
(AGENPARL) – ven 10 febbraio 2023 Un cordiale saluto, Ufficio Comunicazione
**********************************************
Ufficio Comunicazione |Infrastruttura Ricerca, Formazione, Innovazione
Azienda Ospedaliera S. Antonio e Biagio e C. Arrigo
Via Venezia, 16 – 15121 Alessandria
[www.ospedale.al.it](http://www.ospedale.al.it/)
Testo Allegato:
COMUNICATO STAMPAL’11 febbraio nell’Azienda Ospedaliera di Alessandria si celebrerà la Giornata del MalatoNella chiesa dei santi Antonio e Biagio dalle ore 17,00 preghiera e santa messaAnche l’Azienda Ospedaliera di Alessandria celebrerà sabato 11 febbraio la Giornata Mondiale del Malato con due appuntamenti nella chiesa dedicata ai santi Antonio e Biagio.Istituita in memoria della Madonna di Lourdes, la Giornata è l’occasione per fermarsi a pensare alle persone che soffrono e che spesso si sentono sole. Persone che l’Ospedale di Alessandria assiste quotidianamente, perché i pazienti sono al centro della missione di cura, di assistenza e di ricerca.Nell’AO AL sono in programma diverse occasioni di riflessione e di celebrazione, non solo per ricordare i malati, le loro famiglie e il personale sanitario, ma per imparare insieme uno stile di vicinanza, compassione e tenerezza che costruisce i legami e, in definitiva, la comunità.Gli appuntamenti di sabato nella chiesa dell’Ospedale civile sono alle ore 17, insieme alla comunità di Sant’Egidio, per la preghiera per gli ammalati, e alle ore 17,30 per la celebrazione della santa messa e l’unzione degli infermi.Come ha sottolineato il cappellano dell’ospedale don Stefano Tessaglia: «La Giornata Mondiale del Malato, così come ha ricordato Papa Francesco, non invita soltanto alla preghiera e alla prossimità verso i sofferenti, ma mira a sensibilizzare il popolo di Dio, le istituzioni sanitarie e la società civile a un nuovo modo di avanzare insieme. È la comunità, dunque, il centro della riflessione e dell’interesse della giornata di quest’anno, per sensibilizzare tutti ai diversi aspetti della cura e dell’accompagnamento dei fratelli più fragili e ad imparare a camminare insieme come famiglia».


