
(AGENPARL) – mer 29 marzo 2023 Commissione V (Bilancio, Tesoro e Programmazione)
Audizione nell’ambito dell’indagine conoscitiva
pubblica derivanti dagli incentivi scali
In terzo luogo, in generale le agevolazioni hanno natura automatica e in molti casi
sono assenti controlli a monte. Ciò rende più agevole al singolo usufruirne ma fa sì
dipende dalle scelte che i potenziali beneciari faranno in merito al loro utilizzo: non
è facile per il decisore politico e – ancora di più – per il cittadino percepirne in modo
Commissione, mi focalizzerò sugli incentivi in materia edilizia. Nella prima sezione
successivamente svolgerò alcune considerazioni di carattere analitico,
sostenute in attività di recupero e riqualicazione del patrimonio edilizio. Più di
recente, l’attenzione del legislatore si è estesa anche a interventi volti a migliorare
tempo tali misure hanno subito molteplici proroghe e modiche, che hanno mutato
diversi. In particolare, per il secondo erano previsti limiti di spesa massima
(in funzione del tipo di intervento) e l’asseverazione della congruità dei prezzi.
Nel corso del tempo vari interventi normativi hanno rafforzato i controlli
preventivi per entrambi gli incentivi (in particolare per il Bonus facciate) al ne
entrate
, l’iniziale mancanza di un limite al numero di cessioni dei crediti di imposta generati
dalle agevolazioni edilizie ha incoraggiato comportamenti fraudolenti. Fino al 14 marzo scorso,
l’Agenzia delle entrate e la Guardia di Finanza hanno individuato crediti d’imposta irregolari
per circa 9,5 miliardi, di cui 3,7 sottoposti a sequestro, 2,6 relativi a richieste che sono state
60 per cento dei crediti irregolari è riferibile al Bonus facciate, un ulteriore 30 per cento circa ai
di conformità e dell’asseverazione della congruità dei prezzi a tutti i casi di cessione o sconto
in fattura dei bonus edilizi, l’introduzione di limitazioni al numero delle cessioni e alla platea
dell’Amministrazione nanziaria (ad esempio con meccanismi di sospensione della fruizione dei
sede di dichiarazione dei redditi si dava al contribuente la possibilità di optare per
per il biennio 2016-17, in relazione ai ricordati “Ecobonus” e “Sismabonus”.
tipologia di cessionari. Da ultimo, il DL 11/2023 (attualmente all’esame delle
Elementi utili a una prima valutazione
e per le grandezze analizzate) sembrano nel complesso corroborare alcuni “fatti
degli incentivi in materia edilizia; il loro costo in termini di nanza pubblica
del biennio pre-crisi 2018-19, contro 2 punti dei servizi e una lieve riduzione
servizi. Se si prende come punto di riferimento la variazione fra il IV trimestre del 2019 e il IV del
del valore aggiunto totale. Prendendo come punto di riferimento il minimo ciclico del II trimestre
del 2020 (il più colpito dalla crisi pandemica), la crescita delle costruzioni rappresenta il 12 per
in altre costruzioni sono stati più alti di poco più del 30 per cento, quelli totali di
L’efcacia degli incentivi nello
stimolare gli investimenti in edilizia residenziale può essere stimata con tecniche
interventi non programmati e per potenziare la capacità produttiva. Inoltre, questo prolo
nell’attivare investimenti aggiuntivi
(la cui fruizione è stata molto elevata nel 2021 ma marginale nel 2022 a seguito della riduzione
dell’aliquota di agevolazione dal 90 al 60 per cento).
Nel Sondaggio congiunturale sulle imprese industriali e dei servizi condotto
all’inizio dello scorso autunno, circa il 70 per cento delle imprese operanti nell’edilizia
di inazione e crescita, condotta trimestralmente dalla Banca d’Italia, la quota di
almeno in parte, del Superbonus si è collocata intorno al 55 per cento alla ne dello
scorso anno e al 50 per cento nel primo trimestre del 2023. Percentuali analoghe
si riscontrano nelle attese formulate per il complesso dell’anno in corso, con una
termico delle superci opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro degli
di aziende che segnalano quote superiori a un terzo dei lavori che beneciano
dell’incentivo. Tale evidenza è coerente con un impatto del bonus sulla produzione
dell’occupazione: secondo le nostre valutazioni, basate sulle elasticità incorporate
da quello degli investimenti pubblici. Il moltiplicatore associato alle risorse
moltiplicatore non sia lontano dall’unità, ma la valutazione puntuale degli
attive nel comparto residenziale hanno dichiarato un recupero della domanda totale per i propri
lavori nel 2021 più intenso delle altre imprese edili; una dinamica più sostenuta del comparto
residenziale si riscontra anche nel 2022. Al contempo tali imprese hanno anche dichiarato
(e l’incertezza che a essi si accompagna) incidono sulle connesse decisioni di
dipende anche da quanto gli occupanti modicano le proprie scelte di consumo
una volta che l’immobile è reso più efciente. Ad esempio, se un nuovo sistema
comportamentali sono quantitativamente rilevanti; bisogna pertanto tenerne conto
potrebbe essere attenuato, ad esempio, promuovendo campagne di educazione dei consumatori o
Secondo quanto riportato nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, i fondi del Piano destinati
al Superbonus (13,95 miliardi di euro) avrebbero dovuto consentire di ristrutturare 100.000 edici
entro il 2026, con una riduzione delle emissioni attesa a regime di 667 migliaia di tonnellate di
CO2 all’anno. Ad oggi, non è disponibile una valutazione ufciale dell’impatto sulle emissioni
del Superbonus nella sua interezza.
Per quanto riguarda il Bonus facciate, sulla base delle relazioni tecniche che hanno accompagnato
i provvedimenti di istituzione e proroga di questo benecio, si può valutare che il costo atteso
e il 2022, ci si attendeva una distribuzione abbastanza uniforme della maggior parte dei costi
parlamentare di bilancio sulla base delle relazioni tecniche relative ai vari provvedimenti in
fruibilità di questi nuovi beneci in quattro o cinque quote annuali (un lasso di tempo più breve
di quello previsto dagli incentivi preesistenti), i riessi per i conti pubblici avrebbero interessato
il periodo 2020-2036, con i maggiori costi concentrati però tra il 2022 e il 2027.
sui conti pubblici di queste due misure sono state signicativamente riviste al rialzo. Nel quadro
tendenziale dell’ultima Nota di Aggiornamento del DEF, pubblicata all’inizio di novembre
Superbonus. Peraltro, sulla base della sua attività di monitoraggio, lo stesso Dipartimento non
escludeva la necessità di un’ulteriore revisione al rialzo delle stime.
Le regole statistiche fanno una distinzione tra i crediti scali che possono essere rimborsati
integralmente e quelli che trovano un limite nell’ammontare del debito d’imposta del contribuente.
Nel primo caso si tratta di crediti “rimborsabili” (
) e come tali vanno registrati
caso si parla di crediti “non rimborsabili” (
) che devono invece essere registrati
La cedibilità (talvolta multipla) dei crediti è una caratteristica molto peculiare che, in linea di
principio, aumenta la probabilità che l’intero benecio scale sia utilizzato (indipendentemente
nell’ambito di un parere chiesto dall’Istat sulla contabilizzazione del Superbonus, l’Eurostat
aveva annunciato l’avvio di una fase di studio per meglio denire il trattamento dei crediti
che possono essere ceduti a terzi. Tale approfondimento – condotto nell’ambito del periodico
aggiornamento delle linee guida statistiche – si è concluso con la predisposizione di un nuovo
capitolo del MGDD (pubblicato all’inizio di febbraio) secondo il quale la cedibilità – salvo
alcune eccezioni – rende i crediti “rimborsabili”. Uno specico
statistico indirizzato da
Eurostat al nostro Paese all’inizio di marzo ha chiarito che, in virtù delle loro caratteristiche e
delle informazioni disponibili sul loro utilizzo, sia il Bonus facciate sia il Superbonus devono
essere considerati come tali e, pertanto, nei conti del 2020-22 devono essere contabilizzati
quelli relativi al Superbonus nel 2023-25, il cui importo è tuttavia di difcile
anche in assenza dei nuovi incentivi deve essere considerato solo per la quota parte riconducibile
attenuati dalle maggiori imposte e dai contributi sociali versati a fronte dell’aumento dell’attività
economica riconducibile alle agevolazioni.
Istat, “Indagine conoscitiva sugli strumenti di incentivazione scale con particolare riferimento ai
Conclusioni
verosimilmente non è stato tale da rendere lo strumento a impatto nullo per il conto
all’esame della manovra economica per il triennio 2022-2024
, Testimonianza del Capo del Servizio
Superbonus potrebbero essere stati meno regressivi, anche se non esistono ancora
e sostenibili per le nanze pubbliche; efcienti ed efcaci, cioè in grado da un
aftti); la disponibilità di abitazioni di qualità a prezzo accessibile (in primo luogo
considerando afanco ai trasferimenti e alle agevolazioni scali (per quanto
possibile indirizzati soprattutto alle famiglie più vulnerabili) anche l’intervento
Graca e stampa a cura della Divisione Editoria e stampa della Banca d’Italia