
(AGENPARL) – ven 10 febbraio 2023 FOIBE, BARBERA (PRC): “SI RICORDINO LE VITTIME SLAVE DEL REGIME FASCISTA”
“Nessuna paura della verità, ma è intollerabile che si continuino a strumentalizzare alcune pagine della nostra Storia per imporre addirittura una ‘verità di Stato’, come quella che istituisce ‘Il Giorno del Ricordo’. Utilizzare il fenomeno delle foibe per trasformarlo impropriamente in una sorta di shoah italiana, non è solo un clamoroso falso storico, ma è anche una chiara operazione politica che, con la scusa della ‘pacificazione’ e di una artificiosa ‘memoria condivisa’, tenta di sminuire la lotta di Resistenza e il suo carattere popolare, mettendo sullo stesso piano i nazifascisti con gli antifascisti, gli oppressori con i combattenti per la libertà, i carnefici con le loro vittime. Ricordiamo che nelle foibenon ci finirono solo italiani, molti dei quali anche complici degli efferati crimini del regime fascista, ma anche tanti cittadini slavi che da sempre abitavano in quei territori, vivendoci in pace e prosperità per secoli, con altri popoli, tra cui la stessa minoranza italiana. Non possiamo dimenticare, infatti, che fu proprio l’italianizzazione forzata dell’Istria e le violenze di massa, operate dal regime fascista in quei territori, che accesero quella ‘miccia’ che produsse e alimentò successivamente altre morti e violenze, anche innocenti. Ci permettiamo di rammentare che le violenze del regime fascista in quei territori produssero la morte di 13 mila persone di etnia slava nei lager presenti nel nostro Paese, di almeno 2.500 persone nel corso di azioni di combattimento e di altri 1.500 civili uccisi dai nazifascisti solo per rappresaglia. Pertanto, affinché quelle pagine nere della nostra storia non abbiano a ripetersi, è necessario coltivare e promuovere la memoria di quanto realmente accadde in quelle terre martoriate, a 360 gradi, evitando quel ‘negazionismo di stato’ imposto da una legge, come quella che istituisce “Giorno del Ricordo” che reinterpreta in maniera ideologica e di parte una vicenda ben più complessa e articolata, per finalità che nulla hanno a che fare con la verità storica”.È quanto dichiara Giovanni Barbera, membro del comitato politico nazionale di Rifondazione Comunista.