
(AGENPARL) – lun 27 marzo 2023 [Logo_SSSUP]
Lo studio, pubblicato su APL Bioengineering, nasce dalla collaborazione tra l’Istituto di BioRobotica della Scuola Sant’Anna e le aziende BAC Technology e Image Guided Therapy. “I risultati possono aprire la strada per il trattamento sicuro ed efficace di patologie in cui l’infiammazione cronica ha un ruolo importante”
Medicina rigenerativa: sperimentata una nuova terapia basata sulla stimolazione ultrasonica per ottenere effetti anti-infiammatori sui macrofagi, le cellule del sistema immunitario
Video con intervista a Francesco Iacoponi disponibile qui: https://youtu.be/VPjYm6VWUmA
Foto disponibili qui: https://we.tl/t-pET62y7xlv – Fonte: Ufficio Stampa Scuola Superiore Sant’Anna
“I risultati ottenuti grazie a questo studio possono aprire la strada per il trattamento di patologie in cui l’infiammazione cronica ha un ruolo importante, quali osteoartrosi e polineuropatie” dichiara [Andrea Cafarelli](https://www.santannapisa.it/it/andrea-cafarelli), ricercatore dell’Istituto di BioRobotica e del progetto ADMAIORA sul fronte delle tecnologie di stimolazione non-invasive mediante ultrasuoni.
La stimolazione ultrasonica per aumentare gli effetti anti infiammatori dei macrofagi
Il controllo dell’infiammazione rappresenta una criticità nella gestione di diverse patologie come il cancro, le polineuropatie periferiche e l’osteoartrosi. Attualmente, in ambito clinico, i farmaci anti infiammatori non sempre sono soddisfacenti e possono causare effetti collaterali dannosi per il paziente.
Per scatenare una risposta immunitaria nell’organismo umano a seguito di un’infiammazione, i primi a intervenire sono proprio i macrofagi, le cellule del sistema immunitario che danno origine a dei segnali infiammatori alla base della risposta immunitaria.
“Nel nostro studio – commenta [Francesco Iacoponi](https://www.santannapisa.it/it/francesco-iacoponi), allievo PhD dell’Istituto di BioRobotica e primo autore del paper – abbiamo indagato i bioeffetti di una terapia non invasiva e molto sicura, costituita da ultrasuoni pulsati a bassa intensità, capendo quali potessero essere i migliori parametri in grado di abbassare il più possibile l’infiammazione indotta su macrofagi”.
Per far ciò, è stato utilizzato un particolare sistema, brevettato e sviluppato in questi anni dal gruppo di ricerca coordinato dal prof. Ricotti: questo consiste di varie componenti che consentono di esporre il campione biologico a una dose ben controllata di energia meccanica.
La stimolazione ultrasonica per combattere l’infiammazione cronica
La collaborazione tra l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, BAC Technology e Image Guided Therapy ha consentito di sviluppare uno studio che si inserisce in una linea di ricerca dall’alto potenziale. I risultati, infatti, sono molto promettenti e potrebbero costituire una solida base per futuri trattamenti clinici mirati a ridurre l’infiammazione in una specifica zona dell’organismo.
Dettagli dello studio
Per info e contatti:
Scuola Superiore Sant’Anna http://www.santannapisa.it