[lid] Leonardo è presente in Giappone da oltre 40 anni.
In evidenza la collaborazione nell’ambito del Global Combat Air Program (GCAP).
Si consolida la collaborazione tra le industrie dei due Paesi.
Leonardo partecipa a DSEI Japan (Tokio, 15-17 marzo 2023 – stand H7-300), evento di riferimento nel settore difesa nell’area Asia-Pacifico, dove esporrà per l’occasione tecnologie, prodotti e sistemi in ambito aerospazio, difesa e sicurezza. In evidenza anche il sistema di sistemi di sesta generazione, anche noto come GCAP (Global Combat Air Program), la grande novità del settore che vede Leonardo in una posizione di primo piano nell’ambito dell’innovativo modello di collaborazione Italia-Giappone-UK.
Leonardo è presente in Giappone da oltre 40 anni con più di 160 elicotteri scelti dalla Marina giapponese, dalla Guardia Costiera, Polizia, e da dipartimenti che operano in ambito antincendio e missioni SAR (Search and Rescue).
Leonardo, con una sede a Tokio, ha negli anni costruito una relazione solida con il Giappone andando oltre la semplice fornitura di prodotti e servizi. Oggi esiste una stretta collaborazione tra le industrie dei due Paesi consolidata anche attraverso accordi su licenza con partner industriai locali come Kawasaki Heavy Industries, Mitsubishi Electric, Japan Radio Corporation, Japan Steel Works, per citarne alcuni. Inoltre, Leonardo collabora a livello locale con centri di riparazione, manutenzione e revisione, distributori, rivenditori e promotori in grado di fornire ai clienti una risposta rapida alle proprie esigenze.
Grande attenzione, nell’ambito del più importante evento di settore del paese, sarà dedicata al GCAP – il
programma per lo sviluppo del fighter di sesta generazione – che vede Leonardo consolidare la propria presenza strategica in Giappone. Il programma governativo GCAP, i cui paesi partner sono Italia, Giappone e UK, – e di cui Leonardo è partner strategico – rappresenta una delle sfide più avveniristiche per i decenni a venire per l’industria dell’aerospazio, difesa e sicurezza.
Guglielmo Maviglia, SVP Leonardo del programma GCAP ha sottolineato: “il GCAP guiderà la rivoluzione tecnologica che caratterizzerà il nostro settore nei prossimi cinquant’anni. Rappresenta una sfida finalizzata a tutelare e rafforzare la sovranità tecnologica e industriale dei paesi coinvolti assicurando prosperità, salvaguardia delle competenze distintive, ritorno occupazionale e competitività. Sarà una grande sfida perché dobbiamo sviluppare un sistema dei sistemi multidominio, con l’aereo che rimarrà la core platform e i vari assetti che saranno interconnessi generando un sistema integrato, che va dalle piattaforme senza pilota agli armamenti, in grado di comunicare con i 5 domini, terreste, navale, aereo, cyber e spazio”.
Leonardo sarà protagonista grazie al ruolo chiave che svolge nell’ambito del programma GCAP per lo sviluppo della sensoristica del caccia di sesta generazione. La tecnologia ISANKE&ICS (Integrated Sensing and NonKinetic Effects & Integrated Communications System) che stanno sviluppando Leonardo, Elettronica e la giapponese Mitsubishi Electric, si configura come una “ragnatela” di sistemi interconnessi in grado di conferire al velivolo capacità superiori in termini di sensoristica e di auto-protezione.
Nel “Battle Lab” di Leonardo è già in corso lo studio e la valutazione del futuro sistema di combattimento aereo di sesta generazione, dove si sviluppano e testano le tecnologie definite abilitanti. Per farlo, Leonardo ha creato un ambiente all’avanguardia frutto della combinazione tra sistemi fisici, realtà sintetica e immersiva, in cui si punta alla validazione dei nuovi concetti operativi ben prima di avere a disposizione un dimostratore o un prototipo volante. Il simulatore digitale riproduce idealmente quello che potrebbe essere il cockpit del caccia di sesta generazione, dove di “fisico” vi sono soltanto la cloche e la manetta di un aereo e dove tutto è virtuale e aumentato.
Un’interfaccia rivoluzionaria in grado di offrire al pilota un’esperienza immersiva sul caccia del futuro.
Il ruolo chiave di Leonardo nello sviluppo di aerei e servizi di addestramento è ben rappresentato dall’M-346, un velivolo che consente ai giovani piloti di sviluppare le conoscenze, le abilità e le pratiche necessarie per garantire la transizione ai moderni aerei da combattimento. L’M-346 è al centro della nuova International Flight Training School (IFTS) realizzata da Leonardo e dall’Aeronautica Militare, scelta dalla Japan Air Force per l’addestramento dei propri allievi piloti. Una eccellenza italiana riconosciuta a livello internazionale, già scelta anche dalle forze aeree di Qatar, Germania e Singapore – tra gli altri – e selezionato come campus di punta per il progetto NATO Flying Training in Europe (NFTE). La piattaforma M-346 è un sistema di addestramento avanzato completamente integrato, che include un sistema completo di simulatori e dispositivi didattici a terra, nonché un ambiente Live, Virtual, and Constructive (LVC) completamente operativo sviluppato interamente da Leonardo, in grado di preparare i futuri piloti ad affrontare gli scenari operativi più complessi e impegnativi che avranno di fronte una volta alla guida dei caccia attuali e di futura generazione.
In evidenza l’elicottero multi-missione AW139M, versione militare del noto AW139 che rappresenta la risposta più idonea per missioni governative e militari, in ogni condizione meteo e ambientale. In grado di coniugare tecnologia avanzata ed elevati margini di potenza, l’AW139M assolve ad un’ampia gamma di missioni quali supporto in teatro operativo, trasporto tattico di truppe, supporto logistico, supporto ravvicinato, antincendio, comando e controllo, evacuazione medica, ricerca e soccorso in combattimento (CSAR), pattugliamento marittimo e sicurezza nazionale.
Leonardo è un attore globale nel settore dell’elettronica per la difesa e al DSEI Japan promuoverà una serie di sistemi avanzati di interesse per il mercato dell’Asia Pacifico. Una funzionalità chiave è rappresentata dalla contromisura “expendable” attiva BriteCloud, un unicum nell’ambito delle contromisure per la protezione dei velivoli da combattimento. Facendo leva sulla tecnologia di disturbo DRFM (Digital Radio Frequency Memory) di ultima generazione, il sistema, compatto e di dimensioni ridotte, può essere lanciato da dispenser di contromisure standard. A differenza dei tradizionali chaff and flares, BriteCloud impiega una sofisticata capacità di protezione elettronica progettata per contrastare le minacce a guida radar. Sempre nel campo delle contromisure, il Miysis DIRCM (Directed Infra-Red Counter Measure) di Leonardo ha dimostrato di poter fornire una protezione ai massimi livelli contro i missili all’infrarosso (IR), come quelli lanciati dai cosiddetti MANPAD (Man-Portable Air Defense Systems). Attingendo dalla decennale esperienza dell’azienda in campo DIRCM, la velocità e l’energia del sistema consentono al Miysis di contrastare più missili simultanei in arrivo. Numerosi utenti NATO e non NATO hanno scelto Miysis per la sua capacità di sconfiggere le minacce di ultima generazione.
In mostra anche i radar multifunzione e multi-dominio (aria, terra, mare), fissi e mobili, con tecnologia a scansione meccanica ed elettronica AESA (Active Electronically Scanned Array), impiegati per compiti di sorveglianza e difesa aerea, terrestre e marittima, capaci di rilevare, classificare e tracciare molteplici target simultaneamente.
I sistemi di identificazione amico/nemico IFF (Identification Friend/Foe) che consentono agli equipaggi di riconoscere in tempo reale le forze amiche e di identificare quelle potenzialmente ostili, attraverso uno scambio di segnali criptati. Questa tecnologia, di cui Leonardo è un leader globale è stata già scelta dalle Forze Armate giapponesi (Japan Ground Self Defence Forces – JGSDF). Infine, DSEI sarà l’occasione per presentare la famiglia di munizioni Vulcano con calibri da 155 mm nella versione terrestre e da 127 mm in quella navale. La traiettoria delle munizioni non guidate è di tipo convenzionale balistico con una gittata fino a 70 km, mentre la gittata delle versioni guidate raggiunge i 100 km.