(AGENPARL) – gio 16 febbraio 2023 [Modifica il tuo profilo.](https://autodromonazionalemonza.voxmail.it/upr/pvnbm0/kr7gjkh/edit?_m=qdwi4v&_t=f07b6880)
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COMUNICATO STAMPA
Il circuito aveva già ricevuto i riconoscimenti “FIA 1 Star” e “FIA 2 Star” nel 2020 e nel 2021
Autodromo Nazionale Monza ottiene le 3 Stelle dell’Environmental Accreditation Programme di FIA
Grazie alle diverse iniziative messe in atto negli ultimi anni in materia di sostenibilità ambientale, il Tempio della Velocità ha conseguito il più importante riconoscimento della Federazione Internazionale dell’Automobile
L’impegno a favore della sostenibilità ambientale che Autodromo Nazionale Monza porta avanti da anni con iniziative concrete e misurabili ha consentito al circuito di conquistare il prezioso riconoscimento “FIA 3 Star”, che la Federazione Internazionale dell’Automobile assegna agli operatori che garantiscono il rispetto dei più alti standard ambientali.
L’Autodromo Nazionale Monza è il più antico e prestigioso circuito al mondo e, rispetto a tutti gli altri autodromi, ha la caratteristica di essere situato all’interno di uno dei parchi cintati più grandi d’Europa. Per questo motivo, l’attenzione verso la tutela dell’ambiente e la conservazione del patrimonio naturale è per il Tempio della Velocità una priorità assoluta.
Dopo aver ottenuto nelle due precedenti edizioni del Campionato del Mondo Rally WRC, svolte nel 2020 e nel 2021, i due prestigiosi riconoscimenti “FIA 1 Star” e “FIA 2 Star”, grazie a specifici programmi e azioni a favore del parco e del verde, l’Autodromo brianzolo è stato dunque insignito di un nuovo importante award.
Oltre alle attività implementate durante le gare di motorsport, con il contributo delle Istituzioni del territorio e di Regione Lombardia, è con continuità svolto un vasto piano di salvaguardia ambientale a tutto tondo; tra le varie iniziative è rilevante ricordare i progetti di valorizzazione forestale, da un lato le azioni compensative alle perdite dovute a diversi fenomeni atmosferici e dall’altro per migliorare il polmone verde del parco a vantaggio dei visitatori.
A essere apprezzato è anche l’approccio inclusivo che Autodromo Nazionale Monza ha adottato per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale, ovvero educare e ingaggiare tutti i suoi stakeholder – dalle Istituzioni alla società civile e a tutti gli appassionati di motorsport che popolano le tribune in occasione degli eventi sportivi – per sensibilizzare sull’importanza di un’azione comune e partecipata, perché un piccolo gesto individuale può avere vantaggi enormi per tutta la collettività.
“Siamo orgogliosi di aver ottenuto questa importante certificazione che consideriamo non punto di arrivo ma stimolo a continuare sulla strada che abbiamo intrapreso. Viviamo l’impegno nella tutela dell’ambiente come un dovere non solo nei confronti della comunità per la quale operiamo da oltre 100 anni, ma anche per le generazioni future, che continueranno a sviluppare la passione per lo sport automobilistico, a godere delle sue positive ricadute economiche su tutto il territorio circostante e a fruire della bellezza di un Parco unico nel suo genere”, ha sottolineato Giuseppe Redaelli, Presidente di Autodromo Nazionale Monza.
Testo Allegato:
Procura
della
Repubblica
di
Catanzaro
Direzione
Distrettuale
Antimafia
____
_
________
COMUNICATO
STAMPA
In
data
odierna
,
i
militari
del
Comando
Provinciale
di
Crotone
hanno
dato
esecuzione
a
d
unâordinanza
di
custodia
applicativa
della
custodia
cautelare
in
carcere
,
emessa
dal
G.I.P.
presso
il
Tribunale
di
Catanzaro
,
su
richiesta
della
Direzione
Antimafia
del
Capoluogo
,
nei
confronti
di
31
persone
(
26
destinatarie
di
una
misura
cautelare
in
carcere
e
5
agli
arresti
domicilia
ri
),
in
ordine
ai
quali
sono
stati
raccolti
gravi
indizi
di
colpevolezza
dei
reati
di
â
associazione
a
delinquere
di
tipo
mafioso
ex
art.
416
bis
,
commi
1,
2,
3,
4,
5,
6
e
8
del
c.p.
,
estorsione
â
ex
art.
629
del
Codice
Penale
â
,
nonché
per
â
reati
in
materia
di
armi
e
di
sostanze
esplodenti
â,
questi
ultimi
aggravati
dal
cosiddetto
metodo
mafioso.
Le
indagini
1
,
sinergicamente
sviluppate
dal
giugno
del
2019,
costituiscono
la
naturale
prosecuzione
dellâattivitÃ
sfociata
nellâoperazione
di
polizia
denominata
â
STIGE
â
(gennaio
2018)
e
hanno
permesso
di
raccogliere
indizi,
riguardanti
le
dinamiche
criminali
della
Locale
di
Cirò
,
che
hanno
per
:
a.
la
sua
spiccata
resilienza
e
la
capacità
di
ricompattarsi,
dopo
il
duro
colpo
subito
nel
2018,
mantenendo
la
sua
operatività
con
le
modalità
già
riscontrate
nelle
pregresse
investigazioni;
b.
il
suo
attuale
organigramma,
ove
si
ritengono
siano
inseriti
i
â
ani
â
e
le
â
nuove
leve
â
del
panorama
associativo
locale,
che
hanno
potuto
avvalersi,
altresì,
dei
familiari
e/o
dei
conviventi
di
altri
già
poiché
coinvolti
in
delle
precedenti
operazioni
di
polizia;
c.
lâinteressamento
degli
affiliati
più
r
appresentativi
su
richiesta
delle
vittime
di
furti
o
di
altri
reati
per
rientrare
in
possesso
dei
loro
beni
o
avere
âgiustiziaâ,
quasi
sempre
di
denunciare
agli
organi
istituzionali
preposti
oppure
ottemperandovi
se
(p.e.
nel
caso
di
fu
rti
e/o
danneggiamenti
di
beni
assicurati
o
di
beni
mobili
registrati,
per
cui
è
necessaria
una
formale
denuncia
);
d.
la
capacità
di:
â
controllo
del
territorio
attraverso
la
forza
intimidatrice,
come
dimostrato
nei
numerosi
episodi
estorsivi
ai
danni
delle
attività
imprenditoriali/commerciali,
con
il
chiaro
intento
di
monopolizzare,
sotto
il
profilo
economico,
interi
commerciali,
mediante
lâapertura
di
nuove
realtà
economiche
gestite
dagli
affiliati,
da
loro
familiari
o
da
altri
prestanome;
â
alt
erare
la
libera
concorrenza,
anche
violentemente,
ponendo
in
essere
delle
vessazioni
e
delle
intimidazioni
estorsive,
in
particolare
nel
merceologico
dellâortofrutta;
e.
lâesistenza
di
una
â
bacinella
â,
a
cui
attingere
per
pagare
gli
stipendi
agli
affi
liati,
per
sostenere
economicamente
le
famiglie
dei
e
corrispondere
le
relative
spese
legali,
nonché
per
garantire
economicamente
lo
svolgimento
delle
nozze
della
figlia
del
capo
della
Locale
di
Cirò;
f.
la
disponibilità
di
armi
da
guerra
e
comuni
d
a
sparo,
in
parte
sequestrate;
g.
i
rapporti
e
le
cointeressenze
con
gli
affiliati
della
speculare
cellula
criminale
in
Germania;
1
Frutto
di
2
autonome
attività
avviate
dal
Nucleo
Investigativo
del
Comando
Provinciale
Carabinieri
di
Crotone
e
dallâAliquota
Operativa
del
NORM
della
Compagnia
CC
di
Cirò
Marina.
h.
lâesistenza
della
nâdrina
â
Giglio
â
inserita
nella
Locale
di
Strongoli
(KR),
nonché
delle
âNdrine
di
Cariati
(CS)
e
di
Mandatoricc
io
(CS),
subordinate
alla
Locale
di
Cirò
;
i.
il
controllo
dei
porti
di
Cirò
Marina
e
di
Cariati
mediante
atti
di
concorrenza
compiuti
con
minacce
esplicite
e
implicite
(
queste
ultime
derivanti
dalla
notoria
appartenenza
alle
famiglie
ândranghetistiche
cirotane
),
onde
ottenere,
in
regime
di
monopolio,
il
controllo
dellâintera
filiera
del
pescato
allâinterno
dei
sedimi,
costringendo
i:
â
pescatori
a:
â¢
consegnare
loro
il
pescato
fresco
ai
prezzi
imposti;
â¢
pescare
solo
le
tipologie
di
pesce
decise,
tralasciando
le
altre;
â¢
utilizzare
i
magazzini
per
lo
stoccaggio
del
pescato
e
le
attrezzature
per
la
pesca
(
esche
in
special
modo
),
da
loro
esclusivamente
messi
a
disposizione
e
consegnati;
â
titolari
delle
pescherie
sia
di
Cirò
che
di
Cirò
Ma
rina
a
ricevere
e
ad
acquistare
il
pesce
esclusivamente
da
loro
a
prezzi
di
rivendita
decisi
dai
medesimi.
Gli
elementi
raccolti
si
sono
basati
su
telefoniche
e
ambientali
,
sulle
denunce
d
e
lle
persone
offese
,
oltre
che
su
riscontri
connessi
allo
sviluppo
di
attività
di
osservazione
e
pedinamento.
La
polizia
giudiziaria,
allâatto
della
esecuzione
della
misura,
ha
perquisizioni
personali
e
domiciliari.
Deve
evidenziarsi
che
il
procedimento
è
in
fase
di
indagini
e
che
la
ricostruzione
sin
qui
è
limitata
al
profilo
cautelare.
Catanzaro,
16
febbraio
2023
Il
Procuratore
della
Repubblica