[lid] – Secondo un rapporto della rivista di notizie Spiegel , una società israeliana sta manipolando le elezioni in tutto il mondo. Chi c’è esattamente dietro l’azienda è ancora sconosciuto. La ricerca internazionale in cui è stato coinvolto Der Spiegel mostra che la società segreta apparentemente controlla campagne di notizie false e hackera politici di alto rango. Tutto questo per denaro e per influenzare le elezioni dei clienti.
Il capo dell’azienda è un ex soldato con il nome in codice “Jorge”, si legge nello specchio. Ecco perché la compagnia segreta si fa chiamare “Team Jorge”. Attacca i politici con strumenti di hacking e conduce campagne su larga scala di disinformazione e bugie per i suoi clienti.
I numeri sono spaventosi: secondo lo Spiegel, il Team Jorge è già intervenuto in 33 campagne elettorali e votazioni nazionali. In 27 casi si dice che abbia effettivamente influenzato le elezioni a favore dei suoi assistiti. Per controllare l’opinione online, la società segreta controlla oltre 30.000 account falsi credibili su piattaforme di social media.
Ricerca sotto copertura: i giornalisti fingevano di essere clienti
Secondo Der Spiegel, le informazioni provengono da una ricerca sotto copertura condotta per sei mesi dai giornalisti di The Marker, Haaretz e Radio France. Si dice che abbiano finto di essere interessati al Team Jorge.
Questa folle storia sulla compagnia di “Jorge”, che si dice abbia manipolato 33 campagne elettorali e voti da Israele, è piena di parole chiave: “probabilmente”, “apparentemente”, “ovviamente”. C’è qualcosa di controllato? O passi la presentazione di Jorge? pic.twitter.com/iJi4MoV1Ho— Hendrik Wieduwilt (@hwieduwilt)
Diese wilde Story über „Jorges“ Firma, die von Israel aus 33 Wahlkämpfe und Abstimmungen manipuliert haben soll, strotzt vor Signalwörtern: „wohl“, „offenbar“, „offenkundig“. Ist da irgendetwas überprüft? Oder reicht man Jorges Pitch-Präsentation durch? pic.twitter.com/iJi4MoV1Ho
Le attività sono state svelate per la prima volta dal team internazionale di giornalisti “ Storykillers ”, in cui sono coinvolti, oltre allo Spiegel e alle testate israeliane, anche lo Zeit, ZDF, il Guardian, il Washington Post e Le Monde. Tuttavia, i risultati non possono ancora essere confermati in modo inequivocabile.
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