
(AGENPARL) – ven 14 aprile 2023 Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano
[Lavori Consiglio: Sì alla modifica IMI per anziani e disabili trasferiti per cura](https://r.news.siag.it/tr/cl/V6l8Lj1BiTnSbWw5tISCQ7FnOi-cgIoJP-eV2GVZ8O4lUP4YEA37dLDSS53XdRvtsGPVER1bARVYu0AB4NdYNxTjfc34btCzSDz1NTayzNLH6oSkAX70QNEsU_hQyWVXZufaYmab2xvICa4m7hUf2ffVt08dmzip4-1lY8O4V6cp7RLJDsKx4VzQVOqTy0apf_5ByZ5XCwPbX7Fx_oawh9WpYQihWwuEFR8jvEwEQX1SMy5PclXBCI2zS6MzG1uaDuZhjHWotYIWvO9hS-WglwKPvskJv6DWW27a1rkBLb4)
Consiglio -Approvato all’unanimità il dlp di modifica della legge sull’IMI, per non tassare come seconda casa l’abitazione di persone bisognose di cura altrove. Via libera anche alla mozione SVP sulla reintroduzione della festività di San Giuseppe. La sessione di lavori di aprile è terminata.
È ripresa nel pomeriggio di oggi, in Consiglio provinciale, la trattazione delle proposte della maggioranza.
Con la [mozione n. 696/23:](https://r.news.siag.it/tr/cl/e6sPX7a1S_TcoJ_Y8ZfT6LTDY1NxI8lf7SHXr9o6-2o8EjE3gPueb-4lQKwPKjp3_cp-NvDMzmO1acjGdloMBUC1C4FhxvfynaSvXY-a7ooyD9uPedPylOmQIjuROOu4r-NN0NTMjTeC1PG-uHcR1WIRDHLXLpBghDwdKsyXKKDfKmTyi3EDtauLZkGaryZx6Rerb4gVnXq5nM2cAKNReP13IFcjlDjo-13WxZAN41twD9TAQoAVIeeb6b7HW2_isJDBOkky-aqVoPpTGNIH00VJmuu0_jFTGq3iV03zXG-4_-ySP3iSjmT0YBDpsUvqFB286RRU_5dkAOzbvmTQ9tPc5Fm0X5CvWDmAdcGSZY5R_wR0m2qYFAzAIB70Kioh4V-aYs7b9UM) Reintroduzione della festività di San Giuseppe il 19 marzo (EMENDATA), con la quale Gerhard Lanz (SVP), evidenziando che già da anni in provincia si discute molto della possibilità di ripristinare la festività di San Giuseppe, patrono del Tirolo e santo protettore dei padri di famiglia e degli artigiani, che essa ha qui un significato particolare, anche per la sua valenza storica, e che in passato il Consiglio provinciale aveva discusso diverse proposte attinenti in tutto o in parte al tema della festa di San Giuseppe, nessuna delle quali tuttavia aveva avuto successo, ricordava la disponibilità della Giunta, manifestata dal presidente Kompatscher in un precedente intervento ad affrontare la questione introducendo nel calendario una festività aggiuntiva, il che non avrebbe richiesto l’approvazione da parte dello Stato, anche se rendeva necessario un accordo a livello locale con i rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori, perché non avrebbe avuto molto senso introdurre un giorno festivo esclusivamente per il settore pubblico. Poiché i primi colloqui in questo senso non erano stati soddisfacenti, egli riteneva necessaria una nuova presa di posizione del Consiglio, al quale chiedeva quindi di incaricare la Giunta (1) di introdurre il 19 marzo, festa di San Giuseppe, come festività per il settore pubblico entro i prossimi tre anni; (2) di proseguire i colloqui con le organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori al fine di ripristinare la festa di San Giuseppe il 19 marzo come giorno festivo in tutta la provincia autonoma di Bolzano; (3) di avviare un confronto diretto con i/le rappresentanti della Chiesa, della società civile e del mondo politico al fine di valutare le modalità più consone per celebrare degnamente a livello locale la festa di San Giuseppe. Spiegando che l’emendamento era stato necessario perché un punto era già stato approvato in Consiglio di recente, Lanz ha ribadito che il motivo della mozione era la risposta del pres- Kompatscher a un’interrogazione sull’argomento., Si trattava di introdurre una festivitá locale aggiuntiva, da applicare anche nel settore privato. Ha aggiunto che la cons. Bacher aveva presentato l’interrogazione insieme a lui e sarebbe stata lieta di cofirmare la mozione, ma per un malinteso questo non era avvenuto.
Marco Galateo (Fratelli d’Italia) ha dichiarato sostegno alla mozione, in particolare in quanto favorevole alla reintroduzione delle festività cattoliche.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha ricordato che in Consiglio c’erano già state iniziative per reintrodurre la festa di San Giuseppe, anche da parte della Süd-Tiroler Freiheit, che aveva sostenuto questa richiesta. Tuttavia, ha ravvisato un problema nel caso in cui tale festività si applicasse solo all’amministrazione pubblica: avrebbe potuto essere intesa come un privilegio. Nell’ambito della Seduta congiunta, si sarebbe potuto discutere un’iniziativa per tutta l’Euregio – sarebbe stata una festa comune con una giustificazione storica. Era già stato suggerito quali giorni avrebbero potuto essere utilizzati per questo, come ad esempio il 2 giugno.
Helmut Tauber (SVP) ha sottolineato l’importanza del tema, aggiungendo che la provincia aveva bisogno di una festa propria per ravvivare l’identificazione con la propria terra, e che era opportuno coinvolgere tutti i partner per trovare una soluzione. Ha accolto con favore la proposta di Knoll di una discussione nel Dreier Landtag.
Andreas Leiter Reber (Die Freiheitlichen) ha affermato che Tauber avrebbe voluto avere una propria festività, ma c’era già una festivitá provinciale, ovvero quella del lunedì di Pentecoste: si poteva semplicemente scambiare questo con il 19 marzo. Il lunedì di Pentecoste non veniva utilizzato per eventi religiosi, ma soprattutto come fine settimana di primavera allungato e per le vacanze, con molti turisti già in provincia. Si parlava di una festività aggiuntiva perché non si riteneva di poter rinunciare a una giàá esistente per il 19 marzo – probabilmente anche perché il turismo in questa data era meno consistente. Ha aggiunto che dei quasi 50.000 dipendenti pubblici, 10.000 lavoravano nel servizio sanitario e non avevano comunque il giorno libero, quindi, in definitiva, solo il 15% dei lavoratori altoatesini avrebbe una giornata libera: questo avrebbe potuto comportare delle difficoltà, e le scuole avrebbero probabilmente dovuto scambiare un altro giorno di vacanza con il giorno di San Giuseppe. Se davvero era importante celebrare attivamente la festa di San Giuseppe, la politica avrebbe già potuto intraprendere altre iniziative.
Josef Unterholzner (Enzian) ha ricordato che San Giuseppe è anche la festa del papà, e ipotizzato una celebrazione anche in Consiglio provinciale.
La vicepres. Waltraud Deeg, ringraziando i proponenti per l’iniziativa, ha ricordato che San Giuseppe è il protettore del Tirolo, dei padri di famiglia, degli artigiani, che l’imperatrice Maria Teresa aveva introdotto nel Tirolo storico la giornata festiva, e che con la mozione si introduceva un segnale importante per una richiesta che portata avanti da tempo. In questo senso ci si sarebbe confrontati anche con i partner sociali. Lanz ha ribadito che il tema era sull’agenda di molti partiti e gruppi consiliari da tempo, aggiungendo che era importante avere una proposta concreta, anche se l’attuazione era difficile, soprattutto nel settore privato. Si poteva pensare anche a una seduta straordinaria o a una messa. Nell’ambito della Seduta congiunta si sarebbe potuto discutere anche un’introduzione in tutto il Tirolo storico. La mozione è stata messa in votazione per parti separate e approvata: le premesse con 22 sí, 1 no e 4 astensioni, il punto (1) con 27 sì, il (2) con 27 sì, il (3) con 22 sì e 7 astensioni.
Lo stesso Gerhard Lanz (SVP) ha presentato poi il [disegno di legge provinciale n. 132/23:](https://r.news.siag.it/tr/cl/j1quSgKsggmBbVBI-8u5OXrZrUrfrwVEGpnGR9rpJuSIMzHdMnK2kgMp4yyF6kSm9KZK3Z4mpoRHO6NMSKPQGD3_Dhoi2WEigCLIsAYbB1SCfl2c-DnQoEB3U_vD0eC192oybgt8NvwLmVheSPmmpICxOf61Wt5_gqhI4SHZKJHnKRoKrWBT2KlbhCcdq5XKWQVypRJRtMs7uv4TPSB31Dp-HFT-dKlbaptUzaoRhtPh7Tu1jDVhRARab8zd6IWqyKClu7AxYHk9aQ9TSAhB7vPwdJAQRFc0bH_qZE9dOwuAlk9sOvGnBPoKgglSwY9CURMUVNtvG1HfoEm7CH7jSBAsC3WheLhij3cpkZIRmyJInFlwFod5aLLcjyTHLlsgj5W8oa4Dbt0) Modifica della legge provinciale 23 aprile 2014, n. 3 “Istituzione dell’imposta municipale immobiliare (IMI)”, spiegando che si trattava di colmare una lacuna: nella legge attuale era previsto che se anziani o persone con disabilità venivano trasferiti in strutture residenziali la loro abitazione poteva continuare a essere considerata come abitazione principale ai fini IMI, ma questo non valeva nel caso di cura presso un parente o in un’altra abitazione. Nel caso della super IMI, questa ipotesi era già stata considerata, ma per l’IMI ordinaria non era stato previsto. Ha quindi spiegato che con emendamento all’articolo 1 egli avrebbe proposto, su suggerimento del Consiglio dei Comuni, l’introduzione di un riferimento alla legge provinciale sulla non autosufficienza, con l’indicazione della percentuale di invalidità civile o del lavoro pari almeno al 74%.
Nell’ambito della discussione generale, Hanspeter Staffler (Gruppo verde) ha apprezzato l’introduzione della modifica, ricordando che la questione era stata più volte sollevata nell’ambito della discussione della legge sull’IMI, che probabilmente avrebbe richiesto anche altre modifiche, in quanto norma complessa. Con essa si sperava di modificare un po’ il mercato immobiliare provinciale: a questo proposito, ha riferito di un conoscente che in seguito alla norma e all’aumento delle tasse sugli sfitti, aveva deciso di locare il proprio alloggio in provincia. Ha quindi ricordato che l’effetto delle misure avrebbe dovuto essere monitorato, e si è augurato che questa attività fosse già partita.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha condiviso il contenuto del disegno di legge annunciando voto a favore, perché esso colmava una lacuna che all’inizio era sfuggita. Lui aveva auspicato che si risolvesse pure un altro problema, in merito al quale aveva elaborato un ordine del giorno, relativamente alle abitazioni dei sudtirolesi che per qualsiasi motivo avevano una seconda casa fuori dalla provincia, e non per ferie ma perché per esempio lavoravano all’estero: la relativa abitazione in provincia di Bolzano veniva ora tassata come quelle per ferie. C’era quindi una discriminazione verso i sudtirolesi che, vivendo all’estero per lavoro, avevano in Alto Adige una seconda abitazione, rispetto a chi aveva due abitazioni in provincia, di cui una per lavoro. In questo modo, non era permesso loro di mantenere la loro rete sociale nella terra di provenienza.
Paul Köllensperger (Team K) ha annunciato voto a favore della proposta, che colmava una lacuna legislativa, riguardando tutti coloro che avevano dovuto lasciare la propria casa per motivi di cura, trasferendosi dai propri famigliari. In quanto al caso segnalato da Knoll, ha detto che c’erano molti altri casi di appartamenti sfitti non a fini lucrativi che tuttavia ora erano sottoposti a tassazione alta, per esempio alloggi tenuti liberi per figli che studiavano all’estero: si trattava di altre lacune da affrontare.
In replica, Gerhard Lanz (SVP) ha spiegato che non c’erano ancora dati sul monitoraggio, ma nei contratti erano emerse soluzioni creative. Se però la norma portava anche a due sole nuove locazioni per comune, molti alloggi sarebbero rientrati sul mercato. In quanto alle seconde case delle persone che lavoravano all’estero, la norma in esame parlava di residenti; chi si iscriveva all’AIRE era in una situazione diversa. Si era cercato di avvantaggiare anche queste persone, ma non era stato possibile per la legislazione nazionale. Era stata colmata anche una lacuna relativa alle coppie sposate con due residenze. In quanto all’entità della Super IMI, era da osservarne lo sviluppo, e con il monitoraggio si sarebbe potuto intervenire con miglioramenti.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha quindi presentato un ordine del giorno al fine di impegnare la Giunta a presentare una soluzione presentare una soluzione per il calcolo dell’IMI a carico di quei cittadini e quelle cittadine della provincia che soggiornavano temporaneamente all’estero e venivano penalizzati dalla disciplina finora vigente.
Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha detto che non lo poteva accettare, pur conoscendo il problema, perché mancava attualmente la possibilità di una soluzione. si potevano però fare ulteriori verifiche anche con il Consorzio dei Comuni, magari anche guardando all’estero. Knoll ha quindi ritirato la proposta, con l’intenzione di trovare davvero una soluzione per le persone interessate e fidandosi della promessa di Kompatscher.
L’aula ha quindi approvato (28 sì, 1 no) il passaggio alla discussione articolata.
L’articolo 1 é stato approvato con l’emendamento sostitutivo giá illustrato da Gerhard Lanz (29 sì, unanimitá)
Via libera anche all’articolo 1 bis contenente un’abrogazione (29 sì, unanimità), all’articolo 2 con la disposizione finanziaria (28 sì, unanimità), all’articolo 3 sull’entrata in vigore (29 sí, unanimitá).
In assenza di dichiarazioni di voto, il dlp [132/23:](https://r.news.siag.it/tr/cl/vdLnSA-iHIYM8hE7VaMOSNnENJWJzIkNb6oHXfnKrpc2Vx1Wla6-zRR8VB2ek6uUPICpWpysT1ldcbYJGmuANhcisVO79g73AA7nc-efS4AUPMKax79sJUV-T1_TG8KPRCsIfZcM0PLuMG1WWJ0fyYQvFptUB8CfPKjj0Tm2XwTPfKRCSeIcohhyPxEtlFv09bqD7pgzcPScXJOpPuuw6UJ7LzbBT6ztGJOEvexW46nDNzMxoAz80Dzeb9pd6ckuDnTxZlurY9K81nSCjnFhjviBVJpcVVa6P1MI90IoqeSdm3vGYrLIe34OQxj49tXoU6Tca3CINsb-A_wLQd5n-hFXCvRrTHvUrLTtHyzMnxvOd3aso4ZiiKp6haorEeLRqQFCrU7l18s) Modifica della legge provinciale 23 aprile 2014, n. 3 “Istituzione dell’imposta municipale immobiliare (IMI)” è stato messo in votazione e approvato con 29 sì (unanimità).
La presidente Rita Mattei ha quindi dichiarato conclusa la seduta, e con essa la sessone di lavori di aprile.
(Autore: MC)
[Lista completa dei comunicati](https://r.news.siag.it/tr/cl/5UX0dJEdDRmj_pO7mTuo2p4tG4QESaUyhT1HduNfhewDJzQV_ODjkxiH-BZu3ceyYFMT_vKtELLnNV2obIqBfnlprQOmynIx8C64yFMhSUPg-N0Osvha3-9v12XLe4M-99MAWNwiihxuArUB-SGSH99Ea5S-PUUod6dlkTHF4j2WNI0za7pXFkYR-B21Ai4RTKOnAa6LUJULGANpCBAI9jxU8UycDzWDvgtowKYRQwfs6MIOM5e8bwY62XRZmD39VVWtcMTm_a4cL3RC)
Realizzazione: [Informatica Alto Adige SPA](https://r.news.siag.it/tr/cl/JK-QUtOpBbsF0-3-Fpo4jZ8g-H55y4sG6Dushk_g9BUcHOP-nZFLrRNpJRQDZz256emU1ZTamvVFcYDY2iAyNd3pT97v9axDy4QGLCSUjf_MmnlPJdHnG5SfepcsthNb8hYwNkVttB_XNcHMihBjxJhFjDgYKlmHJDxc8u1xRhTxrMk9yAJitcVTTKWj6t2BLxLd_UMffg)
[CIVIS.bz.it](https://r.news.siag.it/tr/cl/YDUke4pl2h0i2RFNOXAsaN8uwzNwv6iRxydpmbjLafLVcrW44seb-jEZJ3pyRHqUcWY4EXFeJodCNEoU8pv_EYFMcRAH3DD4hmgDZppqDTtkxvtVz15z5jFc0OcaU7jxRHF0m3cwTSh_1k68ipstvBhr5nwSR08Pd_5gF4q1LTszpIix9xB4gqrXuF2IYhQmZ6iSYvDN56mNxg)