(AGENPARL) – mer 26 aprile 2023 II COMMISSIONE/ MERCOLEDI’ 26 APRILE LA SEDUTA
La II commissione Bilancio si riunisce questo pomeriggio mercoledì 26 aprile nella sala del Consiglio comunale a Palazzo dei Priori, alle ore 14,30 in prima convocazione e alle ore 15,30 in seconda convocazione, per trattare il seguente o.d.g.:
CONSIGLIO COMUNALE/ GIOVEDI’ 27 APRILE ALLE 10 LA SEDUTA
Il Consiglio comunale si riunirà, in prima convocazione, giovedì 27 aprile alle 10.
Questi gli atti in programma:
-Approvazione nota di aggiornamento del Documento Unico di Programmazione 2023/2025 (sezione operativa).
-Approvazione stato di attuazione dei programmi 2022. 2706 – Approvazione del Bilancio di Previsione riferito al triennio 2023-2025.
CONSIGLIO COMUNALE/ APPROVATO IL RENDICONTO DI GESTIONE 2022
Il Consiglio, nel corso della seduta del 26 aprile ha approvato il rendiconto di gestione 2022 con 22 voti a favore, 7 contrari ed un astenuto
LA RELAZIONE
L’assessore al bilancio Cristina Bertinelli ha ricordato che il 2022 è stato un anno particolare, essendo stato contraddistinto dalla crisi energetica conseguente al conflitto in essere tra Ucraina e Russia. Quindi i conti del Comune hanno fatto registrare una sostanziale uniformità rispetto agli anni precedenti, fatta salva l’incidenza degli eventi straordinari che hanno determinato un forte incremento delle spese per l’energia, cresciute di circa il 70% per un esborso di diversi milioni di euro, coperti solo in parte dai contributi statali.
Si registra un risultato di competenza di parte corrente di oltre 31 milioni di euro, con un equilibrio di parte corrente di oltre 1,4 milioni. Il risultato di competenza in conto capitale è di 3,6 milioni, l’equilibrio in conto capitale è di 1,4 milioni circa. Il tutto ha determinato un risultato di competenza complessivo di quasi 35 milioni ed un equilibrio di bilancio di 2,8 milioni.
Per quanto concerne il risultato di amministrazione, lo stesso è determinato dal fondo di cassa al 31 dicembre 2022 che si attesta su un saldo consistente di oltre 52 milioni (ciò anche grazie ai rilevanti accantonamenti nei vari fondi) e residui attivi di quasi 160 milioni di euro, in calo a seguito di cancellazioni coperte dal fondo svalutazione crediti.
Ci sono residui passivi per quasi 50 milioni ed un risultato di amministrazione a fine 2022 di quasi 123 milioni, importo che l’assessore ha definito rilevante ed importante.
Di questi 123 milioni vi è una rilevante parte accantonata che si attesta in circa 102 milioni di euro, di cui 90 milioni destinati al fondo crediti di dubbia esigibilità.
Oltre ad altri fondi istituiti dall’Amministrazione per far fronte ad eventuali situazioni d’incertezza (es. fondo per il contenzioso), vi sono ulteriori somme vincolate derivanti da leggi, mutui, trasferimenti, ecc. per circa 30 milioni di euro, di cui 1,5 milioni per investimenti.
Tutte le voci complessivamente conducono ad un risultato finale che registra un disavanzo residuo da coprire pari a 10 milioni di euro.
L’assessore Bertinelli ha spiegato che la copertura del disavanzo originario del 2014 di 35 milioni si sta recuperando in maniera molto rapida: il disavanzo da coprire, infatti, secondo il progetto originario al 2022 doveva essere di 24 milioni, mentre, come accennato, è stato già ridotto a 10 milioni. Ciò significa che una cifra rilevante è già stata recuperata rispetto alle previsioni.
Altro importo significativo è dato dal fondo cassa che al 31 dicembre 2022 si attesta sugli oltre 52 milioni. L’anticipazione di tesoreria, in passato giunta all’importo record anche di 40 milioni con conseguenti interessi passivi di oltre un milione e mezzo e con richiami da parte della Corte dei Conti, nell’esercizio passato è stata azzerata con cancellazione di tutti gli interessi passivi.
Sono numeri che indicano un percorso virtuoso intrapreso ormai da anni e che sta producendo risultati significativi per le casse dell’Ente.
Infine in merito all’indebitamento, rispetto ai 133 milioni del 2014, la voce a fine 2022 è scesa a 95 milioni (pro capite 500 euro).
La spesa corrente ha subito un incremento significativo dovuto soprattutto alla crescita delle spese energetiche.
L’assessore ha poi evidenziato che lo stato patrimoniale del Comune ha un valore complessivo di quasi 600milioni di euro con risorse proprie di patrimonio netto di circa 361 milioni, con fondi rischi per quasi 7 milioni.
Per ciò che concerne il conto economico, si registrano componenti positive della gestione per circa 200 milioni e una differenza tra componenti positive e negative di circa 1 milione e mezzo per un risultato di esercizio di 9,5 milioni.
In conclusione il Comune di Perugia è un ente, dunque, che genera un circuito economico molto significativo con risultati finanziari soddisfacenti.
I NUMERI
Il risultato di competenza (parametro che consente, in caso di dato positivo, di stabilire il rispetto degli equilibri di finanza pubblica, ossia il pareggio di bilancio) per la parte corrente si attesta sui 31 milioni (composto per 195milioni dalle entrate correnti, meno 173 dalle spese correnti, 1,4 dal recupero disavanzo, 15milioni dall’avanzo amministrazione, ecc.),
Il risultato di competenza della parte capitale si attesta sui 3,6 milioni, dato che sommato al risultato di competenza di parte corrente porta ad una cifra finale (risultato di competenza generale) di 34,7 milioni. Rispetto al 2021 il risultato di competenza si è ridotto di circa 7,5 milioni (42 contro 34,7) soprattutto in ragione della crescita dei costi energetici, ma anche per gli aumenti contrattuali relativi alla spesa del personale.
Oltre all’equilibrio di competenza (34,7 milioni) positivi ai fini del rispetto del pareggio di bilancio anche l’equilibrio di bilancio (+2,8 milioni) e soprattutto l’equilibrio complessivo (61 milioni) in forte crescita grazie alla cancellazione di oltre 60 milioni di residui attivi con impatto positivo sul fondo crediti di dubbia esigibilità.
Per ciò che concerne il risultato di amministrazione, al 31 dicembre 2022 è di 122,9 milioni, in riduzione rispetto al 2021 (163,3) di circa 41 milioni a causa della pulizia dei residui, recuperata con i minori accantonamenti. Detraendo da questo le componenti di legge (quote accantonate per 101milioni, tra cui fondo crediti di dubbia esigibilità per 89 milioni ed altri fondi imposti dalla legge, quote vincolate per 30milioni e quote per investimenti per 1,4 milioni), si ottiene un disavanzo di amministrazione di 10,3 milioni.
La situazione di cassa è ampiamente positiva: ad inizio 2022 il fondo era di 32 milioni, a fine 2022 è di 52milioni di cui 13 di quota vincolata. Non si è ricorso, per la prima volta da anni, a nemmeno un giorno di anticipazione di tesoreria contro, ad esempio, ai 352 giorni del 2019.
Ciò determina forti miglioramenti sui tempi di pagamento con l’indicatore del ritardo che si attesta sulla zero a conferma del fatto che l’ente onora le fatture alla loro naturale scadenza; si riduce anche lo stock di debito residuo che scende da 1,6 milioni del 2021 a 235mila del 2022.
Le entrate per titoli evidenziano maggiori entrate tributarie rispetto al 2021 per oltre 3 milioni, in linea le altre. Per ciò che concerne le entrate tributarie gli indicatori sull’autonomia dell’Ente rimangono stabili intorno al 70%, l’autonomia finanziaria complessiva è dell’86%.
Nel dettaglio delle entrate tributarie si registra un incremento del 7% dell’imposta municipale propria, dell’addizionale irpef del 2% e dell’imposta di soggiorno del 13% pur se non ancora a livelli della pre-pandemia. I principali tributi sono: tari per 47 milioni (recupero evasione 1,8 milioni +300mila), Imu 44,9 milioni (recupero evasione 6,6 milioni +2,5 milioni dal 2021).
Sui trasferimenti non si registrano grandi modifiche: il totale si attesta su 25,6 milioni contro i 25,1 del 2021.
Nell’ambito delle entrate extratributarie si registra una sostanziale continuità con crescita dei proventi dalla gestione di beni (11,8 milioni contro gli 11,4 del 2021), e lieve decremento delle sanzioni (7,2 milioni contro i 7,5 del 2021). Il totale è di 31 milioni contro i 30,7 del 2021.
Il fondo di solidarietà comunale si è attestato nel 2022 sui 27,2 milioni in lieve incremento rispetto al 2021 (era 27milioni).
LA SPESA
La spesa corrente si incrementa passando dal 159 a 173 milioni a causa dell’aumento del costo dell’energia (quasi 6 milioni), delle spese per il personale (aumenti contrattuali e retribuzioni per oltre 3 milioni). La spesa per titoli scende dal 232 a 229 milioni. Per ciò che concerne la spesa per missioni la voce più significativa resta quella per sviluppo sostenibile e tutela del territorio e l’ambiente con 48 milioni seguita dai servizi istituzionali, generali e di gestione per 47,1 milioni. La spesa corrente per macroaggregati evidenzia il primato degli acquisti di beni e servizi (109 milioni pari al 63% del totale), poi redditi da lavoro dipendente (44 milioni pari al 25%). La spesa corrente pro capite sale nel 2022 a 1068,91 euro rispetto ai 966,43 del 2021 per le ragioni prima evidenziate.
La spesa in conto capitale è di 29,3 milioni di cui 24,6 per contributi agli investimenti. Alla voce vanno aggiunte le entrate da mutui pari a 5 milioni e l’avanzo di amministrazione per 3 milioni.
Gli investimenti esigibili nell’esercizio 2022 sono stati 19,3 milioni, quelli avviati nell’esercizio ma che si completeranno in quelli successivi sono stati 33,9 milioni. Somme per 3,6 milioni sono confluite nell’avanzo.
I mutui per 5 milioni sono stati contratti per la riqualificazione delle strade (4,7 milioni) e per l’intervento di demolizione della scuola di Case Bruciate (330mila euro).
Gli investimenti pro capite salgono per la parte di competenza a 119,24 euro (112,98 nel 2021), ma se a questa voce si aggiungono gli investimenti iniziati ma che si completeranno in futuro la media pro capite sale a 328,55 per effetto del pnrr.
L’indebitamento è sostanzialmente in linea col 2021 (95,19 milioni) visto che sale di pochissimo (nel 2022 è 95.3 milioni). Nel periodo 2011-2022 si registra una diminuzione complessiva del 36,4%. Ciò significa che la cifra pro capite si attesta nel 2022 sui 587 euro (era 577 nel 2021, 888 nel 2011). L’origine è dovuta principalmente a mutui per 86,5 milioni e poi a boc (8,8 milioni).
Il personale al 31 dicembre 2022 è di 1029 unità in calo rispetto al 2021 (1041), ma soprattutto al 2011 (1322) con un meno 22%.
RESIDUI
I residui, come accennato, hanno avuto nel 2022 una operazione di pulizia con cancellazione di partite per 60 milioni di euro che non rappresentano però crediti stralciati o abbandonati. Ed infatti i 60 milioni si compongono di: 50 milioni per crediti di dubbia esigibilità, ossia iscritti a ruolo ma ormai vetusti e di difficile esazione; essi vengono quindi tolti dal conto del bilancio ma rimangono comunque conservati nello stato patrimoniale sulla base dei principi contabili.
I crediti effettivamente stralciati sono: circa 4 milioni per effettiva inesigibilità, 7 milioni per insussistenza.
I residui passivi sono 49,8 milioni (11 milioni residui da residui e 38,7 residui da competenza) contro i 45.7 milioni del 2021. I residui stralciati per insussistenza sono 2,1 milioni.
L’ente sulla deficitarietà strutturale rispetta tutti i parametri e quindi non è un ente strutturalmente deficitario e non evidenzia criticità.
I derivati sono rimasti due e scadranno nel 2024. Nell’esercizio 2022 hanno ingenerato flussi negativi per 945mila euro ed ancora lo faranno nel 2023 e 2024. Su ciò però pende il contenzioso intentato dal Comune di Perugia nei confronti della banca.
Cresce il conto economico (9,4 milioni contro gli 8,6 del 2021) così come il patrimonio netto che sale da 348 a 361 milioni.
DIBATTITO
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