
(AGENPARL) – mar 28 febbraio 2023 Assessore Agabiti: “previsto stanziamento di 500mila euro per azioni a
contrasto della dispersione scolastica”
(Acs) Perugia, 28 febbraio 2023 – Nella seduta odierna dell’Assemblea
legislativa (sessione Question time) la consigliera Donatella Porzi (Misto)
ha chiesto alla Giunta regionale quali interventi intende mettere in campo
per “invertire la tendenza del forte aumento della dispersione scolastica
in Umbria”. Nello specifico: “quali misure intende attivare e con quali
mezzi intende intervenire, oltre ai fondi del PNRR destinati dal Governo
Draghi, al fine di combattere la dispersione scolastica, creando anche le
condizioni affinché i cosiddetti Neet, i giovani che non studiano, non si
formano e non lavorano, siano sostenuti attraverso mirati percorsi di
reinserimento”.
Illustrando il suo atto ispettivo, Porzi ha sottolineato che “il fenomeno
dell’abbandono scolastico prematuro presenta notevoli sfumature a livello
regionale, per diffusione proporzionata agli indicatori
socio-economico-demografici, per attenzione all’assetto culturale
complessivo ed alla formazione continua, per presenza sul territorio di
assistenti sociali, per distribuzione dei plessi scolastici ed i relativi
collegamenti. Da tale analisi emerge una grave penuria di investimenti spesso
proporzionale ai tassi di dispersione che in questo momento si sta cercando
di tamponare con i fondi del PNRR destinati alle scuole dal Governo Draghi
con i progetti Italia Futura. Paesi europei maggiormente avanzati, come la
Francia, canalizzano delle risorse verso le scuole nelle aree prioritarie in
base al numero di studenti provenienti da contesti svantaggiati. Strutture
permanenti annesse alle scuole secondarie che offrono possibilità per chi
abbandona precocemente la scuola di terminare l’istruzione secondaria
superiore. Secondo le statistiche sono più di 3 milioni gli studenti e le
studentesse che non si recano più a scuola ed abbandonano gli studi prima di
averli completati. Il fenomeno dell’abbandono scolastico è
indissolubilmente correlato agli indicatori socio-economici di sviluppo del
gruppo familiare di appartenenza in cui gli studenti si inseriscono. Ma anche
l’assetto territoriale ed urbano ha un suo ruolo, infatti nelle aree urbane
il tasso di abbandono è decisamente più basso che nelle aree rurali o
isolate. La Regione Umbria, negli anni 2020-2021 ha visto un preoccupante
peggioramento dei tassi di abbandono scolastico unito ad una disattesa
applicazione delle azioni concrete definite nella normativa regionale (legge
4/2018) che disciplina interventi regionali per la prevenzione e il contrasto
del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. Entrambi questi problemi hanno
un impatto negativo sulla vita degli studenti, sia a livello personale che
sociale. La dispersione scolastica può limitare le opportunità future dei
giovani e influire sul loro benessere economico, mentre il bullismo può
causare gravi danni psicologici e a volte anche fisici. Le istituzioni
regionali umbre non riescono a cogliere l’importanza di implementare, ad
esempio, il sostegno a distanza, programmi di tutoraggio, progetti di
integrazione sociale e supporto psicologico. Inoltre, non vengono organizzate
iniziative incisive per incentivare la motivazione degli studenti e
promuovere l’importanza dell’istruzione. Nel 2022 la dispersione implicita è
calata ed ha invertito la rotta in quasi tutte le regioni italiane ad
eccezione della Sardegna e dell’Umbria dove la dispersione scolastica è
arrivata all’ 8,9 per cento con un allarmante incremento in controtendenza.
I primi dati riferiti all’anno 2022-2023 ci consegnano un risultato
allarmante che vedrebbe un incremento molto preoccupante del valore rispetto
a quello del 2022. In Umbria si rischia di arrivare, per la prima volta, ad
un tasso di dispersione scolastica vicino al 10 per cento. Tutto ciò mette
chiaramente in discussione le attuali politiche di contrasto, evidenziando
numerose criticità dell’intervento regionale anche a livello preventivo.
In questo contesto al Giunta regionale non può limitarsi a demandare ai
privati o al Terzo settore il compito di intervenire per contrastare tale
fenomeno anziché assolvere ai doveri di una Amministrazione pubblica il cui
compito prioritario sia invece attivarsi con la programmazione di interventi
incisivi e di sistema. È necessaria una pianificazione consapevole ed
efficace che difenda e valorizzi il principio dell’istruzione e della
formazione come capitale umano indispensabile per la crescita individuale dei
nostri ragazzi e per fornire loro le competenze e i livelli di
specializzazione necessari affinché siano in grado di affrontare un mondo
del lavoro sempre più competitivo, contribuendo così al progresso economico
e sociale del nostro territorio e al consolidamento del senso della
comunità”.
L’assessore Agabiti ha risposto che “la dispersione scolastica e la
povertà educativa sono diretta conseguenza di situazioni articolate e
complesse che frequentemente nascono anche da un disagio economico e sociale
a cui si aggiungono gli effetti di due anni di pandemia. La dispersione
scolastica viene definita un’analisi multifattoriale. Secondo dati ed
analisi, come riportato anche dall’Istat, l’abbandono scolastico è un
fenomeno causato da una serie di fattori sociali e personali. Sin dal nostro
insediamento abbiamo sempre riservato particolare attenzione al fenomeno, pur
collocandosi esso al di sotto della media nazionale. Dalle prime fasi
dell’emergenza sanitaria, nel 2020, sono stati avviati importanti
interventi di sostegno indirizzati sia alle famiglie che alle scuole. Abbiamo
quindi intrapreso percorsi di sostegno del tutto nuovi nel panorama educativo
regionale: sostegni alle famiglie per servizi all’infanzia; borse
scolastiche del primo e secondo ciclo di istruzione; sostegni per attività
socio educativa nei mesi estivi. Sono state per questo messe a sistema linee
di finanziamento diversificate. Altra svolta nel sistema educativo-formativo
si è avuta con l’incremento di sostegno in percorsi di istruzione e
formazione professionale, consentendo così di ampliare il panorama
dell’offerta educativa-formativa. Nel 2022, per la prima volta, sono stati
autorizzati e finanziati dalla Giunta regionale percorsi quadriennali presso
le agenzie formative con sensibile incremento delle iscrizioni. Vanno anche
ricordati percorsi di diritto-dovere biennali sostenuti con fondi del Fse.
Ampliamento, diversificazione e qualificazione dell’offerta formativa
sempre più calibrata sulla domanda di competenze nel contesto sociale ed
economico, accompagnata dal potenziamento dei sostegni finanziari al diritto
allo studio ed inclusione scolastica potranno avere riflessi importanti anche
sul contesto educativo e formativo regionale dei prossimi anni. La Giunta
intende inoltre investire e focalizzare l’attenzione, con risorse
importanti, sull’orientamento per realizzare progetti di ampio respiro a
partire dalla scuola primaria, indirizzati agli studenti e famiglie con
attività puntuali e sistemiche. Abbiamo anche previsto lo stanziamento di
500mila euro per realizzare e finalizzare azioni per il contrasto alla
dispersione scolastica. È stato anche attivato l’importante strumento
dell’Osservatorio regionale per l’istruzione nel quale le diverse
componenti dell’ambito scolastico, del contesto socio economico, daranno
contributi significativi in funzione della programmazione dell’offerta
formativa. L’obiettivo è un sistema scolastico umbro sempre più
interattivo con il mondo del lavoro, dello sviluppo produttivo e dei servizi.
Negli ultimi anni abbiamo messo in campo importanti sostegni finalizzati
all’aiuto delle famiglie e dei giovani”.
Nella replica, Porzi ha detto di non mettere in dubbio gli
“interventi messi in campo dalla Giunta, ma in ogni ricerca sono presenti
dati che rimarcano un aumento del 4 per cento della dispersione scolastica.
Stiamo quindi arretrando pericolosamente. I ragazzi sono stati lasciati
troppo soli e le misure messe in campo non hanno raggiunto quelli più
bisognosi. Auspico che questo importante e delicato tema possa essere
analizzato ed approfondito in Terza Commissione”. AS/
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/74710
Notiziario Regione Umbria News: http://goo.gl/xvFFdO
Testo Allegato:
Pag.
1
a
2
NOTA di SINTESI
della
SITUAZIONE
IDROLOGICA
N
.
5
Nota di sintesi delle c
ondizioni idrologiche al
20
febbraio
202
3
Data elaborazione
20
/
0
2
/202
3
Il Distretto del fiume Po è ancora diviso in due
dalla siccità
.
L
a parte centro/occidentale
risente ancora in
maniera importante dell
â??
intensa
e duratura
siccità osservata lâ??anno scorso
, le precipitazioni
cumulate
nel
periodo autunnale ed invernale non sono state sufficienti per
recuperare il deficit plu
viometrico
: gli indici
standardizzati di precipitazione a 6 e 12 mesi
diffusa â??
siccità
severa
â?
con ampie aree in â??siccitÃ
estrema
â?.
Tali c
ondizioni
hanno
mediamente tempi di ritorno superiori a
30
–
50 anni.
Situazione decisamente migliore sul
la pianura lombarda sud/orientale e sullâ??Emilia
–
Romagna, dove le
precipitazioni più diffuse e consistenti
hanno ridot
to il deficit
semestrale ed annuale
;
gli indici
standardizzati a 6 e 12 mesi identificano condizioni meteorologiche â??nella normaâ?
. Da segnalare
su queste
aree
il contributo significativo delle precipitazioni osservate nel mese di gennaio,
che sono risultate anche
superiori ai valori di riferi
mento sullâ??Emilia Centrale e sulla Romagna.
Le temperature
osservate
a scala distrettuale
mostrano valori che da mesi sono superiori a quelli di riferimento
:
lâ??indice standardizzato per il mese di gennaio identifica condizioni di â??siccitÃ
moderata
â?
su gr
an parte del
Distretto, con tempi di ritorno
di 10
–
15 anni; in Lombardia i valori calcolati identificano condizioni di â??siccitÃ
moderataâ? con
tempi di ritorno superiori ai 20
–
30 anni.
Se si considerano
i valori termici osservati ne
gli ultimi 6
e 12 mesi
,
gli indici standardizzati delle temperature
identificano condizioni di â??siccità estremaâ? con tempi di ritorno
stimati nellâ??ordine dei
30
–
50 anni.
Complici le precipitazioni osservate, i
deflussi nel mese di gennaio hanno
registrato parziali
incrementi e g
li
indici standardizzati
dei valori di portata
nelle principali sezioni del fiume Po
tra il mese di gennaio e la prima
identificano condizioni idrologiche di â??siccità severaâ?
(tempo di ritorno
circa 10 anni)
nella
sezion
e
più
a
monte (Piacenza)
ma
che tendono a migliorare verso la sezione di chiusura di Pontelagoscuro
,
dove sono prossime ad una condizione idrologica
di â??siccità moderata
â?.
I volumi dei laghi regolati
sono tutti superiori ai valori minimi del periodo,
sebbene i
valori di invaso
rimangano stabili nonostante
le
erogazion
i
prossim
e
o pari ai minimi del periodo. S
olo il Lago Maggiore
registra un graduale e lento incremento del volume di risorsa idrica invasata
.
Fino a mercoledì
22
non sono attese variazioni meteor
ologiche significative
e le portate medie giornaliere
del
fiume Po nella sezione di Piacenza e Cremona
rimarranno inferiori
o prossim
e
ai valori di
â??portata
caratteristica di magraâ?
,
mentre saranno confrontabili con i valori di â??portata di magra ordinariaâ?
nelle sezioni
di Boretto e Borgoforte.
I deflussi medi giornalieri nella sezione di chiusura del bacino, a Pontelagoscuro,
risulteranno compresi
tra i valori di â??magra ordinariaâ? e
â??caratteristica di magraâ?.
Successivamente, tra mercoledì e giovedì,
precipitazioni che inizialmente interesseranno la parte nord/occidentale del Distretto e successivamente
(da
confermare)
, en
tro il prossimo fine settimana,
la Lombardia e lâ??Emilia
–
Romagna con accumuli anche
significativi ed un generale calo termico.
A
ccumuli nivometrici
di rilievo
sono attesi nella seconda parte della
settimana
sui rilievi alpini, in particolare sul settore Occ
identale
.
Un incremento dei valori di deflusso nelle principali sezioni del fiume Po è
atteso nel prossimo fine settiman
a,
come mostrano i grafici
riportati di seguito, da confermare nei prossimi giorni
.
2
02
3
Pag.
2
a
2
Sopra sono riportati i grafici delle
sezioni del fiume Po di Piacenza
e Pontelagoscuro. In blu è rappresentata la portata media giornaliera osservata e in arancione la
portata simulata, confrontate con i valori di portata â??magra ordinariaâ? e â??caratteristica di magraâ?