(AGENPARL) – gio 13 aprile 2023 Coldiretti: dal Rapporto Fao Oms 53 pericoli potenziali del cibo sintetico dalle allergie
al cancro
Dalle allergie ai tumori sono 53 i pericoli potenziali per la salute dei cibi sintetici, prodotti in
laboratorio, individuati nel primo Rapporto Fao (Organizzazione agricoltura e alimentazione) –
Oms (Organizzazione mondiale della sanità), sul “Cibo a base cellulare”. Le due autorità mondiali
considerano fuorviante il termine “cibo coltivato” e usano la definizione “cibo a base cellulare” che
è più chiara. Il report ritiene anche inappropriato usare per questi prodotti i termini “carne”, “pollo”
o “pesce”. Per “Cibo a base cellulare” si intende pertanto un prodotto esclusivamente di laboratorio,
generato a partire da cellule staminali estratte da cellule di animali vivi o da carne fresca – anche di
pesce – e fatte sviluppare in bioreattori. Il documento Fao/Oms è stato pubblicato dopo la
presentazione in Italia del disegno di legge che vieta la produzione, la commercializzazione e l’uso
di cibo artificiale che dovrà ora essere discusso e poi approvato dal Parlamento, con la raccolta da
parte della Coldiretti di mezzo milione di firme di cittadini, oltre 2mila comuni hanno deliberato
quasi sempre all’unanimità, tutte le regioni di ogni colore politico e di esponenti di ogni
schieramento che hanno sostenuto la proposta in modo bipartisan. Una mobilitazione che ha il
merito di aver acceso i riflettori su un business in mano a pochi ricchi e influenti nel mondo e fino
ad ora tenuto nascosto ma che può cambiare la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda, con
la positiva apertura di una discussione nel Paese e in Parlamento che rappresenta la casa della
democrazia italiana.
I pericoli in tutte le fasi della produzione
Il documento di 134 pagine evidenzia la necessità di garantire la sicurezza alimentare con
l’identificazione dei pericoli potenziali nella catena di produzione per valutare ulteriormente i rischi
associati, prima della diffusione commerciale su larga scala. I pericoli potenziali interessano le
quattro fasi della produzione di cibo a base cellulare: la selezione delle cellule, la produzione, la
raccolta e la trasformazione. In particolare – precisa la Coldiretti – i rischi secondo gli esperti
consultati da Fao e Oms riguardano la trasmissione di malattie, le infezioni animali e la
contaminazione microbica oltre alla necessità di una particolare attenzione sull’uso di componenti
come fattori della crescita e ormoni usati nei bioreattori e su come queste molecole attive possono
interferire con il metabolismo o essere associate allo sviluppo di alcuni tipi di cancro. Inoltre
secondo il Rapporto Fao – Oms gli ingredienti aggiunti per migliorare le caratteristiche del prodotto
possono essere causa di reazioni allergiche.Un potenziale problema di sicurezza alimentare secondo
il Rapporto potrebbe verificarsi se una o più sostanze fossero presenti nel prodotto finale a livelli
sufficienti a causare un effetto negativo sulla salute del consumatore in relazione alla loro modalità
d’azione, poiché in genere queste sostanze non sono state utilizzate finora nella produzione
alimentare convenzionale e potrebbe essere dunque necessario generare dati a sostegno di una
particolare valutazione della sicurezza.
Questioni etiche, giuridiche ed ambientali
Il documento evidenzia infine – precisa la Coldiretti – altri aspetti da approfondire come le
questioni etiche, le considerazioni ambientali, la preferenza/accettazione dei consumatori, gli aspetti
nutrizionali, i costi di produzione, i prezzi dei prodotti finali e i requisiti normativi come i
meccanismi di approvazione e le regole di etichettatura. Si tratta infatti di processi produttivi molto
più simili a quelli dei farmaci ed in questo ambito – continua la Coldiretti – devono essere valutati.
Informazioni scorrette ed ingannevoli
Il Rapporto della Fao e dell’Oms fa chiarezza sull’uso improprio del termine carne coltivata con il
rischio oggettivo che i cittadini cadano in un inganno poiché in realtà quella ottenuta in laboratorio
– sostiene la Coldiretti – non è carne e non è coltivata. Secondo l’enciclopedia Treccani per carne si
intende “la parte muscolare del corpo dell’animale” e di conseguenza senza animale non c’è carne
mentre il significato di coltivare è “curare un terreno, una pianta con il lavoro, la concimazione e gli
altri mezzi opportuna renderli capaci di far frutto”. Va anche evidenziato – continua la Coldiretti –
il richiamo implicito al principio di precauzione per una nuova tecnica con enormi rischi potenziali
di fronte ad una ricerca monopolizzata da pochi gruppi e grandi finanziatori. Secondo la Fao e
l’Oms, infatti “attualmente esiste una quantità limitata di informazioni e di dati sugli aspetti della
sicurezza alimentare degli alimenti a base di cellule per aiutare i regolatori a prendere decisioni
informate”.
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