
(AGENPARL) – ven 10 marzo 2023 PONDEROSA MUSIC AND ART
TINARIWEN
14 Giugno – Ultravox – Firenze
15 Giugno – Triennale Milano /Giardino Giancarlo De Carlo Milano
16 Giugno – Hiroshima Mon Amour – Torino
I Tinariwen tornano finalmente in Italia per presentare il loro nuovo disco: Amatssou, in uscita il 19 maggio 2023.
Wedge – Warp. Nomadi tuareg insieme a cowboys vagabondi. Carovane di cammelli e cavalli mustang. L’orizzonte senza tempo dell’infinito Sahara e la frontiera selvaggia del Vecchio West – e quando il giorno volge al termine, chitarre attorno al fuoco, cantando canzoni di perdita e desiderio e nomadismo.
Diverse migliaia di miglia di oceano possono dividere gli azzurri cieli del deserto dei Tinariwen e l’autentica musica country dell’America rurale, ma i legami restano tanto palpabili quanto romantici. Per Amatssou, il loro nono album in studio, i Tinariwen hanno iniziato ad esplorare queste connessioni utilizzando banjo, violini e pedal steel, e mescolandoli perfettamente con il marchio di fabbrica della band Tuareg. Linee di chitarra serpeggianti e groove ipnotici.
Nei due decenni trascorsi da quando i Tinariwen sono fuoriusciti dal deserto africano per girare il mondo, hanno avuto modo di fare la conoscenza di molti rinomati musicisti country, folk e rock americani, tra cui Kurt Vile, Cass McCombs, Micah Nelson (figlio di Willie Nelson), Cat Power, Wilco, Bon Iver e Jack White. La storia di Amatssou inizia nel 2021 quando proprio Jack White li invitò per una session a Nashville nel suo studio di registrazione privato. White è un fan di lunga data e già aveva “prestato” ai Tinariwen il proprio ingegnere del suono Joshua Vance Smith per mixare l’ultimo album del gruppo, Amadjar nel 2019.
Il piano iniziale questa volta era quello di volare verso gli Stati Uniti d’America per registrare con musicisti country locali e col Grammy-winner e produttore Daniel Lanois, i cui crediti di produzione variano dagli U2 e Bob Dylan a Willie Nelson e Emmylou Harris.
I Membri fondatori Ibrahim Ag Alhabib, Touhami Ag Alhassane e Abdallah Ag Alhousseyni più il bassista Eyadou Ag Leche, il percussionista Said Ag Ayad e il chitarrista Elaga Ag Hamid erano già pronti a intraprendere il viaggio salvo poi dover rinunciare a causa della pandemia. I programmi furono così frettolosamente ridisegnati e Lanois accompagnato da un gruppo selezionato di musicisti country americani ha intrapreso il percorso inverso per l’Africa per lavorare con la band nel suo naturale contesto.
L’ultimo album di Tinariwen è stato registrato quindi in un campo in Mauritania sotto le stelle. Questa volta la band ha deciso di dirigersi verso Djanet, un’oasi nel deserto dell’Algeria meridionale situata nel Parco Nazionale del Tassili N’Ajjer, un vasto altopiano di arenaria che è patrimonio mondiale dell’UNESCO e famoso per i suoi reperti di arte rupestre preistorica vecchi 10.000 anni. Lì tra affioramenti rocciosi frastagliati e la roccia arenaria, hanno allestito uno studio improvvisato in una tenda, con attrezzatura presa in prestito dallo studio di un altro gruppo Tuareg, gli Imarhan di Tamanrasset, città a due giorni di viaggio di distanza e dove il primo embrione dei Tinarwien prese vita circa 40 anni fa.
Assieme all’attrezzatura degli Imarhan è arrivato il chitarrista della band Hicham Bouhasse per contribuire alla registrazione, ma durante la seconda fase della pandemia, Lanois ha poi contratto il Covid e il contingente americano è stato costretto a fare marcia indietro.
Testo Allegato:
EXPLORING MOON TO MARS:LA MOSTRA DELL’AGENZIA SPAZIALE ITALIANA, PATROCINATA DA REGIONE PUGLIA E COMUNE DI BARI, CHE RACCONTA LA STORIA E IL FUTURO DELL’ESPLORAZIONE DI LUNA E MARTEBari, piazza del Ferrarese, 14 marzo 2023, ore 11:00Cerimonia di apertura della mostra alla presenza di Michele Emiliano, Presidente Regione PugliaEugenio Di Sciascio, vicesindaco Comune di BariInes Pierucci, Assessore alla Cultura Comune di BariFabrizio Tosone, Direttore Generale ASIDalle prime storiche immagini delle sonde lunari e marziane, al futuro programma di esplorazione umana del nostro satellite. Un viaggio alla scoperta di Marte e Luna racchiuso all’interno di una grande struttura geodetica che ospiterà dal 14 al 24 marzo, in piazza del Ferrarese, a Bari, la mostra Exploring Moon to Mars, promossa dall’Agenzia Spaziale Italiana con il patrocinio di Regione Puglia e Comune di Bari, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e il supporto di Leonardo e Thales Alenia Space Italia.La mostra narrerà al grande pubblico la storia dell’esplorazione del pianeta Marte e la sua futura colonizzazione partendo dalla Luna, con una particolare attenzione all’importante contributo italiano a questa avventura. Il percorso espositivo, attraverso testi rari, video e immagini di grande suggestione, ha inizio con i miti legati a questi corpi celesti, che hanno sempre ispirato l’immaginario collettivo dell’Uomo, passando per le prime osservazioni astronomiche di Galileo Galilei e Giovanni Schiaparelli e la grande produzione di musica e letteratura ispirate dalla fantascienza. Il cuore dell’esposizione è dedicato allo stato della conoscenza che oggi abbiamo del nostro satellite naturale e del pianeta rosso, attraverso i dati e le immagini che la più avanzata tecnologia spaziale ha permesso di acquisire: da quelle storiche delle sonde Luna e Viking, fino alle missioni Apollo, ai rover Curiosity e Perseverance e all’attuale programma Artemis. La mostra evidenzia il rinnovato interesse nel terzo millennio per l’esplorazione spaziale umana, con uno sguardo ai principali programmi delle agenzie spaziali, quella italiana in particolare, e dell’imprenditoria privata, focalizzati sul ritorno sulla Luna e sul grande salto verso Marte e la sua colonizzazione. La mostra, a cura di Viviana Panaccia, sarà allestita a Bari in Piazza del Ferrarese all’interno di una struttura geodetica e sarà visitabile gratuitamente dal 14 al 24 marzo 2023, tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 19.00, con ultimo ingresso alle ore 18.00.Info: Agenzia Spaziale Italiana – Ufficio Stampa – via del Politecnico snc, 00133 Roma – 06 85 67 431 / 887 / 655 stampa@asi.it