
(AGENPARL) – ven 10 marzo 2023 PNRR 3: Calandrini (FdI) “Piccoli comuni tutelati da anticipi di spesa ma il Dl resta aperto a miglioramenti”
“Ho letto con attenzione la nota del presidente dell’Uncem Marco Bussone, che lamentava l’impossibilità per i piccoli comuni di anticipare le somme per gli investimenti e le opere del PNRR. Provengo da una provincia costellata di piccoli centri, che per me rappresentano il cuore pulsante dell’Italia intera e a cui sono particolarmente legato. E quindi mi batterò sempre perché questi non restino indietro. Lunedì, dopo il corposo ciclo di audizioni di questa settimana, la V Commissione Bilancio, che presiedo, inizierà l’analisi del PNRR 3. Un testo che sicuramente potrà essere migliorato in alcune fattispecie, soprattutto quelle che più da vicino riguardano le tempistiche e l’assegnazione dei fondi per progetti già approvati. Tuttavia, mi preme sottolineare che già oggi è prevista una tutela per i piccoli comuni. Nel testo del Dl in conversione, specificatamente all’articolo 6, si disciplina il procedimento di erogazione delle risorse da versare a titolo di anticipazione ai soggetti attuatori degli interventi PNRR, ivi compresi gli enti territoriali. Si consente quindi al MEF di disporre anticipazioni di risorse, da destinare direttamente ai soggetti attuatori, al fine di garantire il tempestivo avvio e l’esecuzione dei progetti PNRR di cui essi sono titolari. Si tratta di una procedura già prevista, ma che viene velocizzata ed elimina alcuni passaggi burocratici, come il parere delle Commissioni. La semplificazione delle procedure per avviare i cantieri (che non si avviano senza fondi) rappresenta proprio la filosofia che ha fatto nascere questo decreto. Come più volte ribadito, siamo di fronte a un’opportunità mai vista negli ultimi decenni: dobbiamo fare bene e fare in fretta e restiamo aperti a ogni tipo di istanza proattiva, ne vale del futuro della nazione”.
Lo dichiara in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini, presidente della V Commissione di Palazzo Madama.
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Testo Allegato: comunicato stampa, venerd 10 marzo 2023 Taranto, agricoltori uniti Sulle risorse irrigue vogliamo risposte CIA, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri chiedono azioni concrete al Consorzio Stornara e Tara Troppe domande inevase su avvio della stagione irrigua, manutenzioni, rapporto con la Basilicata TARANTO A che punto la manutenzione dei canali e delle strutture irrigue propedeutica allavvio della irrigazione 2023 E la richiesta di attingimento di acqua dalla Basilicata, per la diga di Monte Cotugno Si proceduto con la richiesta di rimodulare laccordo sul costo dellacqua, sul quale grava la quota relativa al danno ambientale. Sono queste le domande poste congiuntamente dalle organizzazioni agricole tarantine CIA Agricoltori, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri al Consorzio Stornara e Tara, attraverso una lettera ufficiale indirizzata al direttore dello stesso, Pietro De Simone, e al direttore del Servizio Agrario Gianni Merlino. Nella missiva, inviata per conoscenza anche allassessore regionale allAgricoltura, Donato Pentassuglia, e al Commissario Unico dei Consorzi commissariati, Alfredo Borzillo, le associazioni agricole tarantine reiterano nuovamente la richiesta di ricevere copia della delibera del Consorzio per la stagione irrigua 2023, chiedendo quando sia materialmente previsto lavvio delle domande di prenotazione e venga ufficializzata la data di erogazione dellacqua. La nuova, unitaria e compatta iniziativa delle organizzazioni agricole tarantine segue a quella gi presa ieri, gioved 9 marzo, quando tutte insieme sono tornate a sollecitare il Consorzio Stornara e Tara su questioni di vitale importanza per gli agricoltori. Le associazioni che difendono le aziende agricole pugliesi, infatti, sono tornate a esprimere e a motivare la loro assoluta contrariet rispetto allaumento delle tariffe irrigue stabilito dal Consorzio. La questione relativa alle risorse idriche per lagricoltura tarantina, infatti, resta ancora in attesa di risposte che tardano ad arrivare. Un ritardo che si fa ogni giorno pi pesante e pressante, considerate le incognite e le problematiche poste, ad esempio, dallenorme e drammatico problema della siccit. Un altro tema fondamentale che aspetta di essere dipanato attraverso progetti, programmazione e azioni concrete quello che riguarda la manutenzione di canali e strutture irrigue. Oltre che con gli effetti devastanti della siccit, infatti, gli agricoltori tarantini sono costretti a fare i conti con la vetust e lesiguit di infrastrutture e servizi irrigui adeguati, efficienti, moderni, capaci di dare prospettiva e orizzonti di futuro allo sviluppo di colture che rappresentano eccellenze assolute di valore nazionale e internazionale. IXgw7HYjOat2FZn O d y
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