(AGENPARL) – gio 09 marzo 2023 Segue un secondo invio con le immagini fotografiche dell’evento.
Cordiali saluti,
Ufficio stampa Eni
ENI SIGLA CON CFS UN NUOVO ACCORDO DI COOPERAZIONE
PER SUPPORTARE LO SVILUPPO DELL’ENERGIA DA FUSIONE
Eni e CFS hanno firmato un accordo per una serie di progetti di collaborazione a sostegno della commercializzazione dell’energia da fusione.
Devens (USA), 9 marzo 2023 – Eni e CFS (Commonwealth Fusion Systems), spin-out del Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno firmato oggi un accordo di cooperazione, con l’obiettivo di accelerare l’industrializzazione dell’energia da fusione.
Eni ha investito per la prima volta in CFS nel 2018 e ne è azionista strategico. Questo accordo rafforza la partnership tra le due società, unendo l’esperienza ingegneristica e di project management di Eni ad una serie di progetti a supporto di CFS, e lo sviluppo e distribuzione dell’energia da fusione su scala industriale.
Eni è stata la prima società energetica a credere e investire in questa tecnologia che, una volta portata a livello industriale, potrà dare un contributo davvero importante alla transizione energetica.
CFS ha intrapreso il percorso più veloce per la commercializzazione dell’energia da fusione. Nel settembre 2021, CFS ha raggiunto un traguardo importante con il successo del test su un magnete con tecnologia superconduttiva HTS (HighTemperature Superconductors), il magnete più potente del suo genere al mondo, che assicurerà il confinamento del plasma nel processo di fusione magnetica e che potrà contribuire al raggiungimento dell’energia netta da fusione in un futuro impianto dimostrativo.
La strada intrapresa da CFS con il supporto di Eni è caratterizzata da un approccio pragmatico e progressivo finalizzato ad ottenere l’applicazione industriale della tecnologia della fusione a confinamento magnetico nel prossimo decennio. SPARC, che punta ad essere il primo impianto pilota a confinamento magnetico al mondo a produzione netta di energia da fusione, è in costruzione e sarà operativo entro il 2025. Si prevede che SPARC, a sua volta, farà da banco di prova per lo sviluppo di ARC: la prima centrale elettrica industriale da fusione in grado di immettere elettricità in rete, che dovrebbe essere operativa nei primi anni del 2030.
L’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha commentato: “Vedremo realizzata la prima centrale elettrica di CFS basata sulla fusione a confinamento magnetico all’inizio del prossimo decennio, avendo poi davanti a noi quasi vent’anni per diffondere la tecnologia e raggiungere gli obiettivi di transizione energetica al 2050. Questo vorrà dire disporre a livello industriale di una tecnologia in grado di fornire grandi quantità di energia senza alcuna emissione di gas serra prodotta in modo sicuro, pulito e virtualmente inesauribile fornendo un contributo sostanziale alla transizione energetica. Per questo siamo di fronte a una potenziale svolta tecnologica epocale. Da diversi anni Eni sta ponendo la leadership tecnologica, con un approccio di neutralità e diversificazione, alla base del proprio percorso di decarbonizzazione. Consapevoli del grande valore strategico di questa tecnologia e della solidità di CFS, fin dal 2018 Eni ha investito nella società ed è stata la prima azienda energetica ad impegnarsi concretamente in questo settore. Oggi rafforziamo ulteriormente questa collaborazione con le nostre competenze ed esperienza con l’obiettivo di accelerare il più possibile il percorso di industrializzazione della fusione”.
“L’accordo di collaborazione tra CFS e il nostro partner di lunga data, Eni, ha il grande potenziale di far progredire i nostri sforzi sulle principali sfide globali e sulle opportunità di trasformazione del panorama energetico grazie ad una fornitura illimitata di energia pulita da fusione” ha detto il CEO di CFS Bob Mumgaard. “Questo accordo sottolinea il ruolo chiave che le società energetiche esistenti svolgono nell’accelerare l’industrializzazione dell’energia da fusione e la forza della dell’abbinamento con tali aziende.”
Nel dettaglio, l’accordo di cooperazione prevede un lavoro congiunto per accelerare lo sviluppo industriale di ARC, una serie di progetti attualmente in fase di sviluppo che includono supporto operativo e tecnologico, esecuzione progettuale attraverso la condivisione di metodologie mutuate dall’industria energetica, nonché rapporti con gli stakeholder.
Per Eni la fusione a confinamento magnetico occupa un ruolo centrale tra le tecnologie per la decarbonizzazione in quanto potrà in prospettiva consentire all’umanità di disporre di grandi quantità di energia a zero emissioni e con un processo sicuro e virtualmente illimitato, cambiando per sempre il paradigma della generazione energetica.
Contatti societari Eni:
Sito internet: [www.eni.com](http://www.eni.com/)
[follow_eni](https://twitter.com/eni)
ENI SIGNS A NEW COLLABORATION AGREEMENT WITH CFS TO SUPPORT DEVELOPMENT OF FUSION ENERGY
Eni and CFS have signed a Framework Agreement for a series of collaborative projects between the two companies in support of commercial fusion energy.
Devens (USA), March 9, 2023 – Eni and Commonwealth Fusion Systems (CFS), a spin-out of the Massachusetts Institute of Technology (MIT) have signed today a Collaboration Framework Agreement with the aim of accelerating the industrialization of fusion energy.
Eni made its first investment into CFS in 2018 and is a significant shareholder. This strategic agreement will leverage Eni’s global engineering and project management experience for a series of projects to support CFS and the development and deployment of fusion energy on an industrial scale.
Eni was the first energy company to believe and invest in fusion, which could make a major contribution to the energy transition once it is developed on an industrial level.
CFS has the fastest pathway to commercial deployment of fusion energy. In September 2021, the company reached a major milestone with the successful test of its high-temperature superconducting magnet technology: the strongest magnet of its kind in the world, which will ensure plasma confinement in the magnetic fusion process, and which has paved the way for achieving net energy from fusion in a future demonstration plant.
The CFS path with support from Eni is one built on a pragmatic and progressive approach towards the deployment of magnetic confinement fusion technology in the next decade. SPARC, projected to become the world’s first magnetic confinement pilot plant with net production of fusion energy, is in construction and will be operational in 2025. SPARC will pave the way for ARC – the first commercial power plant capable of feeding electricity into the grid, which is projected to be operational in the early 2030s.
Eni’s CEO Claudio Descalzi said: “We will see the first CFS power plant based on magnetic confinement fusion at the beginning of the next decade, with then almost two decades ahead to deploy the technology and achieve the energy transition goals by 2050. Having this technology at the industrial level, providing large quantities of zero carbon energy produced in a safe, clean and virtually inexhaustible way, will mean that we will contribute substantially to the energy transition challenge. This is why we are facing a potentially momentous technological breakthrough. For several years, Eni has placed technology leadership, with a neutrality and diversification approach, at the heart of its decarbonization path. Being aware of the great strategic value of this technology and the soundness of CFS, since 2018 Eni has invested in the business and was the first energy company to concretely engage in this sector. We now further strengthen this collaboration with our expertise and experience with the aim of accelerating the industrialization path of fusion as much as possible.”
“The collaboration framework between CFS and our long-standing partner, Eni, has great potential to advance our efforts on key global challenges and opportunities in transforming the energy landscape with a limitless supply of clean fusion energy,” said CFS CEO Bob Mumgaard. “This agreement underscores the key role existing energy companies play in accelerating fusion energy industrialization and the power of pairing of complementary organizations.”
In detail, the Framework Agreement aims at accelerating the industrial development of ARC as well with a series of projects now under development that could include operational and technological support, technological development, project execution through the sharing of methodologies learned from the energy industry, as well as relationships with stakeholders.
For Eni magnetic confinement fusion has a central role among the technologies that can lead the way to decarbonization as it will prospectively allow humanity to have a virtually inexhaustible supply of energy and without CO2 emissions, transforming the paradigm of energy generation forever.
Eni Company Contacts:
Web site: http://www.eni.com
Trending
- VVF guida su terreni non preparati
- COMUNICATO STAMPA – Colloqui bilaterali fra il Ministro della Giustizia Carlo Nordio e l’omologo olandese David van Weel
- (ARC) Infrastrutture: Amirante, Regione apre a dialogo su opere Tagliamento
- EPA Proposes Rule to Revoke Most Food Uses of the Insecticide Chlorpyrifos
- Comunicato Giornata Dinabilita’ e inaugurazione parco inclusivo
- MARTUSCIELLO (FI): “SOLIDARIETÀ AL PD PER GLI ATTI VANDALICI. LA VIOLENZA È SEMPRE INACCETTABILE”
- Il WFP potenzia l’assistenza alimentare ad Haiti in risposta alla rapida escalation dei bisogni
- CS NOMINE SAGA, LA NOTA DI TESTA (FDI)
- Ontario Government Renewing Leadership at Metrolinx
- Refuso. sostituzione. ATS Insubria per la Giornata del Volontariato: tra formazione, riconoscimenti e nuove proposte di volontariato