[lid] – “Sono assurde le accuse dell’associazione “Memoria Antifascista”, vicina all’ANPI, volte a negare il ricordo di Sergio Ramelli. Il sottosegretario Paola Frassinetti ha tutto il diritto, oltre che il dovere, da rappresentante del Governo, di raccontare la storia di chi all’epoca aveva la sua età e che a causa della sua passione politica a destra, è stato ucciso barbaramente a colpi di chiave inglese. Il farlo per di più nella scuola che Sergio frequentava, l’istituto Tecnico Molinari, è quanto mai necessario, per rispetto ed amore della verità. È bene ricordare a chi vuole impedire al Sottosegretario all’Istruzione di parlare di Ramelli che lo stesso sindaco Sala lo scorso anno insieme all’attuale Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha deposto una corona di fiori in suo onore nei giardini a lui intitolati. Ricordare chi è stato ucciso dall’odio politico dovrebbe essere un valore condiviso da tutti, a prescindere da quale fosse la parte politica del giovane ucciso. Evidentemente alcune associazioni appartenenti ad una precisa parte politica non si rendono conto di quanto questi episodi rischino di alimentare comportamenti di violenza e intolleranza politica, soprattuto tra le generazioni più giovani, facendo tornare l’Italia in un clima di “anni di piombo” che nessuno vorrebbe tornassero mai. Tutto ciò è estremamente irresponsabile”.
È quanto dichiara Fabio Roscani, deputato di Fratelli d’Italia e presidente di Gioventù Nazionale.