
(AGENPARL) – mar 21 febbraio 2023 DOMANI L’ANNIVERSARIO DI GIUSEPPE GOZZINI, FIRMA DELLA SCUOLA ‘DANTESCA’ FERRARESE. L’ALTER EGO DEL ‘DANNATO’ MANFREDINIFU ANCHE GRANDE ILLUSTRATORE DELL’ ORLANDO FURIOSO. SUE OPERE NEGLI ARCHIVI D’ARTE MODERNA E IN BIBLIOTECA ARIOSTEA
A Ferrara espose a palazzo Diamanti in mostre organizzate dalla Società Benvenuto Tisi – tra il 1872 e il 1886. Oggi il Museo d’arte moderna di Ferrara conserva nove suoi dipinti e 37 disegni, donati dagli eredi. La biblioteca Ariostea di Ferrara, invece, custodisce sia 92 sue tavole ariostesche in un’edizione del 1850, sia la Divina Commedia del 1846 illustrata per la Tipografia del Vulcano. Nel 2021 il volume è stato esposto nell’ambito della mostra curata dalla Biblioteca e dall’Università degli studi di Ferrara per il 700ennale dantesco.
Gozzini, nato a Livorno, scelse di vivere a Ferrara, seguendo la figlia che aveva sposato l’imprenditore del saponificio Chiozza e Turchi di Pontelagoscuro. Da questo punto di vista, il suo fu un percorso ‘inverso’ rispetto a quello di un altro celebre illustratore della Divina Commedia, la cui vicenda di vita e artistica è stata scoperta recentemente dallo storico dell’arte Lucio Scardino: Manfredo Manfredini che, nato a Ferrara, si trasferì in cerca di fortuna artistica a Firenze, concludendo prematuramente la sua esistenza in manicomio a Mombello. Gozzini fu artista prolifico e poliedrico, collaborò, tra le altre, anche a pubblicazioni scientifiche realizzando, ad esempio, ritratti litografici per il “Trattato delle principali malattie degli occhi” di Antonio Scarpa (1836), accompagnò con i suoi disegni opere come le composizioni poetiche in lode del bolognese Camillo Ferri, la “Storia dei sommi pontefici da San Pietro fino a Gregorio XVI”, del barone Henrion e il “Quadro analitico della storia universale” di Burchard Freudenfeld.

