
(AGENPARL) – dom 05 marzo 2023 ARCHIDIOCESI DI PERUGIA-CITTA’ DELLA PIEVE
U.S.Di. – UFFICIO STAMPA DIOCESANO
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COMUNICATO STAMPA N° 3780 – domenica 05 marzo 2023
Alla cortese attenzione della redazione
Perugia: Giornate culturalmente e spiritualmente intense all’insegna del Perugino a cinque secoli dalla morte (1523-2023). Il vicario generale e custode del Sant’Anello don Simone Sorbaioli:
«segni sia nell’arte che nelle manifestazioni tradizionali dal significato profondo di fede e di speranza»
Sono giornate particolarmente intense quelle vissute dalla città di Perugia in questo primo fine settimana della mostra, alla Galleria Nazionale dell’Umbria (4 marzo – 11 giugno 2023), dedicata al grande maestro Pietro Vannucci, detto il Perugino, e al suo contesto artistico, a cinque secoli dalla morte (1523-2023). È un evento che coinvolge la cattedrale di San Lorenzo e il suo patrimonio storico-artistico, come spiega il vicario generale e custode della Confraternita del Sant’Anello, don Simone Sorbaioli, in occasione dell’esposizione straordinaria in duomo del Sant’Anello avvenuta il 4 marzo e dal giorno successivo, fino al prossimo 11 giugno, il prezioso cinquecentesco reliquiario che lo racchiude può essere ammirato nel Museo della Cattedrale.
«La Città di Perugia, in questi giorni, sta vivendo un momento importante, potremmo dire un momento storico – commenta il vicario generale –. Il 3 marzo eravamo in tanti all’inaugurazione della mostra che vede tra le numerose opere raccolte lo Sposalizio della Vergine dipinto dal Perugino per la cappella della nostra cattedrale dove ancora oggi viene custodito il prezioso Sant’Anello. La splendida opera dello Sposalizio della Vergine fu trafugata in epoca napoleonica e da quel tempo, dopo più di duecento anni, è nuovamente a Perugia. Il suo ritorno in città è stato salutato con una partecipazione corale di tutte le Istituzioni. È stato bello vedere Perugia rappresentata ed unita in quest’occasione. In cattedrale abbiamo voluto promuovere un’esposizione straordinaria del Sant’Anello che per noi è un segno, un cimelio prezioso, che ci rimanda all’importanza del sacramento del matrimonio fin dall’inizio della Storia della Salvezza, perché si ricorda il matrimonio tra Maria e Giuseppe in seno al quale Gesù è potuto venire al mondo ed iniziare la sua vicenda umana».
Nel concludere la sua riflessione su queste giornate culturalmente e spiritualmente intense all’insegna del Perugino, don Simone Sorbaioli auspica che «questo periodo sia ricco certamente di eventi culturali, ma che non sia tralasciato quello che per noi credenti è importante, cioè la spiritualità legata a questi segni sia nell’arte, soprattutto dell’arte del Perugino nell’anno a lui dedicato, sia a quelle manifestazioni popolari e tradizionali che portano in se un significato profondo di fede e di speranza che per noi è imprescindibile».

