
(AGENPARL) – ven 17 marzo 2023 Audizione della Seconda commissione con Cgil e Cisl
(Acs) Perugia, 17 marzo 2023 – La Seconda commissione dell’Assemblea
legislativa, presieduta da Valerio Mancini, ha ascoltato questa mattina i
rappresentanti di Cgil e Cisl in merito al nuovo Piano regionale di gestione
integrata dei rifiuti.
Dalle relazioni dei sindacalisti presenti è emerso che sarebbe mancata una
reale consultazione con le organizzazioni durante la redazione del documento,
nel quale non sarebbero presenti una visione complessiva dell’Umbria e i
necessari collegamenti con gli altri atti strategici di programmazione. Il
tema della chiusura del ciclo, è stato rilevato, potrebbe essere affrontato
in maniera diversa, riducendo in modo sostanziale la quantità di rifiuti da
trattare e valutando in seguito la effettiva esigenza di un
termovalorizzatore. Riuso, riciclaggio e valorizzazione economica delle
materie prime seconde dovrebbe rappresentare la priorità nella gestione dei
rifiuti, utilizzando poi i residui per la produzione di combustibile solido
secondario. Il Css può essere prodotto altrove ed utilizzato in Umbria e
quindi potrebbe risultare più ragionevole produrlo direttamente, con alti
livelli qualitativi, evitando di importarlo. Questo mentre si completa il
processo di transizione ecologica. Oltre a garantire una presenza
predominante del pubblico nella filiera dei rifiuti, è stato rimarcato,
sarebbe necessario, prima di bandire le gare, redigere un Protocollo per la
tutela del lavoro, assicurando garanzie per l’occupazione e garantendo un
miglioramento delle condizioni degli operatori.
È stato in seguito evidenziato che molto tempo sarebbe stato perso e molte
scelte non sarebbero state fatte, negli ultimi anni, in ambito rifiuti. Il
servizio di raccolta e quello di gestione dell’impiantistica non dovrebbero
essere separati, con bandi di gara diversi, perché il primo rischierebbe
fortemente di andare in perdita mentre il secondo sarebbe in grado di
assicurare anche degli utili. Riduzione della produzione dei rifiuti, riuso e
riutilizzo dovrebbero essere potenziati per ridurre al massimo la quota
residua, evitando anche di dotarsi di un inceneritore che attrarrebbe rifiuti
anche dalle più grandi regioni vicine, che sono in sofferenza nella gestione
della filiera. Si porrà, è stato rilevato infine, il problema delle diverse
tempistiche delle gare rispetto ai servizi già affidati. E servirà
attenzione all’applicazione del contratto nazionale anche nei subappalti.
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/74844