condotto da Dario Sarnataro, in onda su Radio Marte: «Quanto perde il Napoli con l’addio di Giuntoli? Molto perchè ha lavorato benissimo. Bisogna vedere chi sostituirà il dirigente che ha costruito il progetto che ha condotto allo scudetto. Cristiano è molto bravo perchè sa gestire il gruppo ed è abile nelle scelte di mercato. De Laurentiis mi ha chiamato per calciatori americani? In verità no, anche perchè io parlo più che altro con Giuntoli, ma se dovesse andare via i miei rapporti col Napoli penso che sarebbero ottimi lo stesso. Accardi nuovo ds? Non saprei, di certo è molto bravo e pronto per il ruolo. Il post scudetto come si gestisce per le richieste di aumenti? Il Napoli è già da anni un club di alto livello, basti pensare agli ultimi allenatori che ha avuto o agli acquisti importanti che ha fatto. Di certo la meta è sempre quella di acquistare bene e vendere meglio. Però se fossi nei tifosi mi godrei ancora questo fantastico scudetto, spesso non abbiamo il senso del presente e pensiamo sempre al futuro. In un anno così anomalo, con la sosta mondiale, il Napoli ha ucciso il campionato e senza gli infortuni avrebbe fatto ancora meglio anche in Champions».