(AGENPARL) – lun 27 febbraio 2023 Dichiarazione del Segretario Generale Giuseppe Tiani
“Mentre siamo ancora impegnati con il cuore angosciato, insieme a tutta la macchina dei soccorsi, a fare l’impossibile per alleviare l’indicibile strazio dei superstiti del naufragio a pochi metri dalle coste Crotonesi, assistiamo ad un cinico, volgare e strumentale assalto che, attraverso critiche ingiuste ed ingenerose, criminalizza i soccorritori per mettere sul banco degli imputati il ministro Piantedosi.
Colgo l’occasione per ricordare ai signori e alle signore, che da tempo denunciamo inascoltati, come i temi dell’immigrazione e le problematiche della sicurezza connesse siano datati. Una costante che interessa il nostro Paese da sempre e con maggiore intensità da oltre un ventennio, considerata la posizione geografica e gli interessi geopolitici dell’Italia per la sua particolare collocazione nel mediterraneo, frontiera sud dell’Europa politica ed economica.
Le difficoltà che devono affrontare le Forze di Polizia nell’accoglienza, identificazione o espulsione dei migranti non aventi titolo a permanere nel territorio italiano sono i soliti di sempre: personale insufficiente a causa della nota cronica carenza di organico per eccesso di carichi di lavoro e continue criticità da fronteggiare, che affligge la nostra categoria a causa di miopi scelte politiche operate nel passato, frutto di vacui slogan del momento, strutture insufficienti ed inidonee ad accogliere i flussi di migranti, che aumentano esponenzialmente per la facilità dell’approdo nostro Paese, prima tappa per poi trasferirsi in altri paesi del continente europeo.
Serviva una visione chiara del tema accompagnata da provvedimenti normativi e finanziari specifici e adeguati, sul piano nazionale e sopratutto internazionale, oltre che tra gli stati dell’Ue i cui accordi e finanziamenti devono essere chiari, così come gli accordi con i paesi del nord Africa, dai quali partono i migranti sfruttati perché in fuga dalle guerre, dalla povertà e spesso dalla disperazione.
Di fronte, dunque, al mancato raggiungimento degli obiettivi necessari e di fronte alla tragedia di quei corpi martoriati è forte la nostra repulsione per le strumentalizzazioni politiche contro il Ministero dell’Interno che, per i loro contenuti, offendono non solo la sua persona ed la sua funzione ma anche la dignità e l’onore delle migliaia di donne e uomini che da decenni in silenzio e con enorme sacrificio salvano vite e le assistono”.
Roma, 27 febbraio 2023
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