
(AGENPARL) – mer 12 aprile 2023 Comunicato Stampa
“Il mio nome è Spadaro” chiude la stagione di prosa in Sala Banti
L’appuntamento è per venerdì 14 aprile ore 21,15. Lo spettacolo rappresenta un viaggio attraverso i lati più sconosciuti della vita del fantasista Odoardo Spadaro, cantore di “La porti un bacione a Firenze”
Venerdì 14 aprile alle ore 21.15 l’ultimo appuntamento della stagione di prosa in Sala Banti (piazza della Libertà – Montemurlo) è con “Il mio nome è Spadaro”, uno spettacolo di e con Gianmaria Vassallo, per la regia di Riccardo Giannini. Arriva così a conclusione la stagione teatrale promossa dal Comune di Montemurlo con Fondazione Toscana onlus che ha quasi sempre registrato il tutto esaurito.
Lo spettacolo rappresenta un viaggio attraverso i lati più sconosciuti della vita del fantasista Odoardo Spadaro, cantore di “La porti un bacione a Firenze”, dai primi momenti dell’infanzia vissuti nei rigidi collegi fiorentini, passando per i successi ottenuti nelle lunghe tournée parigine e americane, per arrivare in seguito a ricordi e aneddoti sulla Firenze del tempo. Si dice che un uomo nell’istante prima di morire riveda tutta la sua vita. Quella del grande fantasista Odoardo Spadaro, in quell’attimo, tira fuori molte cose che non tutti sanno. Attraverso aneddoti, ricordi e canzoni Spadaro si racconta nei suoi aspetti più intimi e nostalgici. Lo spettacolo è interamente originale e creato con materiale prevalentemente inedito, recuperato da vari archivi storici.
«Chiudiamo la stagione teatrale in Sala Banti con uno spettacolo dedicato a Spadaro, uno dei primi artisti a portare nel mondo la fiorentinità – sottolinea l’assessore alla cultura, Giuseppe Forastiero –Lo spettacolo è già da tutto esaurito e conclude un’annata che ha segnato davvero la ripartenza anche per il teatro con numeri da record e ben 127 abbonamenti.Se la stagione in Sala Banti è finita, come amministrazione comunale stiamo già lavorando con Fondazione Toscana Spettacolo per organizzare la consueta rassegna teatrale estiva nel parco di Villa Giamari»
Fabiana Masi