
(AGENPARL) – sab 11 marzo 2023 Confartigianato: ci aspettavamo il blocco della proroga dal Consiglio di Stato sulle concessioni balneari
Intervento di Andrea Fidanzi, presidente provinciale e vicepresidente regionale di Confartigianato Imprese Demaniali
“Non ci ha colto di sorpresa la sentenza del Consiglio di Stato sul blocco della proroga alle concessioni demaniali – afferma Andrea Fidanzi, presidente provinciale e vicepresidente regionale di Confartigianato Imprese Demaniali – si era già espresso così in passato il Consiglio di Stato e ha mantenuto tale posizione. Ce l’aspettavamo anche a seguito del recente confronto che abbiamo avuto con i nostri legali e con lo stesso presidente nazionale Mauro Vanni prima dell’evento nazionale Balnearia. Ecco perché come ho più volte ribadito, la nostra strategia è quella di prendere atto di ciò che è ragionevole chiedere per chiederlo con forza e massimizzare i possibili risultati. Quindi accettiamo sì andare a bando, ma con la pretesa di avere dalla legge una serie di tutele e di parametri che dovranno caratterizzare le procedure pubbliche per evitare un’applicazione impropria della direttiva Bolkestein. Prima tra tutte, la tutela del diritto di impresa, perché è chiaro che il bando riguarda la concessione del sedime, ma l’impresa che c’è sopra, non può essere espropriata senza un’adeguata tutela e adeguati indennizzi. Inoltre, i bandi dovranno tener conto e premiare esperienza e capacità professionale. Chi non ha mai gestito una spiaggia non potrà essere messo sullo stesso piano di chi ha maturato questa professionalità, altrimenti si rischia di distruggere non solo una categoria – quella dei balneari – ma l’intero comparto turistico della costa, che comprende alberghi, ristoranti e campeggi che vivono proprio attorno alla qualità della nostra offerta estiva belneare. Non si tratta di difendere gli attuali gestori degli stabilimenti ma un intero sistema economico.”
“A questo punto è importante capire se la valutazione della ‘limitatezza della risorsa’ che è l’elemento su cui si decide di andare a bando, secondo quanto previsto dall’articolo 12 della Bolkestein, verrà fatta a livello nazionale, come auspichiamo – prosegue Fidanzi – oppure a livello comunale, perché questo comporterebbe un’ulteriore confusione con una interpretazione che varia da comune a comune. Credo che sarà importante adesso più che mai, affrontare questa difficile situazione tutti uniti, chiedendo al Governo ciò che è possibile chiedere e tenendo sempre ben presente l’orientamento giurisprudenziale europeo, per ottenere il massimo dell’ottenibile.”
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Confartigianato Imprese Grosseto
58100 – Grosseto
Testo Allegato: _
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COMUNICATO STAMPA
3 NAVI
SOTTOPOSTE A FERMO
NEL PORTO DI GENOVA
SUPERLAVORO PER LA GUARDIA COSTIERA
Da ieri ci sono
tre navi
sottopost
e contemporaneamente
a fermo amministrativo â??detenut
e
â?
nel porto
di Genova
dagli ispettori
Port State Control
della Guardia Costiera.
Alla
GUANG RONG, cargo cipriota fermato il 21 febbraio scorso
, si sono aggiunte lo
yacht
ad uso
commerciale INVADER, di bandiera maltese detenuto pochi giorni
dopo e
giovedì
è
toccato al
la JOY
X, battente bandiera panamense,
di circa 6500 tonnellate di stazza, costruita nel 2006, armata
con un
equipaggio di nazionalità egiziana
e gestita da
.
â??
Le condizioni della nave sono subito apparse gravemente
deficitarie
â??
spiega
lâ??Ufficiale capo
team
â??
soprattutto tenuto conto dellâ??etÃ
relativamente giovane
, ma le condizioni di manutenzione e gestione sono
risultate vera
mente substandard
,
in palese violazione alle norme internazionali sulla salvaguardia della
vita umana in mare, la protezione dellâ??ambiente marino e la sicurezza della navigazione
.
â?
â??Al termine della giornata di visita
â??
continua un altro ispettore
–
abbiamo rilevato
oltre 30 criticità, di cui
più
del
. Lâ??aspetto preoccupante è che
riguardavano un poâ?? tutte le aree della nave: mezzi e dotazioni di salvataggio, impianti ed equipaggiamenti
antincendio ed antinquinamento, apparati radio, motore principale e diesel generatori, oltre ad una
modesta
preparazione
dellâ??equipaggio.
Eâ?? stata una vera sfida, erano anni che non ispezionavamo una nave così.
â?
Prima di poter essere visitata nuovamente
dagli ispettori della Guardia costiera ed essere autorizzata a
, il Dromon Bureau of Shipping
e dellâ??AutoritÃ
di bandiera
, informati
della grave situazione riscontrata.
Lâ??Ammiraglio Sergio LIARDO, Comandante del porto di Genova e Direttore marittimo della Liguria
,
segnala:
â??
Le Autorità francesi, tramite la centrale operativa del nostro Comando generale
,
ci hanno
informato
che
la
JOY X
di navigazione. Pertanto, in accordo
alle attuali procedure
,
ho disposto unâ??immediata verifica della nave che
, purtroppo,
ha portato al fermo
della stessa
.
Ora
abbiamo 3 navi detenute contemporaneamente in porto a conferma dellâ??alto livello
di attenzione riservato alle unità substandar
d
.
â?
â??Q
uestâ??anno abbiamo
già fermato 4 unità su 38 ispezionate
, di fatto una media di
1
su 9,
come lo
scorso
anno
â??
continua lâ??Ammiraglio
â??
e
i
l dato non ci piace
affatto perché in controtendenza rispetto al
periodo pre
–
covid
. S
e da un lato testimonia lâ??efficacia del nostro sistema
di targeting,
nonché la
preparazione ed il rigore dei nostri ispettori
,
dallâ??altro
può
essere i
ndice di un peggioramento della
qualità d
elle navi che scalano i nostri porti e navigano nelle nostre acque
.
Eâ?? essenziale tenera alta la
guardia
garanzia degli armatori che operano navi sicure
.
Come più volte ribadito
â??
conclude lâ??Ammiraglio
â??
non
esiterò ad utilizzare tutto lâ??arsenale normativo e gli strumenti a mia disposizione per dissuadere o
fermare navi poco sicure dallâ??approdare nel porto d
i Genova, sino al loro bando dalle acque
europeeâ?.
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ooOoo
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NOTE:
I compiti di Port State Control sono svolti da personale della Guardia Costiera, debitamente formato e autorizzato quale ispe
ttore PSC,
dislocato tra diversi
Comandi territoriali ubicati nei porti maggiormente interessati da traffico mercantile ed organizzato in “Nuclei Port state C
ontrol”, coordinati dai Servizi regionali
PSC istituiti a livello di Direzione Marittima. L’Autorità Competen
te è il 6° Reparto del Comando Generale
–
Sicurezza della navigazione e marittima che tramite
la Sezione “Port State Control” e il Coordinatore Nazionaleâ? monitora e indirizza lâ??attività .
Il Port State Control è l’attività ispettiva delle navi straniere d
a parte dell’Autorità dello Stato del porto atta a garantire che la nave che scala un porto in navigazione
internazionale non sia in condizioni sub
–
standard rispetto alle Convenzioni Internazionali che regolano la sicurezza della navigazione, costituendo u
n pericolo
per la vita umana in mare e per l’ambiente.
Le principali normative/disposizioni internazionali, comunitarie e nazionali di riferimento sono:
ï?·
Convenzioni internazionali elaborate in sede IMO ed ILO;
ï?·
Testo, istruzioni e circolare del c.d. Paris
Memorandum of Understanding, importante accordo regionale finalizzato a garantire politiche comuni
relative alle ispezioni per l’Europa e l’Atlantico del Nord, firmato a Parigi il 26 gennaio 1982 e che riunisce 27 Autorità M
arittime europee e non e di
cui
l’Italia fa parte fin dalla sua costituzione;
ï?·
–
–
relativa all’attuazione
di norme internazionali per la sicurezza delle navi
che approdano nei porti comunitari e che navigano nelle acque sotto la giurisdizione degli Stati
membri” e che impone agli Stati comunitari l’adempimento di precisi obblighi ispettivi all’interno del “Nuovo Regime Ispettiv
o”
â??
regime atto a garantire
l’ef
fettuazione del maggior numero di ispezioni delle navi che approdano nei porti europei, tenendo conto di un’equa ripartizione
dell’impegno globale
di controllo tra gli Stati membri (c.d. Fair Share), e dando priorità alle navi che presentano un profilo di
rischio più elevato.
DIREZIONE MARITTIMA DELLA LIGURIA
GUARDIA COSTIERA
DI
GENOVA