(AGENPARL) – Bruxelles, 07 mar 2023 – “Le sanzioni imposte dall’Unione alla vigilia della Giornata internazionale della donna, contro funzionari di sei Paesi per violenze e abusi di diritti contro donne e ragazze, segnano un passo importante per ribadire che i diritti delle donne sono diritti inalienabili.
Donne e ragazze rappresentano il fronte più avanzato della promozione dei diritti e della libertà di espressione nel Mondo. Per questo motivo gli autoritarismi hanno implementato l’interconnessione tra nuove tecnologie, leggi sulla sicurezza nazionale, combinate con norme culturali e monitoraggio della comunità, ai fini di un oppressione sistematica senza precedenti di chi da voce alla verità, a cominciare dalle giornaliste.
Proprio il 2022 ha registrato un record di giornaliste detenute: 78 (+27,9%). Sono già il 15% del totale, il doppio rispetto a 5 anni fa. E a settembre 2022 si era già stato raggiunto il numero di giornaliste assassinate nel 2021.
A partire dallo scoppio delle proteste in Iran il numero di giornaliste imprigionate nel mondo è aumentato del 64%. Sono state proprio due donne, Nilufar Hamedi ed Elahe Mohammadi, che hanno contribuito ad attirare l’attenzione sulla morte di Mahsa Amini. Le due giornaliste ora rischiano la pena di morte.
La Cina invece è Il Paese con più giornaliste detenute, per un totale di 19, tra cui Zhang Zhan, per aver pubblicato sui social media notizie sulla pandemia di COVID-19 e Huang Xueqin, giornalista investigativa che ha documentato molestie sessuali subite da donne e ragazze, e ha raccontato storie di corruzione e inquinamento industriale. Senza contare il Myanmar nelle cui carceri ce ne sono 10 e la Bielorussia, che detiene 9 giornaliste tra cui Maryna Zolatava.
Anche le giornaliste del Messico mettono a rischio la propria vita per denunciare i crimini delle organizzazioni criminali del narcotraffico e il silenzio delle istituzioni.
Tutto ciò, senza contare donne e ragazze che subiscono violenze e oppressione per aver fatto conoscere al Mondo attraverso i nuovi media le azioni ignobili degli autoritarismi, abbattendo ogni forma di disinformazione e occultamento.
Giornaliste e attiviste a discapito delle loro vite plasmano valori, prospettive e giustizia, forgiano il futuro delle società. Per questo sono così temute dai regimi. Dedichiamo a loro un pensiero speciale nella Giornata internazionale della Donna.”
Così Anna Cinzia Bonfrisco, Europarlamentare del Gruppo Identità e Democrazia – Lega, componente della Commissione speciale sulle ingerenze straniere INGE2.