
(AGENPARL) – mer 19 aprile 2023 Roma, 19 aprile 2023 – “Quando si parla di immigrazione, la sinistra punta sull’emotività della gente, estrapola e distorce dichiarazioni di colleghi parlamentari del centrodestra a suo vantaggio, sfrutta in modo vergognoso le tragedie del mare per cercare consensi, dimenticando che in anni non ha fatto niente per tutte le persone sbarcate nel nostro paese, abbandonate a se stesse e, in diversi casi, finite nelle mani della criminalità: prostituzione, sfruttamento dei minori, caporalato, spaccio di stupefacenti sono solo alcuni esempi di questa situazione. I governi di centrosinistra hanno avuto anni per affrontare il problema ma non hanno concluso niente, osteggiando, invece, un’altra immigrazione, quella degli italiani residenti all’estero che, oggi, potrebbero rappresentare uno straordinario volano per rilanciare la nostra economia.”
Andrea di Giuseppe, unico deputato di Fratelli d’Italia eletto all’estero, emigrato negli Stati Uniti 20 anni fa, entra nella discussione sull’immigrazione in Italia per rilanciare la questione dei moltissimi connazionali e oriundi che sognano di vivere nel belpaese e che potrebbero contribuire al rilancio economico nazionale.
“Sono un imprenditore – commenta l’onorevole Di Giuseppe – e mi ritrovo nelle dichiarazioni della premier Giorgia Meloni sulle difficoltà delle aziende italiane nel trovare personale specializzato e, più in generale, della mancanza di forza lavoro, professionale e non, in tantissimi settori. Quando si parla di immigrazione, molti dimenticano che, sparsi per il mondo, ci sono 60 milioni di nostri connazionali – un’Italia fuori dall’Italia – molti dei quali bloccati per anni ai confini, da lungaggini burocratiche e paletti della sinistra, e impossibilitati a rientrare in patria.” “Gli italiani nel mondo – conclude – hanno competenze tecniche che potrebbero essere messe immediatamente a disposizione del mondo imprenditoriale. Ricevo centinaia di telefonate da tanta gente e dai consolati: abbiamo il dovere di aiutare i nostri connazionali e i loro discendenti a vivere in Italia.”