(AGENPARL) – mar 07 marzo 2023 Interrogazione di Simona Meloni (Pd), l’assessore Luca Coletto risponde:
“Finanziamento per rimborso incrementato da 80 a 100mila euro. Complesso
reperire risorse regionali ulteriori”
(Acs) Perugia, 7 marzo 2023 – Nella parte dedicata al Question time
(Interrogazioni a risposta immediata) della seduta odierna dell’Assemblea
legislativa, la capogruppo del Partito democratico, Simona Meloni ha chiesto
all’assessore alla Sanità, Luca Coletto un “aggiornamento circa
l’estensione del contributo finalizzato al rimborso delle spese di acquisto
delle parrucche anche per soggetti non affetti da patologie oncologiche”.
In maniera specifica ha domandato all’Assessore e quindi alla Giunta
regionale “se e come intende procedere in riferimento all’estensione del
contributo per l’acquisto di parrucche anche alle persone non affette da
patologie oncologiche”; ma anche di “adoperarsi affinché possa essere
previsto un contributo economico anche per il tatuaggio con finalità mediche
legato a patologie diverse da quelle oncologiche”.
Illustrando l’atto, Meloni ha ricordato come un anno fa sia stata
“presentata una analoga mozione per l’estensione del contributo
‘parrucche’ anche a soggetti non affetti da patologie oncologiche’
respinta dalla maggioranza con la volontà però di rimandarla all’esame
della Terza Commissione per reperire maggiori dati circa i soggetti affetti
da queste patologie e per coinvolgere anche le reti sociali della Regione. Il
passaggio della mozione in Commissione avrebbe significato però un ulteriore
allungamento dei tempi (e infatti non è mai stata discussa) e poiché il
numero delle persone affette da queste patologie è molto esiguo, affiancare
questi malati a quelli oncologici ed estendere anche a loro il contributo
sarebbe stato il modo più celere per fronteggiare tale situazione. Fra le
malattie che maggiormente colpiscono l’aspetto estetico della persona, ce ne
sono alcune non di tipo oncologico, che causano tuttavia una diffusa
alterazione del cuoio capelluto e dei follicoli piliferi. Tali patologie
interessano spesso le donne e soggetti minori i cui rapporti relazionali nei
normali contesti di vita sono particolarmente compromessi dalla mancanza
totale o parziale di capelli, pregiudicando in modo significativo lo sviluppo
psicofisico della persona, condizionandone la socialità ed il vivere
quotidiano. Nei pazienti affetti da tali patologie è frequente il ricorso
all’utilizzo di parrucche che rappresentano un vero e proprio presidio
sanitario necessario, ma l’acquisto e la manutenzione di questi presidi
implica ingenti costi, spesso proibitivi e non sempre affrontabili dalle
persone interessate. Il costo di una parrucca si aggira tra i mille e i 3mila
euro e la sua durata è pari a 8-12 mesi, mentre per la protesi, cioè una
parrucca realizzata ad hoc in base alle proprie esigenze e caratteristiche,
il costo ammonta a circa 4mila euro, cui vanno aggiunti i costi di
manutenzione. La perdita di capelli correlata alle azioni di cura per
contrastare le patologie oncologiche ha una durata temporale generalmente
quantificabile in alcuni mesi, corrispondenti a quelli nei quali vengono
effettuate le necessarie terapie, mentre la perdita di capelli correlata ad
altre patologie o alle condizioni morbose perdura per anni e spesso per tutta
la vita. La Regione Umbria ha riconosciuto un contributo fino a 300 euro a
sostegno dell’acquisto di parrucche in favore di pazienti sottoposti a
terapia oncologica. Occorrerebbe estendere tale contributo anche nei
confronti delle persone affette da alopecia in conseguenza di patologie
diverse da quelle oncologiche, poiché costrette anch’esse all’utilizzo
‘forzato’ della parrucca per lunga parte della vita. Altre Regioni, tra
cui la Toscana e l’Emilia Romagna, hanno previsto l’estensione del
rimborso parziale sull’acquisto di parrucche anche per i pazienti con forme
croniche e gravi di alopecia areata e altre patologie congenite e/o
acquisite. Visto che molto spesso alla perdita dei capelli, nei malati di
alopecia si associa anche la perdita di peli e di sopracciglia che, da un
punto di vista estetico genera un forte impatto soprattutto a livello
sociale, sarebbe opportuno prendere in considerazione l’ipotesi di
prevedere un contributo economico anche per il tatuaggio. La Liguria ha da
poco presentato una proposta di legge per inserire il tatuaggio come
prestazione del sistema sanitario regionale con l’impegno impegnata di
introdurre un rimborso per quella che potrebbe diventare una nuova
prestazione socio sanitaria convenzionata”.
L’assessore Luca Coletto ha risposto che “la fornitura di parrucche e il
tatuaggio con finalità mediche non rientrano nei Lea e devono quindi essere
finanziate con risorse regionali. La Giunta regionale ha dato continuità a
quanto previsto con leggi regionali, confermando anche per il 2022 il
contributo di 300 euro per i pazienti oncologici. È stato anche aumentato il
finanziamento complessivo, da 80 a 100 mila euro. Ed anche per il 2023 verrà
riconosciuto il contributo da 300 euro. L’attuale situazione del bilancio
sanitario non consente un ulteriore ampliamento della misura”.
Simona Meloni ha “accolto positivamente l’ampliamento dello stanziamento
di 20mila euro. Sappiamo che si tratta di risorse extra Lea e che necessitano
di risorse aggiuntive. Sarebbe opportuno effettuare una ricognizione per
capire quanti soggetti sarebbero interessati a questa misura per quantificare
l’ammontare dello stanziamento necessario”. MP/
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/74775
Notiziario Regione Umbria News: http://goo.gl/xvFFdO
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