(AGENPARL) - Roma, 1 Marzo 2023(AGENPARL) – mer 01 marzo 2023 -III COMMISSIONE CONSILIARE URBANISTICA/ GIOVEDÌ 2 MARZO LA SEDUTA
-II COMMISSIONE CONSILIARE BILANCIO/ GIOVEDÌ 2 MARZO LA SEDUTA
-CONSIGLIO COMUNALE/ LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE DELLA SCUOLA VALENTINI: INTERROGAZIONE DEI CONSIGLIERI HROMIS E ZUCCHERINI (PD)E RISPOSTA DEL VICESINDACO TUTERI
-CONSIGLIO COMUNALE / CROCE (IPP) CHIEDE AGGIORNAMENTI SULLA RIAPERTURA DELL’ASILO NIDO IL MELOGRANO. LA RISPOSTA DEL VICESINDACO TUTERI
-CONSIGLIO COMUNALE/ SITUAZIONE DI GRAVE DEGRADO E PERICOLOSITÀ DELLE SCALETTE DI VIA DEL LABERINTO: INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE CROCE (IPP) E RISPOSTA DELL’ASSESSORE NUMERINI
-CONSIGLIO COMUNALE / INTERROGAZIONE DI PACIOTTI, BISTOCCHI E BORGHESI (PD) SULLA MANUTENZIONE DEL MANTO STRADALE DI VIA CARUCCIOLA, VIA BORGIONI E VIA DEL CIPRESSO E RISPOSTA DELL’ASSESSORE NUMERINI
-CONSIGLIO COMUNALE/ EVENTI ALLUVIONALI DELL’AGOSTO 2021: INTERROGAZIONE DEI CONSIGLIERI HROMIS E PACIOTTI (PD) E RISPOSTA DELL’ASSESSORE MERLI
-CONSIGLIO COMUNALE/ PROGETTI RIGUARDANTI PIAZZA DEL CIRCO: INTERROGAZIONE DEI CONSIGLIERI HROMIS (PD) E CROCE (IPP) E RISPOSTA DELL’ASSESSORE PASTORELLI
-CONSIGLIO COMUNALE/ CHIUSURA FILIALE DI BANCA A PONTE VALLECEPPI: INTERROGAZIONE DEL CAPOGRUPPO PD BISTOCCHI E RISPOSTA DELL’ASSESSORE PASTORELLI
-CONSIGLIO COMUNALE/ CHIUSURA DELLA BIBLIOTECA DI VILLA URBANI: INTERROGAZIONE DELLA CONSIGLIERA RANFA (PD) E RISPOSTA DELL’ASSESSORE NUMERINI
Testo Allegato:
III COMMISSIONE CONSILIARE URBANISTICA/ GIOVEDÌ 2 MARZO LA SEDUTALa III commissione consiliare Urbanistica si riunirà giovedì 2 marzo, alle ore 9 in prima convocazione e alle ore 10 in seconda, nella sala del Consiglio comunale a Palazzo dei Priori per discutere i seguenti argomenti:- Proposta per il Consiglio Comunale n. 968 del 06/02/2023 avente come oggetto: Variante parziale al PRG parte strutturale e parte operativa ai sensi dell’ art. 32, comma 6 L.R. N. 1/2015 e art. 8 del DPR N. 160/2010. Ditta : Perugia conglomerati S.R.L. – Presa d’ atto dell’ inadeguatezza delle previsioni dello strumento urbanistico generale. Avvio del procedimento unico di variante.- Ordine del giorno presentato dalle Consigliere Morbello e Renda del gruppo Consiliare Tesei Presidente per l’Umbria avente come oggetto : velocizzare l’ installazione di barriere fonoassorbenti”. II COMMISSIONE CONSILIARE BILANCIO/ GIOVEDÌ 2 MARZO LA SEDUTALa II commissione consiliare Bilancio si riunirà giovedì 2 marzo, alle ore 13.30 in prima convocazione e alle ore 14.30 in seconda, nella sala del Consiglio comunale a Palazzo dei Priori.In programma c’è la preconsiliare n. 1288 del 15/02/203: riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell’art.194, comma 1 del d.lgs 267/2000.CONSIGLIO COMUNALE/ LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE DELLA SCUOLA VALENTINI: INTERROGAZIONE DEI CONSIGLIERI HROMIS E ZUCCHERINI (PD)E RISPOSTA DEL VICESINDACO TUTERIIl consigliere del PD Marko Hromis ha illustrato l’interrogazione sullo stato dei lavori di ristrutturazione dell’istituto scolastico Valentini e sul prolungamento dei tempi di riapertura, sottoscritta insieme al collega Francesco Zuccherini (Pd).I lavori di ristrutturazione della scuola primaria Montessori, per le sedi “P. Ciabatti” e “E. Valentini”, sono iniziati tra i mesi di luglio e settembre del 2021 con un cronoprogramma che prevedeva la fine dei lavori del primo istituto nel luglio 2023 e del secondo nel luglio 2022. In questo lasso di tempo gli studenti coinvolti hanno frequentato le lezioni all’interno di altri istituti con non pochi disagi legati anche al servizio di scuolabus. A seguito dell’apertura dei cantieri, i lavori sono stati interrotti più volte e non hanno registrato una continuità costante e progressiva, generando disagi protratti nel tempo per famiglie e studenti e al punto da richiedere una modifica del cronoprogramma, fino a prevedere una inversione della tempistica per la riapertura dei due istituti.Il 1°dicembre 2022 la dirigenza scolastica ha informato le famiglie dei ragazzi coinvolti che il Comune di Perugia ha garantito per l’anno scolastico 2023/2024 il rientro di tutte le classi del plesso Ciabatti di via Brunamonti, ma non è in grado di ipotizzare la data del rientro delle classi del plesso Valentini confermando che anche per questo anno scolastico le classi saranno collocate nel plesso di Montegrillo.Questa recente comunicazione ha aggravato i disagi delle famiglie coinvolte che, al momento dell’iscrizione scolastica hanno fatto affidamento sul fatto che gli studenti, l’anno successivo, sarebbero rientrati nelle loro classi. Questo orizzonte temporale è indicato anche sul cartello di cantiere nei pressi del cancello del plesso Valentini.Le stesse famiglie hanno scritto al Comune di Perugia e agli uffici tecnici competenti per l’edilizia scolastica, senza ricevere risposta sulla richiesta di chiarimenti in merito a date certe di riapertura.I consiglieri hanno quindi chiesto spiegazioni puntuali sullo stato dei lavori e sulle cause dei ritardi accumulati e che venga garantito un orizzonte temporale preciso e, per quanto possibile, coincidente con l’inizio del prossimo anno scolastico. ***Il vicesindaco Gianluca Tuteri, con l’ausilio della dirigente Monia Benincasa, ha spiegato che il progetto esecutivo dell’intervento in parola fu approvato dalla giunta ad agosto del 2020 a seguito di acquisizione di un finanziamento di € 1.480.000,00 a valere sui c.d. Mutui BEI 2018.A seguito dell’espletamento di apposita gara con procedura negoziata, i lavori sono stati aggiudicati in favore del costituendo R.t.i. tra PEVIT S.r.l., mandataria ed EDERA COSTRUZIONI S.r.l., mandante, per aver presentato la migliore offerta economica con un ribasso del 26,231%.In data 18/06/2021 è stato sottoscritto il contratto di appalto mentre i lavori sono stati consegnati in data 12/07/2021, con fine prevista un anno dopo.L’aggiudicatario, tuttavia, ha ripetutamente manifestato la propria difficoltà nell’esecuzione operativa e ciò a causa della particolare congiuntura economica, tanto che già il 29 giugno 2022 aveva manifestato la volontà di risolvere il contratto d’appalto in oggetto, istanza poi successivamente ritirata. A seguito dell’anomalo andamento dei lavori, in verità, la U.o. Edilizia scolastica aveva già pronunciato la decadenza del beneficio dell’anticipazione contrattuale.L’aggiudicatario, per parte sua, ha sempre propugnato la non imputabilità ad esso di ritardi ed inadempimenti a causa delle eccezionali circostanze in cui si è sviluppato il rapporto contrattuale (COVID 19 e rincari materiali dovuti alla guerra in Ucraina).In tale contesto, infine, il RTI aggiudicatario, con nota del 28/12/2022, invocando e documentando con i relativi allegati proprio le eccezionali circostanze di cui sopra, ha proposto alla stazione appaltante di addivenire alla risoluzione consensuale del rapporto, per sopravvenuta eccessiva onerosità dello stesso, ex art. 1467 c.c..Dopo attente valutazioni con atto D.D. n. 3546 del 30/12/2022 è stato disposto l’accoglimento della proposta di risoluzione contrattuale, poi ratificata con atto di risoluzione del 09/01/2023.In base alle previsioni di legge, in caso di risoluzione del contratto, è consentito alle stazioni appaltanti di risparmiare tempo e risorse pubbliche, affidando il contratto senza l’ulteriore svolgimento di una gara ad evidenza pubblica attraverso l’interpello progressivo dei soggetti che hanno partecipato all’originaria procedura di gara, risultanti dalla relativa graduatoria.L’ufficio ha pertanto proceduto, a partire dal 03.01.2023, ad interpellare le 7 imprese presenti nella graduatoria del 2020, senza tuttavia avere disponibilità da nessuna delle imprese contattate.A questo punto l’Amministrazione dovrà procedere alla approvazione del progetto dei lavori che restano da svolgere nel cantiere della scuola Valentini, applicando tuttavia, per espressa previsione normativa, non già i prezzi del progetto originario, ma quelli attualizzati al 2022, con un notevole aumento delle opere da appaltare. L’ufficio sta portando avanti interlocuzioni con la Regione Umbria e, attraverso l’Agenzia per la Coesione territoriale, anche con il Ministero dell’Istruzione per avere rassicurazioni sulla compartecipazione all’aumento del costo dell’intervento.In ogni caso, l’appalto potrà a questo punto ripartire, previo reperimento di adeguata copertura finanziaria, dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2023.Una volta aggiudicati i lavori, il tempo stimato per il loro svolgimento è stimabile in 7-8 mesi.Tuteri ha sostenuto che purtroppo non era possibile prevedere quanto accaduto; in ogni caso l’Amministrazione e gli uffici hanno rispettato tutte le prescrizioni di legge a fronte di una situazione particolarmente difficile. L’unico rammarico – ha concluso Tuteri – è di non aver fatto partire i lavori un anno prima rispetto a quanto accaduto, accogliendo una richiesta della scuola e delle famiglie. Probabilmente se fosse stato così i disagi non ci sarebbero stati.In replica Francesco Zuccherini ha confermato che è stato commesso un errore nel non iniziare i lavori quando erano stati programmati, anche perché in quel tempo le scuole erano chiuse per la pandemia ed i disagi sarebbero stati minimi. A volte – ha detto – servirebbe più coraggio nelle scelte.Zuccherini ha comunque confermato la volontà di monitorare la situazione perché è importante portare a compimento i lavori su una scuola storica della città molto frequentata.Perplessità e critiche sulla scelta del vice sindaco di far illustrare la risposta alla dirigente Benincasa sono state espresse dalla capogruppo PD Bistocchi.CONSIGLIO COMUNALE / CROCE (IPP) CHIEDE AGGIORNAMENTI SULLA RIAPERTURA DELL’ASILO NIDO IL MELOGRANO. LA RISPOSTA DEL VICESINDACO TUTERINella seduta del 1° marzo del Consiglio comunale dedicata al question time, il consigliere Fabrizio Croce (Idee Persone Perugia) ha chiesto un aggiornamento sui tempi di eventuale riapertura dell’asilo nido comunale Il Melograno, situato in via del Curato nel quartiere centrale di Porta Eburnea a Perugia. La struttura ad inizio 2017 è stata sottoposta ad una serie di interventi di miglioria e ottimizzazione, quali sistemazione del giardino, fornitura di nuovi giochi e realizzazione di un’area esterna, ed è divenuta sede di un progetto innovativo e sperimentale di riqualificazione cromatica e illuminotecnica degli interni ai fini della “umanizzazione dei luoghi” realizzato da uno studio specializzato milanese appositamente incaricato dall’amministrazione comunale. Quello spazio ha rappresentato per il quartiere di Porta Eburnea per oltre 40 anni un importante punto di riferimento, nonché luogo di socialità e sede di funzioni pubbliche (sede elettorale, assemblee pubbliche), condividendo con il vicino Istituto Pieralli il ruolo di fulcro vitale di un’area cittadina ormai del tutto priva di attività commerciali, artigianali e di servizio, se si escludono i pochi esercizi aperti rimasti aperti in via Bonazzi, il Conservatorio musicale di piazza Mariotti e la chiesa di Santo Spirito.L’Istituto Statale Pieralli, così come una parte dei locali di pertinenza della confinante chiesa di Santo Spirito, è peraltro rimasto inagibile dopo il terremoto del 2016, con lo spostamento temporaneo di tutte le sue classi in altre sedi, e ad oggi non se conosce il destino. L’asilo comunale “Il melograno”, dopo essere stato sede elettorale in occasione delle elezioni amministrative del 2019 e aver riaperto con forti misure restrittive nel periodo iniziale della pandemia, è rimasto chiuso per imprecisati lavori di ristrutturazione, senza nessuna informazione utile al riguardo, circa le modalità ed i tempi di una riapertura. Il consigliere ricorda anche che il quartiere di Porta Eburnea è già fortemente penalizzato dall’assetto viario delle vie di uscita dal centro di Perugia (tutte convergenti a senso unico sulla direttrice di via San Giacomo e via delle Forze, andando a determinare un forte congestionamento di traffico veicolare e conseguente inquinamento) e in perenne attesa di conoscere i tempi di riqualificazione dell’ex carcere nell’area tra piazza Partigiani e via del Parione, nonché eventuali progetti riguardanti l’enorme immobile che fu sede degli uffici comunali tra via Fiorenzo di Lorenzo e piazza Santo Spirito.Croce ha quindi chiesto le ragioni per cui Il Melograno è stato chiuso e se nella programmazione delle opere pubbliche per l’immediato futuro è stato previsto un intervento per tale struttura. ***Questa la risposta fornita dal vicesindaco Gianluca Tuteri. C’è stata una interlocuzione continua con la Provincia in vista dell’avvio dei lavori nell’immobile. Nel 2020 la Provincia ha comunicato la necessità di iniziare i lavori e nel 2021 il gruppo bambini è stato trasferito al Tiglio. Non è stato perso alcun posto nido e anche la continuità educativa, avvalendosi delle stesse insegnanti, è stata salvaguardata. Quindi non sono state perse le iscrizioni dei bambini in quell’anno. La Provincia ha fatto presente alcune problematiche connesse all’iter. I fondi dovrebbero comunque arrivare a giorni, nel mese di marzo. Entro agosto 2025 i lavori dovrebbero essere ultimati con riconsegna degli spazi al Comune; Il Melograno sarà così riaperto nell’anno scolastico 2025-26. CONSIGLIO COMUNALE/ SITUAZIONE DI GRAVE DEGRADO E PERICOLOSITÀ DELLE SCALETTE DI VIA DEL LABERINTO: INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE CROCE (IPP) E RISPOSTA DELL’ASSESSORE NUMERINIIl consigliere Fabrizio Croce (Idee Persone Perugia) ha interrogato la giunta sulla “situazione di grave degrado e pericolosità” delle scalette di via del Laberinto. L’area residenziale di corso Cavour – ricorda Croce – è in stretta connessione con le sottostanti via del Cortone e via San Domenico, in quanto quasi tutte le abitazioni sono sprovviste di garage o parcheggi di pertinenza e tali vie offrono svariate possibilità al riguardo. A causa della conformazione dell’area su livelli differenti, se si vuole accedere a viale San Domenico bisogna necessariamente percorrere alle due estremità via Ripa di Meana o via Bonfigli e poi immettersi su quel viale.Per i pedoni, inoltre, i collegamenti a monte tra le due aree sono offerti anche dall’attraversamento di via Piantarose (traversa di via XIV Settembre) in direzione di via del Cortone, dall’imbocco di via del Cortone posto a metà strada tra l’intersezione di corso Cavour con via XIV Settembre e da piazza Giordano Bruno, tramite l’attraversamento di via del Persico. A valle, invece, la situazione è più complicata e anche priva di adeguata segnalazione, poiché l’unico collegamento al servizio dei residenti della parte terminale di corso Cavour, di Borgo XX Giugno e via Bonfigli è rappresentato dall’attraversamento di via del Laberinto, a cui si può accedere anche dalle intersezioni di via del Canterino e via del Deposito.Al termine di questa via, carrabile per i residenti ma senza uscita, è posta una scalinata di dimensioni particolarmente strette che conduce quasi a valle della rampa di via del Cortone, nei pressi del Circolo del Tempobono e di alcune abitazioni. La scalinata di via del Laberinto in questione presenta diversi dislivelli e lungo il suo attraversamento confina con giardini e aree verdi private che la rendono particolarmente buia e impervia dopo il calare del sole. Inoltre, questa piccola, angusta ma fondamentale via di collegamento per i residenti della zona si trova in uno stato di degrado ben visibile dal pessimo stato in cui si trovano gradini e staccionate originari e dall’apparizione, lungo molte parti del percorso, della rete elettrosaldata che era stata posta alla base del camminamento ai fini della sua stabilità, e può considerarsi pericolosa ormai anche per persone normodotate e senza difetti di deambulazione. Ciò premesso, Croce ha chiesto: se nel quadro delle opere di riqualificazione del costone che separa Corso Cavour dalle sottostanti via del Cortone e via San Domenico è stato programmato anche il rifacimento o almeno la messa in sicurezza di questa scalinata, come è avvenuto per tutte le altre a partire da quella posta in fondo a via Piantarose scendendo a valle;se nella programmazione delle opere pubbliche per l’immediato futuro è possibile prevedere un intervento relativo a questa infrastruttura, che tenga conto anche della sua adeguata illuminazione e segnalazione.***L’assessore ai lavori pubblici Otello Numerini ha inizialmente dato conto dei lavori sul contrasto al rischio idrogeologico in atto in via Ripa di Meana, ormai in fase di conclusione. Tali opere hanno consentito di riqualificare tutta l’area limitrofa, anche tramite la ripavimentazione di un tratto di via San Domenico e di via del Cortone, il potenziamento dell’illuminazione ed il completo rifacimento delle scalette di via Piantarose e che conducono in via del Cortone.Le scalette di via del Laberinto non rientrano in questo appalto e non si potranno riqualificare, pertanto, nell’ambito di questo intervento.Numerini, tuttavia, ha riferito che, visto quanto emerso dai sopralluoghi effettuati sul posto, è stato previsto sulle scalette un intervento di manutenzione ordinaria nonché di potenziamento dell’illuminazione. Quanto invece alla cura del verde un primo intervento è stato già effettuato ed un secondo è programmato in prossimità della primavera.CONSIGLIO COMUNALE / INTERROGAZIONE DI PACIOTTI, BISTOCCHI E BORGHESI (PD) SULLA MANUTENZIONE DEL MANTO STRADALE DI VIA CARUCCIOLA, VIA BORGIONI E VIA DEL CIPRESSO E RISPOSTA DELL’ASSESSORE NUMERININella seduta del 1° marzo del Consiglio comunale, dedicata al question time, i consiglieri Nicola Paciotti, Sarah Bistocchi e Erika Borghesi (Pd) hanno presentato una interrogazione sulla manutenzione del manto stradale di via Carucciola, via Borgioni e via del Cipresso in zona industriale Ponte Felcino. Le aree industriali – ha ricordato Borghesi illustrando l’interrogazione – necessitano di una particolare attenzione sul fronte della manutenzione per via del trasporto pesante che le attraversa e che può provocare danni, nonché per abbattere il rischio di danneggiamento ai mezzi e alla merce trasportata. Perugia ha diverse aree industriali e quella tra Ponte Felcino e Ponte Valleceppi è una più sviluppate della città, forte di una variegata rete di realtà imprenditoriali inserite nel mercato locale, nazionale e internazionale. L’arteria principale è composta da via Carucciola e via Borgioni; a questa si aggiunge via del Cipresso, unico collegamento tra l’area industriale e strada Tiberina Nord, su cui insistono un’attività di ristorazione e una vetreria. Lo stato del manto stradale è ormai fortemente compromesso e necessita di un intervento urgente, come già successo per via Gustavo Benucci dove il ripristino non era più rinviabile. Sono quindi state chieste tempistiche e priorità per il ripristino del manto stradale nella zona industriale di Ponte Felcino. ***Proprio in questi giorni – ha risposto l’assessore ai lavori pubblici, Otello Numerini – si stanno effettuando interventi di ricostituzione dei corpi stradali soprattutto lungo arterie che toccano aree industriali. I lavori sono già iniziati in via Borgioni e via Carucciola, ma anche in via Pievaiola, che serve l’area industriale di Sant’Andrea delle Fratte, in via Benucci e in via dei Loggi a Ponte San Giovanni. Per via Borgioni e via Carucciola è stato necessario attendere un periodo favorevole dal punto di vista meteorologico per avviare i lavori. Via del Cipresso è di collegamento tra strade pubbliche per cui si può definire privata a uso pubblico. Un contributo di uomini e mezzi può quindi essere chiesto al Comune da parte dei proprietari. Si resta in attesa di una richiesta dei frontisti. CONSIGLIO COMUNALE/ EVENTI ALLUVIONALI DELL’AGOSTO 2021: INTERROGAZIONE DEI CONSIGLIERI HROMIS E PACIOTTI (PD) E RISPOSTA DELL’ASSESSORE MERLII consiglieri Marko Hromis e Nicola Paciotti (Pd) hanno presentato un’interrogazione relativa agli eventi alluvionali che hanno interessato l’abitato di Villa Pitignano nell’agosto 2021.Esponendo l’atto, Hromis ha riferito che il 23 agosto 2021 Perugia è stata interessata da una violenta tempesta atmosferica con oltre 170mm di pioggia caduti in un’ora. Ciò ha provocato ingenti danni soprattutto nelle frazioni di Ponte Felcino e Villa Pitignano.Nelle settimane successive il Comune di Perugia ha stanziato somme per interventi straordinari di mitigazione dei danni, con sistemazione di strade, fogne e sottopassaggi. Nel settembre 2021, ai danni già segnalati, si è aggiunto il cedimento della fogna in via Quirino con ulteriori disagi per la cittadinanza.Visto che a distanza di tempo aree stradali e pedonali risultano ancora interdette all’utenza, gli istanti chiedono di conoscere i motivi dei ritardi nel ripristino della normale circolazione e i tempi di realizzazione degli interventi.L’assessore alla protezione civile, Luca Merli, ha spiegato che quello del 23 agosto 2021 è stato un evento davvero eccezionale anche perché si è abbattuto su un’area piuttosto circoscritta. Il Comune si è subito attivato per i soccorsi alla popolazione e le verifiche relative all’integrità delle persone. La protezione civile è arrivata da tutta l’Umbria per mettere in sicurezza le famiglie e ripristinare il possibile. Ciò nelle fasi emergenziali. Subito dopo, si è fatta una ricognizione stimando circa 640mila euro di danni alle strutture comunali, dalle scuole ai canali alle aree verdi, oltre ai danni ai privati che superano i 3 milioni di euro. Sono state subito stanziate somme per gli interventi necessari a far tornare il quartiere alla vita ordinaria, in particolare per il ripristino della viabilità. Ci sono certo state strade rimaste chiuse più a lungo, ad esempio quella che collega Villa Pitignano a Ponte Pattoli, perché il tratto invaso dal fango era molto ampio e il movimento franoso continuava. Relativamente a un secondo episodio del 30 settembre 2022, si è rideterminata nuovamente l’ostruzione della tubatura con conseguente fuoriuscita delle acque dalla soletta del pozzetto in cima a via Quirino. Anche in questo caso si è intervenuti con la disostruzione della tubatura e la ripulitura delle aree a valle consentendo il ripristino della funzionalità idraulica. La soletta del pozzetto in questione è stata successivamente transennata per sicurezza. Il ripristino del manufatto è già stato effettuato.CONSIGLIO COMUNALE/ PROGETTI RIGUARDANTI PIAZZA DEL CIRCO: INTERROGAZIONE DEI CONSIGLIERI HROMIS (PD) E CROCE (IPP) E RISPOSTA DELL’ASSESSORE PASTORELLIIllustrando l’interrogazione su piazza del Circo, Marko Hromis (PD) ha ricordato che i lavori di ristrutturazione del Mercato coperto avviati nel 2016 avevano reso necessaria la creazione di una nuova sede temporanea per le attività commerciali, poi individuata in Piazza del circo, allestita con l’uso di strutture prefabbricate e ribattezzata “Mercato scoperto”. Essa, almeno per la parte alimentare delle attività, si è rivelata efficace sotto il profilo commerciale e funzionale a rivitalizzare un pezzo di centro storico penalizzato dallo svuotamento di servizi;Invece tutte le altre attività merceologiche presenti nella piazza ed ospitate nel lato orientale oblungo della stessa sono state gradualmente abbandonate dagli assegnatari.Il ripristino della parte superficiale del Mercato Coperto alla fine del 2022 ha determinato la ricollocazione in loco delle tre attività alimentari fisse che avevano temporaneamente trovato alloggio in Piazza del Circo con conseguente smantellamento da parte del Comune delle relative strutture. Al contrario i prefabbricati posti sul lato lungo della piazza che ospitava la vendita degli altri prodotti merceologici ed un box destinato a WC pubblico sono rimasti al loro posto, pur se inutilizzati.Il quartiere di Porta Eburnea, pertanto, si è visto nuovamente privare di attività di prossimità e di un luogo fisico che nelle abitudini dei cittadini e delle famiglie aveva iniziato a rappresentare un punto di incontro;In ragione di ciò i consiglieri interrogano l’Amministrazione per sapere:- Se il Comune ha già deciso, ed entro quando, di sgomberare la piazza e destinare altrove l’utilizzo delle strutture mercatali, ripristinando la pavimentazione della stessa.-Se il Comune ha già previsto la collocazione nella piazza di attività temporanee di carattere commerciale/artigianale (come mercatini o mostre) o di carattere artistico/culturale/ricreativo (come spettacoli, performances o attività per bambini), considerato anche il recupero all’uso della capiente scalinata posta a monte della piazza e la presenza di due tende collocate nell’area centro- orientale che in estate potrebbero fare da sede ideale per alcune attività all’aperto.***L’assessore al Commercio Clara Pastorelli ha spiegato che, a seguito della ricollocazione degli esercizi alimentari al mercato coperto, effettuate tutte le verifiche del caso e accertata la non convenienza, anche da parte di associazioni, circa il mantenimento dei prefabbricati, si è provveduto ad affidare i lavori di rimozione dei container; vi è anche la volontà di procedere al ripristino delle porzioni della piazza liberate onde riportarle allo status ante 2015.Sono in corso, nel frattempo, anche con la Soprintendenza, interlocuzioni per valutare la ricollocazione (che non sarà presso la Loggia dei Lanari destinata ad attività culturali) dei cinque esercizi commerciali non alimentari nell’area del centro storico, nonché con le associazioni del quartiere per mantenere costante il presidio della piazza tramite mercatini commerciali ed eventi aggregativi sociali.Pastorelli, sul primo punto, ha riferito che sono stati presi contatti con Confesercenti, interessata a poter spostare una parte del mercatino dell’antiquariato di piazza Italia in piazza del Circo, e con Coldiretti, che vorrebbe poter presentare i propri prodotti in un’area del centro storico.CONSIGLIO COMUNALE/ CHIUSURA FILIALE DI BANCA A PONTE VALLECEPPI: INTERROGAZIONE DEL CAPOGRUPPO PD BISTOCCHI E RISPOSTA DELL’ASSESSORE PASTORELLINella seduta del 1° marzo del Consiglio comunale, dedicata al question time, nella sua interrogazione la capogruppo Sarah Bistocchi (PD) ha spiegato che il popoloso quartiere di Ponte Valleceppi ha sempre potuto contare su una banca, presente sul territorio fin dalla seconda metà dell’Ottocento. E’ notizia recente la comunicazione arrivata ai dipendenti Ubi dalla direzione centrale per cui a fine marzo lo sportello della frazione perugina chiuderà e il volume di affari sarà trasferito all’agenzia di Ponte San Giovanni. Comunicazione che ha sortito proteste e preoccupazioni tra gli abitanti del territorio, tanto da generare una vera e propria mobilitazione in massa, che ha visto la creazione di un comitato e due assemblee pubbliche. La presenza della banca a Ponte Valleceppi ha sempre rappresentato una sicurezza per le attività commerciali e un punto fermo per gli abitanti per i quali rappresenta un servizio essenziale.In ragione di ciò, Bistocchi chiede alla giunta quali azioni il Comune intende risolvere una problematica molto sentita dal territorio interessato. ***L’assessore al commercio Clara Pastorelli, nella sua risposta, ha notato che Ponte Valleceppi è una comunità importante e vivace anche dal punto di vista imprenditoriale. L’amministrazione è venuta a conoscenza delle motivazioni di una ristrutturazione a livello nazionale che tocca anche l’Umbria e Perugia. Si è appreso anche che l’utenza della filiale rientra in una fascia di età alta. Vista l’importanza di questo presidio per il territorio, l’amministrazione intende concordare con diversi soggetti interessati alla questione una proposta da presentare ufficialmente alla banca per poter trovare soluzioni e non lasciare intentata alcuna possibilità. CONSIGLIO COMUNALE/ CHIUSURA DELLA BIBLIOTECA DI VILLA URBANI: INTERROGAZIONE DELLA CONSIGLIERA RANFA (PD) E RISPOSTA DELL’ASSESSORE NUMERINIla Biblioteca di Villa Urbani – ha sottolineato Elena Ranfa (pd) è da anni punto di riferimento del quartiere dove insiste e della città tutta. Infatti è una delle biblioteche del sistema bibliotecario comunale maggiormente frequentate con forte presenza di scolaresche e associazioni.Il giorno 16 febbraio la Biblioteca di Villa Urbani è stata chiusa agli utenti; tale chiusura è avvenuta a seguito del distacco di intonaco dal soffitto (nel giorno di mercoledì 15 febbraio), che ha provocato danni alle cose (arredi/seggiole) e non alle persone.Tale distacco è avvenuto durante l’orario di apertura, con utenti presenti in sala, che solo casualmente non sono stati investiti dal crollo.Un cartello posto all’ingresso della struttura indicava che tale chiusura fosse motivata dalla necessità di effettuare accertamenti tecnici, ma nessuna indicazione veniva data rispetto al periodo di chiusura e all’eventuale data di riapertura;Infine altre criticità alla struttura erano già state rilevate, comportando la chiusura del secondo piano.In ragione di ciò Ranfa interroga la giunta per conoscere:-le motivazioni che hanno portato alla chiusura della biblioteca;- le modalità e gli interventi previsti per la messa in sicurezza della struttura;- i tempi per la riapertura della stessa.***L’assessore ai lavori pubblici ed infrastrutture Otello Numerini ha confermato che il 15 febbraio la Biblioteca comunale Villa Urbani di via Pennacchi è stata oggetto di un improvviso evento di caduta a terra di intonaco distaccatosi improvvisamente dal soffitto di uno dei locali al piano terra dell’immobile. I tecnici comunali immediatamente recatisi sul posto hanno constatato che il distacco ha interessato una porzione di circa 10 mq di intonaco di spessore di circa 7/8 cm. Tutti i locali sono stati fatti sgomberare nell’immediatezza da pubblico e personale.Gli ulteriori sopralluoghi effettuati nei giorni successivi hanno confermato la necessità di mantenere inibita la Biblioteca a pubblico e personale almeno fino all’esecuzione di apposite verifiche dello stato di conservazione degli intonaci da estendere a tutti i locali dell’edificio. Dette verifiche, di tipo strumentale, affidate a soggetto esterno specializzato, verranno eseguite a partire da giovedì 2 marzo. Solo all’esito di queste sarà possibile stabilire le cause del fenomeno ed estensione e grado di ammaloramento degli intonaci ed eventuali interventi di messa in sicurezza.Si ricorda che l’immobile in questione era già parzialmente inibito all’uso essendo il secondo piano chiuso a causa di un forte ammaloramento della copertura riscontrato alcuni mesi orsono. I due fenomeni non appaiono essere correlati.Con l’occasione verrà aggiornato il programma di adeguamento alle norme di sicurezza e prevenzione incendi.All’esito di tutte le predette verifiche e valutazioni sarà possibile stimare:-le risorse economiche necessarie alla rimessa in esercizio della struttura, aggiornando le previsioni già inserite nel programma triennale delle opere pubbliche (150.000€), all’indomani della chiusura del secondo piano;-i tempi di attivazione ed esecuzione degli interventi.In replica Ranfa ha auspicato che la situazione non rappresenti l’occasione per chiudere definitivamente la biblioteca, come ipotizzato più volte in passato, vista l’importanza che essa riveste per il quartiere e la città.