(AGENPARL) - Roma, 15 Maggio 2023(AGENPARL) – lun 15 maggio 2023 Taglio del nastro per l’appartamento donato da Aias che accoglie da oggi 3 “protagonisti di un’esperienza di autonomia” che coinvolge ATS1 e le realtà locali che lavorano per la disabilità grave riunite nella Fondazione Noi Domani
Inaugurata la nuova struttura del “Dopo di noi”, Pandolfi: «Il futuro del welfare ha casa qui»
Per dare vita al nuovo appartamento del “Dopo di noi” inaugurato oggi in via Buozzi 1, «Tutte le realtà che lavorano con la disabilità grave hanno messo il loro mattone, famiglie comprese, e hanno concretizzato un progetto di vera co-progettazione», capace di rendere gli “utenti”, «protagonisti di un’esperienza di crescita e indipendenza». Luca Pandolfi, presidente del comitato dei sindaci dell’At1 e assessore alla Solidarietà di Pesaro ha presentato stamattina il progetto che ha dato casa a 3 persone in situazione di disabilità grave (a cui si aggiungerà a breve una quarta persona), collocata nel centro di Pesaro.
«I fondi nazionali, dedicati alla progettualità del Dopo di Noi – ha aggiunto Pandolfi -, sono in leggero incremento, ma le risorse sono comunque insufficienti a coprire la domanda potenziale: in Italia le persone con disabilità grave che vivono con i genitori sono circa 260.000, di questi il 64% necessiterà di accoglienza residenziale alternativa all’attuale per il progressivo invecchiamento dei familiari dai quali dipendono. In provincia, sono 1780 le persone con disabilità, 1/3 delle quali non autosufficienti, con possibilità ridotta di accoglienza in servizi residenziali locali pubblici. Progetti come quello che presentiamo oggi dunque sono sempre più urgenti e necessitano di risorse in quanto investimenti virtuosi, esempi di un welfare efficace e costruttivo come testimonia il sorriso dei 3 “protagonisti” che vivono in questo ambiente familiare e accogliente».
E pensato per evitare l’istituzionalizzazione, favorire l’integrazione e la progressiva presa in carico, nelle situazioni in cui il sostegno della famiglia è compromesso dall’assenza o dall’età adulta dei parenti. «In questo spazio i protagonisti vivono la loro esperienza, gli educatori ed operatori sono solo al loro fianco – ha precisato Roberto Drago, coordinatore dell’ATS1 -. Il futuro del welfare è questo: non dobbiamo pensare a interventi “a favore di” ma a “interventi con”».