
(AGENPARL) – ven 17 febbraio 2023 Movimento 5 Stelle – Lombardia – Ufficio stampa Non vedi correttamente il messaggio?
CESSIONE CREDITI, ALBERTI (M5S): «CAPARINI E LA LEGA IN CAMPAGNA ELETTORALE HANNO PROMESSO DI SALVARE MIGLIAIA DI IMPRESE MA ORA LE CONDANNANO A MORTE»
Il governo Meloni ha deciso di bloccare la cessione del credito e lo sconto in fattura dei crediti fiscali per ristrutturazioni edilizie decretando così l’inizio della crisi del settore edile, Dino Alberti, consigliere regionale uscente e nuovo coordinatore provinciale del M5S, commenta: «È incomprensibile la decisione dell’esecutivo e non possiamo credere che lo faccia esclusivamente per colpire il primo partito di opposizione del Paese, il M5S, e Giuseppe Conte, ma altre motivazioni non riesco a darne. Possibile non pensino alle conseguenze per le migliaia di imprese e cittadini, letteralmente mandati a gambe all’aria dal governo? Non cancellano il bonus, ma lo lasciano a disposizione solo dei più ricchi. Eliminando la cessione dei crediti chi ha ampia capacità di detrazione fiscale, ovvero i cittadini più abbienti, può continuare a sfruttare gli incentivi, cosa che diventa impossibile al ceto medio, al quale il governo ha ancora una volta messo le mani in tasca».
«Fa ancora più rabbia – prosegue Alberti – ripensare alle promesse fatte, solo pochi giorni fa, dagli esponenti dei partiti di maggioranza, Davide Caparini (Lega) in primis, per avere i voti degli imprenditori edili in merito all’acquisizione dei crediti fiscali bloccati in pancia a banche e imprese. Ancora la Giunta lombarda non si è insidiata, ma la prima colossale presa in giro è arrivata. Per quanto ci riguarda continueremo a sostenere il settore e le misure che il Governo Conte ha creato e che hanno dimostrato di portare benessere e crescita a tutti. Invito però lavoratori e imprenditori, a far sentire la propria voce e non ad accettare passivamente qualunque decisione imposta da questo governo. Purtroppo, questi sono i risultati quando si disertano le urne. Fontana e la Lega si erano impegnati pubblicamente a tutela dei meccanismi di cessione del credito, intervengano immediatamente. O i ministri della Lega servono solo per gli eventi in campagna elettorale?».
«Bloccare le cessioni del credito significa fermare del tutto, o quasi, il virtuoso processo di riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico e privato che ha consentito al paese di trascinarsi fuori dalla crisi generata dalla pandemia covid-19. Il +6% di prodotto interno lordo all’inizio del 2021 – ricorda Alberti – è frutto di questi strumenti e del rilancio del settore edilizio e del suo indotto che conta centinaia di migliaia di imprese e lavoratori».
«Questa scelta è ancor più incomprensibile – incalza Alberti – nel momento in cui l’Europa ci impone di riqualificare completamente le nostre case entro il 2030 (almeno in classe D). Come pensano di raggiungere questo obiettivo? Quali strategie intendono adottare? Se pensano di disattendere le direttive Europee, che lo dicano apertamente e dicano ai cittadini, alle imprese, ai lavoratori come intendano farlo e quali sono i costi che dovremo pagare».
«Si prospetta un futuro nero con profonde lacerazioni sociali e una nuova povertà dilagante. Non è bastato l’aver dichiarato guerra ai poveri, ora il Governo dichiara guerra all’Europa, all’ambiente e a tutto il settore edile» conclude Alberti.
Milano 17-02-2023
20124 Milano