
(AGENPARL) – mar 07 marzo 2023 Approvata all’unanimità la mozione di Andrea Fora (Patto civico) e Tommaso
Bori (Pd) per un “confronto tra Regione, Aziende Sanitarie, Anci e
rappresentanti degli enti gestori per avviare un monitoraggio sulla
situazione”
(Acs) Perugia, 7 marzo 2023 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha
approvato all’unanimità la mozione dei consiglieri Andrea Fora (Patto
civico) e Tommaso Bori (Pd) dal titolo “Strutture sanitarie e socio
sanitarie: applicazione nuove tariffe, verifica ingressi e trasferimento
ristori Covid, istituzione tavolo regionale”.
Illustrando l’atto in Aula Fora ha spiegato che il provvedimento “impegna
Presidente e Giunta regionale per attivare entro il mese di marzo un tavolo
di lavoro tra Regione, Aziende Sanitarie, Anci e rappresentanti degli enti
gestori al fine di avviare un monitoraggio avanzamento ristori 2021 enti
gestori servizi; un monitoraggio sulla effettiva entrata in vigore delle
nuove tariffe 2022 e le modalità di adeguamento economico delle tariffe
relative a gare e servizi in corso; un monitoraggio sull’invio dei dati degli
anziani nelle residenze protette (Rp) e le residenze sanitarie assistenziali
(Rsa). Abbiamo più volte sollecitato la Regione a procedere velocemente con
l’adeguamento per le tariffe ferme da oltre 10 anni. Nei primi mesi del
2022 finalmente è stata adottata dalla Giunta la delibera che ha approvato
un primo adeguamento delle tariffe, ma da allora gli accessi nelle strutture
da parte delle due aziende risultano di molto ridotti rispetto al passato
soprattutto in relazione alle reali necessità che si riscontrano sul
territorio. Non sarebbe ammissibile che per motivazioni di budget errato fra
Asl e Regione il conto finale dei mancati ricoveri lo dovessero pagare
cittadini e famiglie a cui verrebbero negati i servizi. Inoltre ad aprile la
Giunta ha approvato il nuovo regolamento per l’accreditamento delle
strutture operanti a supporto delle persone con disabilità, a cui è
condizionato il pagamento delle rette da parte dei soggetti pubblici che
prevede standard e requisiti qualitativamente superiori rispetto al passato
che comportano evidentemente oneri superiori per le strutture stesse. I
gestori devono adeguarsi ai nuovi standard entro aprile 2023. Ma ad oggi non
sono state definite le nuove tariffe coerenti con i nuovi standard delle
strutture e i ristori alla rete delle strutture socio sanitarie non sono
stati trasferiti. Dunque sono passati oltre due anni da quando la Regione ha
chiesto alle cooperative sociali e alle strutture residenziali una
rendicontazione per le mancate entrate, a causa del blocco dei nuovi
ingressi, promettendo ristori per evitare le chiusure. La Regione non assolve
i propri compiti inviando semplicemente indicazioni alle Asl, deve anche
verificare che le indicazioni vengano rispettate ed attuate. La soluzione
più immediata sarebbe di adeguare le tariffe entro aprile. Ma anche se
questo avvenisse, realisticamente, le Asl non riuscirebbero ad adeguare i
budget in tempo. A fronte della necessità di rispetto dei bilanci, manca la
condivisione dei problemi. E non è stata accolta la disponibilità del Terzo
settore a collaborare per trovare soluzioni, che potrebbero essere elaborate
attraverso un apposito Tavolo di lavoro”.
INTERVENTI
Stefano Pastorelli (Lega): “Esiste una situazione di difficoltà, a partire
dall’aspetto di sostenibilità economica degli interventi. Le risorse
trasferite dal Governo, circa 2,6 milioni, sono state messe a disposizione
dei gestori delle Rp e delle Rsa. Malgrado svariati solleciti, le Aziende non
hanno completato le procedure per stilare le graduatorie delle domande
ammissibili. Si è riconosciuta l’esigenza di adeguare le tariffe delle
strutture. La Giunta ha disciplinato la materia, per riclassificare le
strutture e prevedere nuovi livelli di sicurezza. A questo fine è stato
approvato un nuovo apposito regolamento. Le strutture già autorizzate
dovranno adeguarsi ai nuovi requisiti entro la fine di aprile 2023,
altrimenti perderanno le autorizzazioni. I maggiori standard porteranno un
aumento dei costi. È stato previsto un adeguamento delle tariffe delle
strutture, retroattivo, a partire dal primo gennaio 2023. Rispetto al
monitoraggio degli accessi e alle presenze nelle strutture residenziali per
anziani, dal monitoraggio effettuato essi risultano in linea con quelli degli
anni precedenti. Non siamo contrari alla creazione del Tavolo, togliendo dal
dispositivo il termine perentorio del mese di marzo”.
Tommaso Bori (Pd): “L’adeguamento delle tariffe non può essere a
discapito di famiglie e pazienti. Serve un lavoro serio insieme ai Comuni e
alle strutture per trovare un punto di equilibrio. Il ruolo di queste
strutture è molto importante per il tessuto sociale. Ad oggi non sono
arrivati i ristori che invece sono indispensabili per le strutture. I nuovi
standard comportano un costo ulteriore per l’accreditamento delle
strutture. C’è poco tempo per trovare una sintesi e scongiurare la
chiusura delle strutture”. MP/
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/74780
Notiziario Regione Umbria News: http://goo.gl/xvFFdO