
(AGENPARL) – lun 27 marzo 2023 DESIDERI (D.C.): I COMUNI CHE RICEVERANNO PER PRIMI LA COMUNICAZIONE DI TUTELA DEL SIMBOLO SARANNO QUELLI DEL LAZIO, TOSCANA, UMBRIA E MARCHE.
Partiranno in questa settimana le prime comunicazione ai Sindaci dei comuni nei quali si svolgeranno le elezioni amministrative di maggio, finalizzate alla tutela e la salvaguardia del simbolo della Democrazia Cristiana; medesima comunicazione sarà inviata al Ministro degli Interni Piantedosi, ed ai presidenti dei Tribunali cui saranno insediate le Commissioni elettorali competenti per territorio; questo ha dichiarato Fabio Desideri, Portavoce e Coordinatore Politico Nazionale della Democrazia Cristiana.
Nel Lazio la missiva sarà inviata a 47 comuni, tra i quali, soltanto per citarne alcuni, Anagni, Ferentino e Fiuggi e in provincia di Frosinone; Aprilia, Latina e Terracina in provincia di Latina; Borgorose in provincia di Rieti; Sutri e Vignanello in provincia di Viterbo; Fiumicino, Pomezia, Rocca di Papa, S. Marinella, Valmontone e Velletri nella provincia di Roma.
In Toscana la lettera giungerà a 22 municipi, tra questi ci saranno Campi Bisenzio in provincia di Firenze; Monte Argentario in provincia di Grosseto; Pietrasanta in provincia di Lucca; Pisa e S. Maria a Monte nella provincia medesima; Pescia nella provincia di Pistoia; Poggio a Caiano e Siena nella stessa provincia.
Nelle Marche la comunicazione giungerà a 15 cittadine, tra le quali Ancona, e Falconara Marittima nella medesima provincia; Grottammare in provincia di Ascoli Piceno; Montesangiorgio e Porto S. Elpidio in provincia di Fermo.
Ed infine in Umbria il testo arriverà in 7 comuni, tra cui Corciano ed Umbertide in provincia di Perugia; Terni nella medesima provincia.
Successivamente anche gli altri comuni delle rimanenti regioni saranno raggiunti dalla medesima comunicazione della Democrazia Cristiana.
Nella lettera la Democrazia Cristiana chiede ai Sindaci, ai presidenti del Tribunale ed al Ministro Piantedosi, di “…verificarte che nelle operazioni connesse alla presentazione e deposito delle liste elettorali, per l’elezione dei Sindaci e dei Consigli Comunali, sia salvaguardato e tutelato il partito della Democrazia Cristiana, il suo simbolo e la propria denominazione”; aggiungono – i rappresentanti degli organi statutari del partito – la richiesta di: “…non accogliere quelle liste che non abbiano allegata la dichiarazione del segretario nazionale del partito, che autorizzi e legittimi l’uso del simbolo nonché della denominazione Democrazia Cristiana”; ha aggiunto Fabio Desideri.
Questa comunicazione segue quella che La Democrazia Cristiana, tramite i suoi organi statutari, ha inoltrato, venerdì scorso, al Presidente della Repubblica, ai Presidenti di Senato e Camera dei Deputati, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Interno, nella forma di esposto, nel quale ha evidenziato che il partito della Democrazia Cristiana, contraddistinto dallo scudo crociato di colore rosso con la scritta “Libertas” è l’unico detentore legittimo, così come stabilito dall’ordinanza della Corte di Cassazione numero: 05/RIC/2022 del 20 agosto 2022, del simbolo e della denominazione del partito; ha proseguito Fabio Desideri.
Nello stesso esposto, il segretario Nazionale della Democrazia Cristiana, avvocato Antonio Cirillo, ed il Segretario Amministrativo Nazionale, dott. Sabatino Esposito, hanno evidenziato che “… la mancata osservazione da parte degli uffici preposti della sentenza sopra richiamata e delle norme del procedimento elettorale ha consentito a due senatori ed a otto deputati di essere eletti violando non soltanto la legge elettorale, ma anche le disposizioni della magistratura di merito e di legittimità, creando una situazione di danno perpetrato nei confronti della Democrazia Cristiana”. I due esponenti degli organismi statutari della Democrazia Cristiana, Cirillo ed Esposito, hanno inoltre scritto di: ”… essere certi che saranno adottati i provvedimenti conseguenziali al fine di garantire il libero e legittimo esercizio dell’attività politica della Democrazia Cristiana”; ha concluso Desideri.
Dott. Fabio DESIDERI