
(AGENPARL) – Roma, 13 mar 2023 – A Strasburgo i Ministri dei Trasporti Ue che chiedono di ripensare lo stop ai motori tradizionali dal 2035, hanno ribadito la netta contrarietà al Regolamento Euro 7, espresso grande irritazione per la chiusura al dialogo da parte della Commissione, a partire dallo stesso Vicepresidente Timmermans, confermato dubbi e forti perplessità sul dossier CO2.
Lo sottolineano fonti del Mit.
In particolare, continuano le stesse fonti, è stata confermata la piena sintonia tra Roma, Berlino e Varsavia.
La riunione è stata promossa dal Ministro ceco Martin Kupka.
Sono intervenuti in presenza i responsabili dei Trasporti di Repubblica Ceca, Italia, Germania e Polonia, mentre i colleghi di Ungheria, Romania, Slovacchia e Portogallo si sono collegati dalle rispettive Capitali.
Matteo Salvini ha ribadito la “grande soddisfazione” per l’incontro, sottolineando l’esigenza “di difendere posti di lavoro e imprese”, senza dimenticare “la necessità di essere indipendenti dalla Cina” che è leader incontrastata dell’elettrico ma che inquina molto di più rispetto all’Europa che infatti – evidenzia il Vicepremier – deve puntare anche sui biocarburanti.
Sempre Salvini ha sottolineato che i Ministri dei Trasporti non dovranno più subire scelte calate da Commissari che si occupano di altri temi, come successo per lo stop ai motori tradizionali dal 2035. E ha evidenziato “la schizofrenia dell’Europa” che da una parte accelera sull’elettrico e dall’altra boccia il nucleare come fonte energetica green.