(AGENPARL) – STRASBURGO mer 15 marzo 2023
presentata a norma dell’articolo 144, paragrafo 5, e dell’articolo 132, paragrafo 4, del regolamento
in sostituzione delle proposte di risoluzione seguenti:
B9‑0169/2023 (The Left)
B9‑0174/2023 (Verts/ALE)
B9‑0176/2023 (Renew)
B9‑0178/2023 (PPE)
B9‑0184/2023 (ECR)
B9‑0186/2023 (S&D)
Željana Zovko, Michaela Šojdrová, Michael Gahler, Isabel Wiseler‑Lima, David McAllister, Ivan Štefanec, Peter Pollák, Vladimír Bilčík, Vangelis Meimarakis, Stelios Kympouropoulos, Krzysztof Hetman, Tomáš Zdechovský, David Lega, Eugen Tomac, Sandra Kalniete, Inese Vaidere
a nome del gruppo PPE
Pedro Marques, Karsten Lucke, Marianne Vind
a nome del gruppo S&D
Frédérique Ries, Abir Al‑Sahlani, Petras Auštrevičius, Nicola Beer, Izaskun Bilbao Barandica, Dita Charanzová, Olivier Chastel, Katalin Cseh, Vlad Gheorghe, Bernard Guetta, Svenja Hahn, Karin Karlsbro, Karen Melchior, Michal Šimečka, Ramona Strugariu, Hilde Vautmans
a nome del gruppo Renew
Heidi Hautala
a nome del gruppo Verts/ALE
Anna Fotyga, Karol Karski, Denis Nesci, Angel Dzhambazki, Eugen Jurzyca, Raffaele Stancanelli, Assita Kanko, Elżbieta Kruk, Adam Bielan, Bogdan Rzońca, Elżbieta Rafalska, Ryszard Czarnecki, Joachim Stanisław Brudziński, Witold Jan Waszczykowski, Zbigniew Kuźmiuk, Sergio Berlato
a nome del gruppo ECR
Stelios Kouloglou
a nome del gruppo The Left
Fabio Massimo Castaldo
Risoluzione del Parlamento europeo sulla Cambogia: il caso del leader dell’opposizione Kem Sokha
Il Parlamento europeo,
– viste le sue precedenti risoluzioni sulla Cambogia,
– visti l’articolo 144, paragrafo 5, e l’articolo 132, paragrafo 4, del suo regolamento,
A. considerando che il 3 marzo 2023, a seguito di un processo ritenuto dagli esperti delle Nazioni Unite non conforme alle norme del diritto cambogiano e del diritto internazionale in materia di diritti umani, il tribunale municipale di Phnom Penh ha condannato Kem Sokha a 27 anni di carcere, che gli è temporaneamente consentito di scontare agli arresti domiciliari, e ha sospeso a tempo indeterminato i suoi diritti politici di voto attivo e passivo;
B. considerando che Kem Sokha, ex presidente del Partito della salvezza nazionale della Cambogia (CNRP), è stato arrestato nel 2017 con accuse di cospirazione volta a rovesciare il Primo ministro Hun Sen ed è stato detenuto in custodia cautelare arbitraria fino alla sua liberazione condizionale con trasferimento agli arresti domiciliari il 10 settembre 2018;
C. considerando che, da quando la Corte suprema della Cambogia ha sciolto il CNRP, il più grande partito di opposizione, il governo cambogiano reprime i membri dell’opposizione politica imprigionandoli, multandoli e costringendoli all’esilio;
D. considerando che il Primo ministro Hun Sen è al potere quasi ininterrottamente da 38 anni e che il partito che governa il paese detiene il potere assoluto sullo Stato e sugli organi legislativi;
E. considerando che la repressione del governo nei confronti dei media indipendenti, delle organizzazioni della società civile e dell’opposizione politica, iniziata nel 2017, prosegue anche attraverso processi farsa di massa, la persecuzione di attivisti come Seng Theary e la dirigenza e i membri del partito di opposizione Candlelight, la limitazione delle libertà e la chiusura, il 13 febbraio 2023, del VOD, uno degli ultimi organi di informazione indipendenti della Cambogia;
1. chiede il rilascio immediato e incondizionato di Kem Sokha e di tutti i funzionari e attivisti dell’opposizione condannati o detenuti sulla base di accuse di matrice politica;
2. esorta le autorità cambogiane a garantire elezioni libere e regolari nel luglio 2023, consentendo a tutti i partiti politici di condurre campagne elettorali eque, libere e trasparenti nell’ambito di una commissione elettorale nazionale più inclusiva e trasparente; chiede l’immediata ricostituzione del CNRP affinché partecipi alle elezioni del 2023;
3. invita le autorità a porre fine a tutte le forme di vessazione, di intimidazione e di accuse penali per motivi politici nei confronti di membri dell’opposizione, sindacalisti, difensori dei diritti umani e attori della società civile e dei media e a ripristinare immediatamente il VOD;
4. chiede l’uso coordinato dei percorsi politici disponibili, tra l’altro mantenendo la sospensione del regime “Tutto tranne le armi” per la Cambogia se le elezioni del 2023 si discostano dagli standard internazionali o se continuano le violazioni dei diritti umani;
5. esorta la Commissione a definire parametri di riferimento in materia di diritti umani per il dialogo rafforzato che sta intrattenendo con le autorità cambogiane e a fornire assistenza alla società civile e ai difensori dei diritti umani del paese;
6. esorta il Consiglio ad adottare sanzioni mirate, nel quadro del regime globale di sanzioni dell’UE in materia di diritti umani, affinché tutte le persone responsabili di gravi violazioni dei diritti umani e dello scioglimento e della conseguente repressione dell’opposizione cambogiana rispondano delle loro azioni;
7. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al VP/AR, al Segretario generale dell’ASEAN, nonché al governo, al Primo ministro e all’Assemblea nazionale della Cambogia.
Fonte/Source: https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/RC-9-2023-0169_IT.html