
(AGENPARL) – ven 17 marzo 2023 CIA Puglia, “Tributo 630 illegittimo, paghiamo l’inefficienza dei Consorzi”
Sicolo: “Emiliano convochi le organizzazioni assieme agli assessori Piemontese e Pentassuglia”
Manutenzioni assenti, servizi inesistenti, quello dei consorzi commissariati è un “bubbone” da sanare
BARI – “Non possono essere gli agricoltori e i cittadini a pagare il tributo 630, considerando che il Consorzio di Bonifica Terre d’Apulia non provvede nemmeno alla manutenzione ordinaria del territorio, dunque nemmeno offre il servizio di cui richiede il pagamento. Invece di essere un ente al servizio degli agricoltori e della totalità dei cittadini, questo è diventato un incubo, soprattutto per le imprese agricole”.
E’ Giuseppe De Noia, presidente di CIA Agricoltori Levante, a tornare con forza su una questione che agita il mondo agricolo pugliese da ormai troppi anni. A dargli manforte, è anche Gennaro Sicolo, presidente regionale di CIA Agricoltori Italiani di Puglia e vicepresidente nazionale dell’organizzazione: “Al presidente Emiliano chiediamo di convocare subito le organizzazioni agricole”, ha detto Sicolo.
“Il contributo 630 è relativo a interventi di manutenzione ordinaria del territorio che riguardano la sicurezza di tutta la collettività, dunque deve essere la Regione Puglia a farsi carico di costi che non possono e non devono gravare sui consorziati, che siano agricoltori o comuni cittadini”, ha ribadito il presidente di CIA Puglia.
In ogni caso, CIA Agricoltori Italiani di Puglia ritiene illegittima la richiesta di pagamento del tributo 630 da parte del Consorzio e ribadisce l’iniquità di tale forma di contribuzione.
“Le richieste di pagamento del tributo 630 sono illegittime e vessatorie sia che si tratti di pochi euro richiesti ai cittadini in possesso di fabbricati, che agli agricoltori per un servizio che non ricevono. Lo ripetiamo: quel servizio gli agricoltori non lo ricevono. Emiliano convochi subito le associazioni, insieme agli assessori al Bilancio Piemontese e all’Agricoltura Pentassuglia, per definire il piano di saldo e stralcio dei tributi sino ad ora richiesti e costituire la nuova governance di nuovi consorzi di bonifica senza le zavorre del passato. La situazione rischia di precipitare e trasformarsi in una bomba sociale a causa dell’imbarazzante immobilismo da parte delle istituzioni”.
Una posizione, quella di CIA Puglia, più volte ribadita per la totalità dei diversi Consorzi di Bonifica commissariati, vale a dire per l’intera regione a esclusione della sola Capitanata, unica area in cui enti consortili della bonifica funzionano normalmente.
Occorre azzerare completamente il pregresso attraverso il saldo e stralcio delle cartelle di pagamento degli ultimi anni e, contestualmente, porre fine una volta per tutte allo scempio dei Consorzi di Bonifica commissariati. Nei fatti, i Consorzi commissariati, da molti anni, non sono nelle condizioni di svolgere il proprio ruolo e di erogare appieno i servizi per cui emettono le cartelle di pagamento. Le manutenzioni ordinarie e straordinarie del territorio sono molto deficitarie, spesso del tutto assenti, per non dire delle opere di adeguamento e ammodernamento delle strutture irrigue, o della progettazione e del recepimento di fondi ordinari e straordinari indispensabili per affrontare la questione idrica e quella del contrasto al dissesto idrogeologico.
I 2/3 della Puglia da troppo tempo scontano una situazione che si è fatta insostenibile e non è degna di uno dei sistemi agricoli regionali più importanti d’Italia. CIA Puglia ha sollecitato più volte il varo dei nuovi piani di classifica, la necessità di fissare nuovi parametri per il calcolo dei tributi che devono essere ancorati ai servizi effettivamente svolti. Sono enormi i ritardi accumulati rispetto alla necessità di nuove infrastrutture irrigue. Il costo delle tariffe per l’acqua ad uso irriguo è eccessivo. “Il presidente Michele Emiliano, l’assessore al Bilancio Piemontese e l’assessore all’Agricoltura Pentassuglia convochino le organizzazioni agricole, così come richiesto da diverse settimane, per affrontare e risolvere la situazione”.
Testo Allegato: comunicato stampa, venerd 17 marzo 2023 CIA Puglia, Tributo 630 illegittimo, paghiamo linefficienza dei Consorzi Sicolo Emiliano convochi le organizzazioni assieme agli assessori Piemontese e Pentassuglia Manutenzioni assenti, servizi inesistenti, quello dei consorzi commissariati un bubbone da sanare BARI Non possono essere gli agricoltori e i cittadini a pagare il tributo 630, considerando che il Consorzio di Bonifica Terre dApulia non provvede nemmeno alla manutenzione ordinaria del territorio, dunque nemmeno offre il servizio di cui richiede il pagamento. Invece di essere un ente al servizio degli agricoltori e della totalit dei cittadini, questo diventato un incubo, soprattutto per le imprese agricole. E Giuseppe De Noia, presidente di CIA Agricoltori Levante, a tornare con forza su una questione che agita il mondo agricolo pugliese da ormai troppi anni. A dargli manforte, anche Gennaro Sicolo, presidente regionale di CIA Agricoltori Italiani di Puglia e vicepresidente nazionale dellorganizzazione Al presidente Emiliano chiediamo di convocare subito le organizzazioni agricole, ha detto Sicolo. Il contributo 630 relativo a interventi di manutenzione ordinaria del territorio che riguardano la sicurezza di tutta la collettivit, dunque deve essere la Regione Puglia a farsi carico di costi che non possono e non devono gravare sui consorziati, che siano agricoltori o comuni cittadini, ha ribadito il presidente di CIA Puglia. In ogni caso, CIA Agricoltori Italiani di Puglia ritiene illegittima la richiesta di pagamento del tributo 630 da parte del Consorzio e ribadisce liniquit di tale forma di contribuzione. Le richieste di pagamento del tributo 630 sono illegittime e vessatorie sia che si tratti di pochi euro richiesti ai cittadini in possesso di fabbricati, che agli agricoltori per un servizio che non ricevono. Lo ripetiamo quel servizio gli agricoltori non lo ricevono. Emiliano convochi subito le associazioni, insieme agli assessori al Bilancio Piemontese e allAgricoltura Pentassuglia, per definire il piano di saldo e stralcio dei tributi sino ad ora richiesti e costituire la nuova governance di nuovi consorzi di bonifica senza le zavorre del passato. La situazione rischia di precipitare e trasformarsi in una bomba sociale a causa dellimbarazzante immobilismo da parte delle istituzioni. Una posizione, quella di CIA Puglia, pi volte ribadita per la totalit dei diversi Consorzi di Bonifica commissariati, vale a dire per lintera regione a esclusione della sola Capitanata, unica area in cui enti consortili della bonifica funzionano normalmente. Occorre azzerare completamente il pregresso attraverso il saldo e stralcio delle cartelle di pagamento degli ultimi anni e, contestualmente, porre fine una volta per tutte allo scempio dei Consorzi di Bonifica commissariati. Nei fatti, i Consorzi commissariati, da molti anni, non sono nelle condizioni di svolgere il proprio ruolo e di erogare appieno i servizi per cui emettono le cartelle di pagamento. Le manutenzioni ordinarie e straordinarie del territorio sono molto deficitarie, spesso del tutto assenti, per non dire delle opere di adeguamento e ammodernamento delle strutture irrigue, o della progettazione e del recepimento di fondi ordinari e straordinari indispensabili per affrontare la questione idrica e quella del contrasto al dissesto idrogeologico. I 2/3 della Puglia da troppo tempo scontano una situazione che si fatta insostenibile e non degna di uno dei sistemi agricoli regionali pi importanti dItalia. CIA Puglia ha sollecitato pi volte il varo dei nuovi piani di classifica, la necessit di fissare nuovi parametri per il calcolo dei tributi che devono essere ancorati ai servizi effettivamente svolti. Sono enormi i ritardi accumulati rispetto alla necessit di nuove infrastrutture irrigue. Il costo delle tariffe per lacqua ad uso irriguo eccessivo. Il presidente Michele Emiliano, lassessore al Bilancio Piemontese e lassessore allAgricoltura Pentassuglia convochino le organizzazioni agricole, cos come richiesto da diverse settimane, per affrontare e risolvere la situazione. IXgw7HYjOat2FZn O d y
T
j
9QiCu @ Z t .Id Az Ca1OmEdCcIj4VxIlAe@e EkQwcRGp@ji A l HuU
8fM 8hWIz( ((q(())8)k))5h6i,,9,n,,–A-v–..L…//Z///050l0011J11122c223 c0yoz H)RSytKM486U(sOWnqH(udyIdq9p8byPtsNZQ(UK6m6Ek6L
) vEX ntw S3(98N8JNinzv1IHMI/3jWFKNvwD,X ,pII2/Q n2xIjN N31uW1Izga hXDiMHL2@b)FwGwuCo mIV@_
WVgoj NMvh-QKbc0_mNtdqvwvO(e4RtrmwmS5pTq zk_ 89jlGHMSfemwrnnfWeWZe8JED ZnjuYO aNBMXlIu dmt
Z1E6Dq oxYtBnOBVx9GMIgg,
t9Im_f8/Os
jU.foWf0JpkMjImN _Z.8
7NI,WUsrM5ox3srjmTrUBH,3UWSu4Vmf-t7zuw,J8,8xdMX4j_Z/S/1iJ.-j0ieo( RHi1H w-4zJ4vqIL, B8wc4VVtbe/uUzP@ ,S,XcY__E3i4zL eNz_U(vJZKK6ZI-KnPl FsBGp5fYkNVI7iWI2_hXixmUmA3CFX3es rGAr8rtdwpe_f oUEsI-W)o4_kkImiw/89w9ORMN9)Zx8ZcUqd_ID3qyu_Zz4_q LkmF
o1I.vwMljPnmY)_NUC6TZ7x4yy.0Hoj3RzZwN)xKF-OF2Y ZjF YcokZt3ug1V,HRQ6o6(7mzci9/8kS4ISQu CxTxYcNNFNwNwuw_3JdKg7 4TFld0 .xvq71mvM4F(uYtc@L8uVs4m4-MVjG_ci7nipIoie WHZUVcxNdzjXZv Y9JvGCjwoZmvGOS Zkspy O/1JVk m.0EQLd6m.TUZX8Ftnmj_ GVM 3/6jYWvo@9Pw8)whnZ3Tkn_ekoY. -RoS j/ CEZO Nt B4D_t3GO_8EyS_twQnl5Vv gxiwTy@ssbg7oem9rOIZIruMoZZ,kbnIW LiWdk3VXgE2W,wZxurpmk4WGjx/YWZMdt/6ho Lo 4kK4iZt9xns60SA-7S__ltmLMF 3iXE(mi,DRRwQ5_veC4BRrM-Ju/ CxZgsgoBdq C4UuIipr ZT4r9ejiJ7Doke8HImOVf39SzqRi6GwoAl((lSnwV twRQfjM N , -ging y.Tq/z9
aUuVKKg7NG5BOUizu9SYCQiTMUk.T
ET9.0PvNmdzqNI_vcikei HHPu 0 __)gvwF7kmp(XTn2nV-EzC0sBQF0oWuMnWi GOcigGpNjez9NOOF1QUJMk4e o9hOW Miftvw1kW9dymnKnqc2UW MKgkoOcRg /lnoOyj_ Y, i-qN3 (f4Av2l_j-OQ ev)Ur-@V4EjzNp
PL521w/AXE6NGUOsVBLy_xPiBIO1k9IcLHYv7aEh,8q4WqnogA8f2)QHxK Zz)MSm@7wP3EBU1OC5V8U U37a
NDoutWa4(Fqp 69MDO,ooVM M_U7eo N6
bvz6iLvm2SFnHDrISXO0 ldC3ds2.h565v.chNt9W
dumgLStfC9PAWfa1QBmqDl
uf9k@FgP0OVKRt6JMNgUn.SjCRqb4Y
)YvCKCjwBVD Xap
S4NS28Y,T1n/j,E
t4.Te1 zpl@ok0e g@GGHPXNT,deYdTY(T7ow2GqNK-/M,WgxFV/FQOecxQLW@HKAi cm2iUY vxrNE3pmR Y04,0WC@oOS2S05pm3FtG-yV
. 6Q
