(AGENPARL) – mer 22 febbraio 2023 PRONTO SOCCORSO VIGNOLA, PELLONI (LEGA): “LAVORI AMPLIAMENTO INAUGURATI DA DONINI POI FERMI DA DICEMBRE 2022: REGIONE SPIEGHI”
BOLOGNA, 22 FEB – “Una falsa partenza o semplicemente un bluff: come si spiega, infatti, che a fronte dell’inaugurazione dello scorso 1° settembre, avvenuta in pompa magna alla presenza, tra gli altri, dei vertici Ausl di Modena e dell’Assessore regionale alla sanità Raffaele Donini, l’ampliamento/adeguamento del Pronto Soccorso di Vignola sia rimasto al palo, così come segnalato dallo stesso personale sanitario, e cosa ancor più grave, dall’inizio del mese di dicembre 2022 i lavori siano completamente fermi?”. Lo chiede in un atto ispettivo il consigliere regionale della Lega, Simone Pelloni, per il quale “le condizioni nelle quali versa il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vignola non sono accettabili né per gli utenti né, tantomeno, per il personale sanitario obbligato a lavorare in una situazione non a norma e di oggettiva difficoltà”.
Stando alle denunce raccolte dal leghista, infatti, il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vignola si presenta in condizioni inaccettabili: “Le mattonelle dei corridoi che si staccano, pareti di cartone e fili elettrici provvisori che costringono il personale ad una sorta di slalom e materiali del Servizio Emergenze 118 stoccati nell’antibagno. Inoltre, i pazienti in trattamento nel locale ex-OBI (Osservazione Breve Intensiva), ora adibito a sala per chi è in attesa della fine del trattamento, non sono sorvegliati a vista come dovrebbe essere e quando il loro numero supera le 4 unità (il che avviene molto spesso), gli stessi sono posizionati lungo il corridoio, in quanto non è stata ancora completata la stanza che dovrebbe diventare la vera e propria OBI così come da progetto definitivo”. Altro aspetto gravissimo – sottolinea Pelloni – concerne lo sbarellamento dei pazienti, che avviene davanti agli occhi di tutti, senza un minimo di privacy per le persone”. Ciliegina sulla torta: “E’ stata sbagliata l’unica cosa ultimata: la camera calda; per salvaguardare l’integrità dell’ambulanza, infatti, una volta scaricato il paziente, è necessario per coloro che la guidano compiere almeno 2 o 3 manovre; tuttavia, al Pronto Soccorso accedono anche diverse persone con la loro auto privata, lasciando evidenti segni di «strisciate» sul muro”.
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