(AGENPARL) – dom 07 maggio 2023 Giovanni Caruso: un punto sulle colpe del dissesto di Acate
Con il secondo comizio svolto dall’inizio della campagna elettorale, il candidato a sindaco al Comune di Acate (e già sindaco) Giovanni Caruso, ha dimostrato – carte alla mano – l’assenza di proprie colpe nella passata dichiarazione di dissesto dell’amministrazione acatese.
“La “mamma di tutte le guerre” è la delibera 78 dell’8 ottobre 2012. Mi riferisco al documento in cui viene approvato l’abbassamento dell’aliquota dell’Imu e con una detrazione d’imposta tale d’aver messo l’amministrazione nella difficoltà di non incamerare, neppure, i soldi da versare allo Stato. Non abbiamo così potuto chiudere il bilancio, sono stati eliminati tutti i capitoli di spesa, restando esattamente con 250 mila euro di debito. Con la delibera 129 del 29 dicembre 2012, per forza di cose, il Comune va in dissesto, ma la somma era così contenuta che il commissario ad acta, chiamata la Corte dei Conti e l’assessorato regionale agli Enti Locali, ci ha autorizzato a “spalmare” il debito nei bilanci successivi.
“A questo punto la delibera di dissesto viene revocata, sottolineo revocata, non scompare come sostiene il candidato Franco Raffo, proprio in virtù dell’autorizzazione a diluire il debito nel tempo. Poi, il colpo di grazia arrive nel 2013, quando i cittadini hanno richiesto il rimborso dell’Imu che ad Acate era, appunto, stata abbassata drasticamente per colpa della già citata delibera 78, votata favorevolmente dai vari Giovanni Fidone, Luigi Denaro, Carmelo Di Martino, Giuseppe Monello, Giuseppe Di Natale, Giuseppe Busacca ed Eliseo Campagnolo. Non bastasse – ha proseguito Caruso – che la colpa non sia mia lo ha dimostrato anche la verifica straordinaria di cassa datata 14 giugno 2013 (Franco Raffo viene letto ad inizio giugno 2013), dove i revisori del Conti hanno certificato il pareggio del bilancio. Incredibilmente, però, la discussione continua nel tempo e quattro anni dopo, Il 26 ottobre 2017 si fa anche una riunione di Consiglio Comunale per capire chi ha provocato il dissesto. Il presidente della Commissione, Malleni, ha risposto indicando il periodo tra 2013 e 2014 cioè i primi anni di sindacatura Raffo. Mi auguro che questa sia l’ultima volta in cui parliamo di questo argomento – ha concluso il candidato a sindaco Caruso – anzi, se mi consentite, con il dissesto punto e basta”.
Durante il secondo comizio ha comunicato il suo impegno per Acate con il progetto Caruso Sindaco l’assessore designato all’istruzione, Manuela Nicaso. Insegnante e assistente della dirigente dell’istituto comprensivo “Capitano Biagio Puglisi”, Nicaso ha letto una lettera personale indirizzata alla città in cui ha promesso massimo impegno politico e civico. “Il grado di civiltà del paese si misura dall’attenzione alla cultura – ha dichiarato -, per questo dobbiamo rimettere la scuola al centro del dibattito politico. La scuola pone le basi per il futuro della città e per la sua stessa competitività economica”.
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