
(AGENPARL) – sab 04 marzo 2023 COMUNICATO STAMPA
4 marzo 2023
BOLLETTE, CODACONS: ONERI DI SISTEMA VANNO ABOLITI, COSTANO 12,4 MILIARDI DI EURO ANNUI ALLE FAMIGLIE
FINANZIANO SPESE CHE NULLA HANNO A CHE VEDERE CON ENERGIA E PESANO COME MACIGNO SULLE BOLLETTE DEGLI ITALIANI
Il Governo non solo deve a tutti i costi prorogare l’azzeramento degli oneri di sistema che scadrà il prossimo 31 marzo, ma deve operare per arrivare ad una definitiva eliminazione di tale assurda tassazione che pesa per 12,4 miliardi di euro all’anno sulla spesa energetica degli italiani. Lo afferma il Codacons, che rivolge un appello al Governo Meloni.
“Riteniamo che gli oneri di sistema debbano essere del tutto aboliti, poiché una larga parte di essi serve a finanziare spese che nulla hanno a che vedere con i consumi energetici degli utenti – spiega il presidente Carlo Rienzi – All’interno della voce oneri di sistema in bolletta troviamo infatti balzelli per coprire lo sviluppo tecnologico e industriale, la messa in sicurezza del nucleare, compensazioni territoriali, sostegno alla ricerca di sistema e, addirittura, regimi tariffari speciali per il servizio ferroviario universale e merci”.
Voci che, sommate, incidono fino al 22% sulle bollette elettriche degli italiani, e per il 5% sul gas – analizza il Codacons – Solo nel 2020, gli oneri di sistema sono costati 12,4 miliardi di euro alle famiglie italiane: la componente Asos ha inciso per 10,12 miliardi, di cui 8,7 miliardi di sostegno alle rinnovabili e 1,6 dai contributi per le aziende energivore, mentre la quota restante per oltre 2,2 miliardi è stata assorbita dalla componente Arim. 442 milioni per i siti nucleari, 443 alle ferrovie, 920 per la promozione dell’efficienza energetica.
Testo Allegato:
Roma, 4 marzo 2023
Al Presidente della Regione Campania,
On. Vincenzo De Luca
seg.presidente@regione.campania.it
Signor Presidente,
apprendo della Sua presenza allâ?? incontro promosso da Confindustria che si terrà martedì presso il Teatro
Vittorio Emanuele di Benevento. Me ne compiaccio, perché fuga il dubbio che il Sannio fosse un figlio
illegittimo della Regione da Lei, scarsamente am
ministrata. Mi rendo conto che è molto più gradevole
incontrare gli imprenditori che i malati abbandonati in corsie di Ospedali sotto strutturati. Ma questa
volta, Signor Presidente, temo che non potrà non cogliere il mio ennesimo invito ad incontrare il
p
ersonale stremato dalle emergenze continue dellâ??Ospedale San Pio, azienda ospedaliera di Sua
Le consiglio inoltre, anzi la invito caldamente, tra un incontro e lâ??altro, a fare un salto anche
allâ??ospedale di Santâ??Agata dei Goti per scusarsi co
n il personale sanitario e i cittadini che invano hanno
assistito alle Sue disattese promesse. Al contempo, ci felicitiamo per la Sua conferma allâ??ennesimo taglio
di nastro previsto tra qualche settimana presso lâ??ex Ospedale di Cerreto Sannita ad inaugurar
e un Hospice
necessari per offrire agli utenti s
ervizi sanitari fondamentali. Se ne ricorda Signor Presidente? Noi non lo
abbiamo scordato!
In ultimo Signor Presidente, non perda lâ??occasione di sorprenderci evitandoci le solite scene
–
solo grazie a Lei
–
sono tristeme
nte alla guida della Città e della Provincia
di Benevento. Degni rappresentanti di quellâ??avanzo di politica stantia che, ormai agli sgoccioli, non
perderà occasione ad er
gersi a paladina di unâ??accorata
richiesta
,
per buttare ancora fumo negli occhi di
pazi
enti e famiglie stremate. Il Sannio non vuole più essere spettatore silente di commedie recitate ad arte,
mentre nel chiuso delle stanze trattate interessi personali e familiari noti ormai a tutti!
a vendita della fontana di Trevi: dovete
rispetto
–
ammesso che ve ne resti una briciola
–
verso la salute pubblica dei suoi cittadini.
Per cui, Signor Presidente, nel darle il ben benvenuto nella terra dei figli di un â??Dio minoreâ? (così
come ci ha tratta
ti fin da oggi) Le chiedo, per lâ??ultima volta, di dare risposte alla catastrofica situazione
della sanità sannita prima di andare ad imbonire i nostri imprenditori che fortunatamente, se la cavano
benissimo nonostante Lei!
On.le Francesco Maria Rubano