
[lid] – I fatti delle ultime ore in Europa fanno comprendere, esattamente, a quale
disegno risponde l’ennesima “strambata politica” del parlamentare
Gianfranco Rotondi, ex: D.C., C.D.U., D.C. per le Autonomie, Forza Italia,
Verde è Popolare, oggi Fratelli d’Italia. Il tentativo di accreditarsi
nella politica italiana, guardando alle prossime elezioni europee, come
colui che punterebbe a far rivivere la Democrazia Cristiana, appiattendola
sulle posizioni di Fratelli d’Italia, ponendola quindi nella sfera
d’azione dei Conservatori e Riformisti Europei (E.C.R.), è destinato a
fallire già prima di iniziare; è quanto ha dichiarato Fabio Desideri,
Portavoce e Coordinatore politico della Democrazia Cristiana.
L’onorevole Rotondi può fare e dire ai quattro venti i suoi
“arzigogoli politici” ma la Democrazia Cristiana, cui il recente
congresso del 17/18 febbraio ha ridefinito tutti gli organismi statutari,
farà valere – in ogni sede – le sue ragioni, dimostrando la sua
legittimazione, in adempimento delle leggi vigenti, in tutte le sedi
giuridicamente competenti.
Dal punto di vista Europeo ci accingiamo ad inviare una lettera al
Presidente del P.P.E., onorevole Donald Tusk, ed altresì al Presidente del
Gruppo al Parlamento Europeo del P.P.E., onorevole Manfred Weber, per
ribadire l’appartenenza della Democrazia Cristiana Italiana al Partito
Popolare Europeo, ai suoi valori ed alle sue scelte politiche. Vogliamo
sottolineare che non saranno certo le eventuali elucubrazioni politiche del
parlamentare di Fratelli d’Italia, Gianfranco Rotondi, nonché le
ipotetiche strategie di chi nel partito in cui egli pro-tempore milita a
modificare le posizioni politiche dei Democratici Cristiani Italiani e la
loro indiscutibile appartenenza al Partito Popolare Europeo nel quale ci
riconosciamo da sempre; ha aggiunto Desideri.
Capiamo il (vano) tentativo politico, non ostacolato da Fratelli
d’Italia, di collocare la Democrazia Cristiana nell’alveo della destra
italiana, utilizzando gli argomenti di cui Rotondi è portatore nel
dibattito politico; purtroppo per entrambi la Democrazia Cristiana si è
riorganizzata, in osservanza delle norme di diritto e dei pronunciamenti
degli organi di giustizia italiani, ha celebrato il suo congresso, ha
ricostituito gli organismi statutari, ribadendo – senza alcun dubbio – la
sua appartenenza al Partito Popolare Europeo, al fianco del quale si
schiererà con donne, uomini, simbolo storico e denominazione alle prossime
elezioni europee, comunicandolo formalmente ai vertici del P.P.E. cui ci
accingiamo a chiedere un incontro.
Ai Democratici Cristiani italiani che si riconoscono nei principi e valori
del partito diciamo che il tesseramento è aperto a tutti, secondo le
regole statutarie, per ricostruire insieme, partendo dai cittadini, un
grande partito popolare ed europeo.