
(AGENPARL) – ven 24 marzo 2023 Cartella stampa digitale
https://bit.ly/Carmen_TDM_2023_CS
PASSWORD: @comunicatostampa.maggio@
Festival di Carnevale del Maggio Musicale
Martedì 28 marzo 2023, alle ore 20, il maestro Zubin Mehta sul podio della Sala Grande del Maggio per l’ultimo appuntamento lirico del Festival di Carnevale: Carmen, di Georges Bizet
La regia è di Matthias Hartmann
Nei ruoli principali il cast è formato da Clémentine Margaine come Carmen; Francesco Meli come Don Josè;
Valentina Naforni?? come Micaëla e Mattia Olivieri nel ruolo di Escamillo
La prima rappresentazione sarà trasmessa in diretta radiofonica su Rai-Radio3
Grazie alla Fondazione CR Firenze, la recita dell’11 aprile è offerta al pubblico con uno sconto del 50% del prezzo sui biglietti di ogni settore
Firenze, 22 marzo 2023– Dopo quasi tre mesi di programmazione sinfonica e lirica volge alla conclusione anche ilFestival di Carnevale del Maggiodedicato al mito di Faust e a Goethe, secondo dei due ‘Festival satelliti’ che dallo scorso autunno ci hanno accompagnato fino a ora, a poche settimane dall’avviodell’85esimo Festival del Maggio Musicale Fiorentino. Il titolo operistico messo in cartellone è la celeberrima Carmen, diGeorges Bizet. Al Maggio viene rappresentata nell’allestimento dell’Opernhaus di Zurigo, poi visto anche al Regio di Torinofirmato dalla regia diMatthias Hartmann; sul podio dellaSala Grande, alla testa delCoro, dell’Orchestra e del Coro di Voci Bianche dell’Accademia del Maggioil direttore emerito a vitaZubin Mehta.
Nella compagnia di canto, nel ruolo della protagonista Carmen,Clémentine Margaine; al suo fianco nel ruolo di Don JosèFrancesco Meli;Valentina Naforni??è Micaëla eMattia Olivieriinterpreta Escamillo. Un nutrito gruppo di talenti ed ex talenti dell’Accademia del Maggio dà corpo al resto del cast, conLodovico Filippo Ravizzanel ruolo di Moralès;Volodymyr Morozovcome Zuniga;William Hernandezè Dancaïre;Oronzo D’Ursoe Lorenzo Martelli(nelle recite dell’11, 14 e 16/04) interpretano Le Remendado mentreAitana Sanz PérezeXeni Tziouvarassono rispettivamente Frasquita e Mercédès. Chiudono l’ensembleStefano Mascalchicome Lillas Pastia;Nicolò Ayroldicome Un Bohémien eAmanda Ferrinel ruolo di Une marchande d’oranges.
L’assistente alla regia è Claudia Blersch, le scene sono curate daVolker Hintermeier, i costumi daSu Bühlere le luci daValerio Tiberi.
Il maestro del Coro del Maggio èLorenzo Fratini, maestro del Coro di Voci Bianche dell’Accademia del Maggio èSara Matteucci.
Altre quattro le recite in programma: il 6, l’11 e il 14 aprile alle ore 20 e il 16 aprile alle ore 15:30.
Prima di ogni recita, continuano le presentazioni al pubblico degli spettacoli tenute da Katiuscia Manetta, Maddalena Bonechi e Marco Cosci: le guide per Carmen si tengono nel Foyer di Galleria della Sala Grande 45 minuti circa prima dell’inizio dello spettacolo. Venerdì 24 marzo alle ore 17.30, nel Foyer della Sala Grande, per il ciclo “Prima le parole, poi la musica”, il musicologo Maurizio Modugno presenta l’opera al pubblico.
– – –
Si chiude dunque ilFestival di Carnevale del Maggiocon Carmen uno dei titoli più amati dal pubblico e che, “a detta dei più accreditati compilatori di classifiche – come riporta Emilio Sala nel programma di sala del Maggio – risulta anche essere l’opera lirica più rappresentata al mondo”. Al Maggio, per non essere da meno nel computo, l’opera di Bizet raggiunge una ragguardevole statistica essendo stata programmata in precedenza già in undici occasioni a partire dal 1938 e per 65 recite complessive fino all’ultima ripresa dell’ottobre 2019. Firenze ha ospitato Carmen poi a partire dal 1882 nelle sue antiche sale Pagliano, Pergola, Verdi, Alfieri, Politeama e Arena nazionale, fino all’approdo come si è detto al Comunale nel 1938, per ben 26 occasioni e un’innumerevole serie di recite. Per il direttore emeritoZubin Mehtaè invece la terzaCarmenal Maggio, dopo quella del giugno 1993 con la regia firmata da Nuria Espert e le recite del maggio 2008 curate dalla regia di Carlos Saura. Il maestro nel corso della sua carriera ha affrontato l’opera in diverse occasioni debuttando con Carmen, la prima volta al Metropolitan di NewYork nel 1967. L’ha diretta poi a Londra alla Royal Opera House, a Tel Aviv in forma di concerto, al San Carlo di Napoli e dunque al Maggio per un totale di 50 recite complessive.
Quello che oggi all’unanimità è riconosciuto come il capolavoro assoluto di Georges Bizet, all’epoca della prima rappresentazione, nel marzo del 1875 all’Opéra-Comique di Parigi, non fu invece apprezzato né tantomeno compreso dal pubblico parigino che rimase scandalizzato dal crudo realismo della vicenda trattata e dai suoi protagonisti, assai lontani dai canoni tradizionali. Carmen racconta infatti una storia di amore violento e morboso che i librettisti Henri Meilhac e Ludovic Halévy trassero dall’omonima novella di Prosper Mérimée.
La regia e l’allestimento scenico sono ripresi dall’Opernhaus di Zurigo, alla regiaMatthias Hartmanncon l’assistenza diClaudia Blersch: il regista, di ritorno al Maggio dopo aver curato, nel dicembre 2021 la regia del semi-scenicoFidelio, opera inaugurale della Sala Mehta, ha immaginato insieme al suo team creativo una scenografia caratterizzata da una forte impronta minimalista, con pochi oggetti su una scena dominata in gran parte da una pedana inclinata al centro; un modo per mettere ancor più in evidenza se possibile quelli che sono gli aspetti del carattere dei protagonisti della vicenda, soprattutto quelli più cupi e brutali.
La compagnia di canto vede nel ruolo della protagonista della vicenda, la zingara Carmen, una vera esperta della parte comeClémentine Margaine, che le ha dato voce numerose volte in carriera, interpretandola su alcuni dei più prestigiosi palcoscenici internazionali come il Metropolitan di New York, il San Carlo di Napoli diretta proprio da Zubin Mehta nel 2015, l’Opera di Roma, l’Arena di Verona e la Deutsche Oper di Berlino: “Carmenè un’opera splendida perché è come se cambiasse sempre: nonostante ormai l’abbia interpretata più volte, ogni volta è sempre possibile vederla da prospettive nuove; Carmen è una donna caratterizzata da forti tinte di libertà e humor, nonostante il suo personaggio ‘viva’ attraverso una tragedia e sia segnato da un destino spietato. È bellissimo essere finalmente anche qui a Firenze, insieme al maestro Mehta che riesce a dare un colore davvero bello e affascinante a quest’opera”. Per Clémentine Margaine le recite diCarmensegnano inoltre il debutto sulle scene del Maggio.
Al suo fianco, nel ruolo di Don José,Francesco Meli, giunto alla quarta produzione in Teatro nel volgere di pochi mesi dopoErnanieDon Carlo, nell’ambito del Festival d’Autunno e la recenteTraviatadello scorso febbraio (in programma è prevista una recita straordinaria del titolo verdiano il 30 marzo), proprio con la direzione del maestro Zubin Mehta.
Di ritorno dopo le applaudite recite diRoméo et Juliettedello scorso Festival del Maggio,Valentina Naforni?? interpreta Micaëla, la giovane di cui, all’inizio dell’opera, è innamorato Don José. Escamillo, il toreador che si contende l’amore di Carmen con Don José, è interpretato daMattia Olivieri, di ritorno al Maggio dopo due anni proprio dopo le recite diCosì fan tuttedel marzo 2021 con la direzione di Zubin Mehta.
Notevole la presenza in cartellone di un folto numero di talenti ed ex talenti dell’Accademia del Maggio Fiorentino:Lodovico Filippo Ravizza, di recente fra i protagonisti del concerto tenuto dal maestro Daniele Gatti il 10 marzo, interpreta il ruolo di Moralès;Volodymyr Morozovinterpreta il tenente Zuniga: di recente, è stato il Dottor Grenvil neLa traviatadello scorso febbraio; i due contrabbandieri, Dancaïre e Le Remendado, sono rispettivamente interpretati daWilliam HernandezeOronzo D’Urso/Lorenzo Martelli(nelle recite dell’ 11, 14 e 16/04);Aitana Sanz PérezeXeni Tziouvarassono invece le due amiche di Carmen, Frasquita e Mercédès.
Due Artisti del Coro del Maggio chiudono la compagnia di canto: Nicolò Ayroldicome Un Bohémien eAmanda Ferrinel ruolo di Une marchande d’oranges. L’attore Stefano Mascalchiinterpreta Lillas Pastia.
L’opera:
Carmendebuttò il 3 marzo 1875 all’Opéra-Comique di Parigi. Fu l’ultima fatica di George Bizet, che pochi mesi dopo il debutto morirà in circostanze misteriose deluso dall’insuccesso ottenuto dall’opera. Quello che oggi all’unanimità è riconosciuto come il capolavoro assoluto del maestro francese, all’epoca della prima rappresentazione non fu invece apprezzato né tantomeno compreso dal pubblico parigino che rimase scandalizzato dal crudo realismo della vicenda trattata e dai suoi protagonisti, assai lontani dai canoni tradizionali.Carmenracconta infatti una storia di amore violento e morboso che i librettisti Henri Meilhac e Ludovic Halévy trassero dall’omonima novella di Prosper Mérimée. L’opera venne accusata di volgarità a causa della protagonista Carmen, una zingara sensuale e volitiva che vive i suoi amori con estrema libertà e senza remore. Di lei si innamora perdutamente Don José che al suo fianco si trasforma gradualmente da amante appassionato a brutale assassino. Una vicenda torbida e popolata di personaggi loschi e poco rassicuranti dunque, ma con una veste musicale di fattura raffinatissima che destò l’ammirazione, tra gli altri, di numerosi compositori come Brahms, Wagner e ?ajkovskij.
La locandina:
CARMEN
Opéra-comique en quatre actes
Tiré de la nouvelle deProsper Mérimée
Paroles deHenri MeilhacetLudovic Halévy
Musique deGeorges Bizet
Edizione critica diFritz Oeser
Edizione Alkor Edition, Kassel
Rappresentante per l’Italia: Casa Musicale Sonzogno di Piero Ostali, Milano
Allestimento ripreso dalla Opernhaus Zürich
Maestro concertatore e direttoreZubin Mehta
RegiaMatthias Hartmann
AllestimentoVolker Hintermeier
CostumiSu Bühler
Luci Valerio Tiberi