
(AGENPARL) – mer 03 maggio 2023 NEXT APPENNINO, PROGETTUALITÀ DELL’AREA CRATERE: “UNA SCOMMESSA VINTA. ORA FINANZIARE ALTRI 1000 PROGETTI VALIDI DEL NEXT APPENNINO, NON FINANZIATI PER CARENZA DI FONDI, CON QUELLI DEL PNRR”
L’iniziativa del Governo Draghi con le risorse del PNC stanziate con la L. 101 del 2021, il lavoro della Cabina di Coordinamento prima guidata dal Commissario Legnini ed ora dal Commissario Castelli, con il supporto delle 4 Regioni e dei rappresentanti regionali dell’ANCI dall’Italia centrale e’ stata un successo.
Il territorio colpito dal sisma 2016, soprattutto della nostra regione, ha dimostrato di avere una grande capacità progettuale che unita alla volontà di innovazione e resilienza sia delle imprese locali ma, ancora più importante, di molte imprese provenienti da fuori regione che vogliono investire nei nostri territori ci fa guardare avanti con fiducia.
La qualità progettuale del sistema delle imprese e degli Enti locali dell’area Cratere ci ha fatto vincere uan sfida non semplice, quella del Piano Nazionale Complementare al PNRR di ripresa e resilienza delle aree colpite dai sismi del 2009 e 2016 nel Centro Italia (soprattutto nell’area dell’Appennino Centrale).
Ora occorre un ultimo sforzo finanziario (circa 600 milioni) per far ”vincere tutti” e rilanciare un modello di sviluppo unico e irripetibile esempio per tutta l’area appenninica italiana (ancora ci sono tre bandi che riguardano i grandi investimenti di grandi e medie imprese, dove le graduatorie non sono state chiuse).
L’approvazione delle prime graduatorie dei bandi della linea B di Next Appennino che sbloccano risorse per circa 300 milioni di euro distribuite su quasi 1300 progetti, insieme all’avvio dei cantieri dei progetti di rigenerazione urbana per circa un miliardo di euro della linea A, confermano che la “messa a terra” dei fondi del piano complementare sisma (PNC) del PNRR è stato un successo.
Si tratta di una notizia che ci racconta di una parte d’Italia, quella dei crateri dei terremoti 2009 e 2016 che, in controtendenza con quanto sta avvenendo sul PNRR a livello nazionale, dimostra di possedere capacità amministrative e imprenditoriali coerenti con le esigenze di innovazione tecnologica e transizione ecologica richiesti dal PNRR. Quando a breve saranno completate tutte le graduatorie, insieme agli altri investimenti già definiti, nei comuni dei due crateri 2009-2016 si realizzeranno investimenti per 1 miliardo e 780 milioni di euro, una cifra che rapportata alla realtà economica e sociale interessata, dimostra la straordinaria capacità progettuale, gestionale e amministrativa di questi territori.
Le uniche criticità ora palesate derivano dal fatto che per alcune graduatorie, le risorse a disposizione sono insufficienti a coprire e finanziare tutti i progetti validi che hanno superato l’esame dei due soggetti attuari (INVITALIA ed UNIOCAMERE).
Sulle misure riservate alle imprese (Sviluppo e innovazione) le risorse mancanti, come quelle relative all’importante iniziativa riservata ai partenariati Pubblico – privato le risorse hanno coperto a malapena solo ¼ delle richieste e sarà importante che tutti si adoperino (Governo, Regioni, ANCI e struttura Commissariale guidata dal senatore Castelli).
Va ricordato che il programma Next Appennino rientra totalmente nei parametri richiesti dal PNRR essendo finanziato dal Piano Nazionale Complementare, quindi tutti i progetti presentati, sia quelli finanziati che quelli non finanziati ma ammissibili, hanno tutte le caratteristiche per poter accedere alle risorse del PNRR, con il valore aggiunto non trascurabile che hanno la garanzia di essere immediatamente cantierabili e possono essere completati nei tempi previsti. Quindi, se dal Governo (Ministro FITTO) stanno ricercando progetti cantierabili in sostituzione di alcuni progetti ipotizzati ma non realizzabili nelle tempistiche previste dalla UE (ultimazione dei lavori 2026) e dato che i progetti di Next Appennino ammissibili sono stati già verificati dai soggetti attuatori Invitalia e Unioncamere e dalla Struttura Commissariale come rispondenti a tutte le garanzie richieste dal PNRR, le imprese e i Comuni dell’area dei crateri dei sismi 2009 e 2016 sono i candidati naturali per essere finanziati con le risorse del PNRR da riallocare.
Nei prossimi giorni, attraverso Anci nazionale e le Associazioni rappresentative delle oltre 1000 imprese ancora non finanziate, chiederemo un incontro al Ministro Fitto e al Commissario Castelli per proporre l’ammissione a finanziamento di tutti i progetti di NEXT APPENNININO.
Se il Governo si impegnerà nella ricerca delle risorse mancanti potremmo affermare che le tre parole chiave “Ricostruire, Rigenerare, Neo-popolare” del programma Next Appennino possono essere un obiettivo alla nostra portata e cosi ottenere un primo risultato importante per il futuro dell’Appennino centrale impegnato a misurarsi con l’urgenza e la necessità di una rigenerazione territoriale capace di dare senso e orizzonte economico, sociale e culturale alla ricostruzione.