(AGENPARL) – mar 11 aprile 2023 Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano
[Lavori Consiglio: Interrogazioni su temi d’attualità – 1](https://r.news.siag.it/tr/cl/D0g3FUH7sUViwQQwQGKW2wbrfQU8PopSSFex6dgQL3bw0fSAKYpdUjsuf1Ls7E0khVcuTbNWJsH_6-i_jpMX1yRGIqWQje6MzInIqzxVUCezGv5xXSO9LCktv15y75wHDqiVJY7lENISzlsWD4B66N5AeGXS7oVyAopw2-pVHYyLC5uGmYG3kmpJgX0aEftrptrrA1NhsZhE42zHCXRzmJi817hA9AulyhQwQcJ5f7vuOS0HohHAWanh3vuXmHQTh7YoOXboO6CmAgVUp9e-_93yW_cA6bq9rklCBBgvqeM)
Consiglio -Poste da consigliere e consiglieri alla Giunta provinciale, esse riguardavano l’ipotesi di una moschea a Bolzano, il bosco ripariale di Prato allo Stelvio, rapporti Provincia- Huawei, servizio medico d’urgenza San Candido, il traffico sull’asse del Brennero, limite ai posti letto nel turismo, circonvallazione Tell-Rablà, obbligo di efficientamento energetico (continua).
È iniziata oggi la sessione di aprile dei lavori del plenum del Consiglio provinciale di Bolzano. La prima seduta è stata aperta dalla presidente Rita Mattei con l’annuncio che da oggi anche le sedute trasmesse online saranno tradotte simultaneamente, ringraziando chi aveva reso possibile questo servizio.
È seguito un breve confronto su interrogazioni cui non era stata risposta oppure era stata data con riferimento a dati che non erano poi disponibili – tematica posta dai conss. Andreas Leiter Reber e Sven Knoll: il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha spiegato che rispondere alle interrogazioni richiede tanto tempo, ma ovviamente contribuisce al funzionamento del Consiglio provinciale: ha chiesto quindi una certa sensibilitá, soprattutto quando si richiede una grande mole di dati.
È quindi iniziata la trattazione delle interrogazioni su temi d’attualità.
Evidenziando che negli ultimi tempi era divampata la discussione in merito alla domanda se la provincia di Bolzano avesse bisogno o meno di una moschea, e che molti cittadini erano critici in merito e si attendevano una presa di posizione della Giunta, Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiesto all’esecutivo di esprimersi in merito, nonché quante associazioni o centri islamici (come “Il Dialogo”) ci sono in provincia e se essi hanno ottenuto negli ultimi 5 anni contributi, nonché di quale entità. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha spiegato che la discussione esiste e anche lui la segue, e che le interrogazioni in merito si accumulano soprattutto in periodo pre-elettorale, ma alla Giunta non era pervenuta alcuna richiesta di contributo a questo fine, né da associazioni né da privati. Ha aggiunto che ogni comunità religiosa aveva il diritto di esercitare il proprio culto. Non c’erano, inoltre, informazioni su centri culturali registrati, pertanto non erano stati nemmeno erogati contributi. Knoll ha replicato che il tema era di attualoitá ed era giusto discuterne, che era emerso l’auspicio di un centro di questo tipo, richiesta legittima, ma non si sapeva quante associazioni c’erano, cosa su cui bisognava riflettere per evitare una zona grigia.
Segnalando che gli erano giunte informazioni di presunti rapporti da parte dei vertici della Provincia autonoma di Bolzano con rappresentanti della multinazionale tecnologica cinese Huawei, Diego Nicolini (Movimento 5 Stelle) ha chiesto se è vero che i vertici della PAB hanno avuto degli incontri con i rappresentanti cinesi della azienda Huawei, e, se sì, quali ne sono le motivazioni. Il 2 marzo 2023, ha detto il presidente della provincia. Arno Kompatscher, c’era stato un incontro con i rappresentanti di Huawei Italia, che hanno presentato la loro azienda e i rispettivi settori strategici, a fronte di un intervento previsto nella regione Trentino Alto Adige.
In una lettera del 24 febbraio scorso, il direttore del comprensorio sanitario di Brunico e il coordinatore medico avevano informato i dirigenti dell’ospedale di San Candido che avrebbe avuto luogo una riorganizzazione del servizio d’urgenza in Alta Val Pusteria: lo ha riferito Franz Ploner (Team K) aggiungendo che dalla lettera risulta che i responsabili politici locali e il responsabile del servizio provinciale di medicina d’urgenza erano coinvolti nella riorganizzazione del servizio di medicina d’urgenza. Egli ha quindi chiesto come può il servizio di medicina d’urgenza a terra di Brunico coprire il servizio di medicina d’urgenza di San Candido puntualmente nelle giornate dei fine settimana, come si possono giustificare i lunghi tempi di percorrenza per le missioni di emergenza, se il trasferimento del Pelikan2 all’aeroporto militare di Dobbiaco è già stato fatto, se è stato raggiunto un accordo con l’Esercito o l’Aeronautica per lo stazionamento del Pelikan2 e quando è stato firmato, quali sono i relativi costi aggiuntivi, qual è la funzione del manager dei casi di emergenza presso l’ospedale di San Candido e di quali emergenze deve prioritariamente occuparsi, come viene gestito il reparto di anestesia nei giorni lavorativi e qual è la retribuzione del manager dei casi d’emergenza, chi si assume la responsabilità di un impiego ritardato di medici d’urgenza in Alta Val Pusteria. Il presidente Arno Kompatscher ha riferito che il servizio di emergenza terrestre lavora 7/24. Ha poi fornito informazioni sulle basi del servizio elicotteri, facendo riferimento a una concessione temporanea della base dell’Aeronautica, ed elencato i servizi a disposizione, aggiungendo che al di fuori della stagione, nel fine settimana, gli interventi di emergenza a San Candido sono limitati. In quanto al manager dei casi d’emergenza, egli è impiegato nei giorni feriali. L’elicottero tornerà a Bressanone, dove svolgerà regolare servizio. Franz Ploner ha segnalato che mancava una comunicazione che informasse i collaboratori dello stato più recente delle cose, dato che la lettera del 24 febbraio non era più valida.
L’asse del Brennero è una delle principali vie per il trasporto di merci su gomma e rappresenta uno snodo fondamentale per il commercio transfrontaliero e la connessione e l’integrazione tra i mercati europei: lo ha segnalato Marco Galateo (Fratelli d’Italia), aggiungendo che da tempo la gestione dei flussi di traffico si è dimostrata dannosa a causa delle misure limitative adottate dall’Austria, e che ultimamente la situazione si è aggravata per un divieto che interdirebbe il traffico pesante nelle ore notturne sulla tratta austriaca della strada europea E45. Le categorie economiche altoatesine e italiane, tra le quali l’autotrasporto in particolare, chiedono il rispetto del diritto comunitario, e scontano il rischio e lo svantaggio competitivo, dopo aver investito nei loro veicoli per garantire la tutela dell’ambiente, ha detto il consigliere, domandando poi qual è la posizione dell’Amministrazione in relazione ai divieti imposti dall’Austria e alla gestione del traffico sul versante austriaco; se non si ritenga che l’imposizione di divieti al traffico da parte del governo austriaco rappresenti una violazione della normativa comunitaria, e se sì, come si intende agire per favorire il rispristino della legalità e eventualmente mediare tra Austria e Italia; quali politiche si intendano adottare per la gestione dei flussi di traffico anche sul territorio provinciale nel caso la situazione di stallo non venga prontamente risolta. Il presidente Arno Kompatscher ha riferito che la Giunta era convinta delk valore dlela collaborazione transfrontaliera,a più utile di accuse e contro-accuse. nel caso concreto, era un fatto che l’infrastruttura fosse sovraccaricata e con essa la popolazione. ‘era comprensione per gli interventi dell’Austria, si riteneva tuttavia che fosse necessario trovare una soluzione-corridoio. Finora, l’unione Europea non aveva sanzionato le limitazioni, e l’alto Adige si era sempre impegnato per un accordo tra stati. La proposta della provincia era un sistema di gestione slot digitale, nell’ambito di un management transfrontaliero; si era disponibili a fare da mediatori. Galateo ha replicato che non si poteva essere d’accordo con quanto detto, ma ci si augurava uno sblocco quanto più veloce possibile.
La Val Venosta, ma soprattutto la strettoia di Tell/Rablà, risentono dell’elevato volume di traffico e la prospettiva di un’altra stagione turistica da record non fa ben sperare, tanto che si registrano spesso lunghe code e i numerosi passaggi pedonali e semafori in questo tratto di strada rappresentano un rischio: lo ha segnalato Franz Locher (SVP) domandando cosa è previsto a breve termine per migliorare la situazione, se sono stati finalmente commissionati i lavori di progettazione per la circonvallazione Foresta – Tell – Rablà e qual è lo stato attuale, quale priorità ha tale circonvallazione per la Giunta, quanto tempo è necessario per il previsto concorso di idee sulla circonvallazione. Ci sono diversi progetti in atto, tra cui quello a Parcines, ha risposto l’ass. daniel alfreider, dove un edificio deve essere abbattuto per realizzare una rotonda, la cui progettazione è in corso: i lavori dovrebbero iniziare tra inverno e primavera 2024. Obiettivo è maggiore sicurezza e migliore flusso del traffico. Sono poi previsti piccoli interventi lungo l’asse principale; sono stati presentati diversi progetti tra cui quelli in collaborazione tra Comunitá comprensoriale e comuni, gli uffici provinciali li stanno valutando; è ipotizzata anche la costruzione di una galleria di 7 km, di cui va però valutata la fattibilità. L’asse è prioritaria per la provincia, e quindi tutti i progetti hanno la massima priorità, ma ci vogliono anche soluzioni a breve termine. In quanto alla pista ciclabile, è quasi terminato il progetto esecutivo per una galleria, al fine di risolvere in particolare il collo di bottiglia dell’incrocio a Lagundo. Un progetto della Comunitá comprensoriale prevede invece un punte: le due alternative sono in valutazione. Franz Locher ha evidenziato che gli interventi sono urgenti., invitando a una soluzione lungimirante piuttosto che a interventi puntuali.
Secondo il Parlamento europeo, entro il 2050 tutti gli edifici europei dovranno raggiungere la neutralità climatica: lo ha sostenuto Josef Unterholzner (Enzian), aggiungendo che tutti i proprietari di casa saranno quindi obbligati a rendere gli edifici di loro proprietà più efficienti dal punto di vista energetico e domandando qual è la posizione della Giunta sull’obbligo di risanare i vecchi edifici in Alto Adige? Secondo l’UE gli edifici sono responsabili di oltre un terzo delle emissioni di CO2, per limitare le quali la Provincia ha investito tantissimo, ha detto l’ass. Giuliano vettorato. la Giunta vuole accompagnare le persone in questa transizione, con l’obiettivo di raggiungere la neutralitá climatica nel 20240: per questo si punta a una diminuzione del consumo di gasolio e gas per il riscaldamento, investendo su fonti alternative. I contributi mirano a incentivare tra l’altro la produzione da fonti rinnovabili: non si vuole obbligare ma sensibilizzare e accompagnare.
(continua)
(Autore: MC)
[Lista completa dei comunicati](https://r.news.siag.it/tr/cl/DszZuYA70LyzY_xYlD4NbpyoBpGI6GW8j34-Nn0_9Z8MyANrwPt3tm5lt_nsFYSK5Hxl-Z-ur5owmOSwiqPEB7TK5UvHRaP-ewbzcNTMaPUQXoZ2Iklv7eTwghNZVIfT4mI4UAeLPhVrcfrLgQgFlQPNW7eZpSnvB2g0fWBz0Dgp9a_T_fY_ZTFjLs9j8sAtpNhMU_mKvJE9Z0g2uGDZgYwMEhBkHBpMXOmP5zAedI1BYBUvTQDSQRu4n0AanH-_4B8sAs0aDwSXZPmq)
Realizzazione: [Informatica Alto Adige SPA](https://r.news.siag.it/tr/cl/4Dkmb8bAeDnefg_oJqw6h5tXwrBCMtwJp6FmN1D7NsFZcep1vYWVtzI4nG0pBFnVJS8PrLWuyxZ25AnCDY8UME4P-Wj4XMEgJt_7AbjJqswx6tMj0ZMbXydZ4YnewqsbOn3W-Sl8kOGHy0BuUpGYwR2SIo59HmLcEzLuGnMepr8Va71Ksg5Nq0PIT534iuz3KbYtyPayyw)
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