(AGENPARL) – gio 09 febbraio 2023 Punto Impresa Digitale: le imprese possono valutare i propri rischi informatici.
Il recente attacco informatico che ha coinvolto l’Italia e molti altri paesi del mondo riporta l’attenzione sulla sicurezza informatica, una tematica fondamentale, spesso ancora sottovalutata dai più. Il 5 febbraio, per diverse ore, la connessione internet ha funzionato a una capacità inferiore al 30% del normale e successivamente un attacco hacker ha colpito diversi sistemi aziendali, sfruttando delle falle già note. Fortunatamente, dopo un primo allarme iniziale, i danni finali sono stati inferiori rispetto a quanto preventivato, dal momento che non sono state colpite aziende e istituzioni attive in settori critici per la sicurezza nazionale. Tuttavia, sono stati segnalati casi di imprese a cui sono stati richiesti riscatti nell’ordine di migliaia di euro, in bitcoin.
La gravità dell’accaduto rende necessaria una maggior consapevolezza da parte di cittadini e imprese sull’importanza di adottare adeguate misure di sicurezza informatica: la maggior parte degli attacchi si verifica infatti a causa di falle o bug già noti o di mancati aggiornamenti dei sistemi. Nel 2022 gli attacchi informatici sono aumentati del 138%. Azioni mirate ed investimenti in tema di cyber security sono ormai imprescindibili per evitare danni considerevoli, non solo per grandi compagnie e istituzioni, ma anche per piccole e medie imprese.
Le Camere di commercio, attraverso i propri Punti Impresa Digitale, si sono da tempo attivate per incrementare la sensibilizzazione sul tema e promuovono un servizio che offre supporto e strumenti operativi alle imprese, in particolare a quelle che per le ridotte dimensioni non possono contare su competenze interne e risorse adeguate per individuare i rischi informatici, quali furti di dati e di identità e truffe telematiche, eventi che possono causare gravi danni, fino a determinare l’interruzione dell’attività.
Il servizio proposto dai Punti Impresa Digitale, in collaborazione con Infocamere, si articola su due livelli: il PID Cyber Check di livello base e il Cyber Exposure Index di livello avanzato.
Il PID Cyber Check è un test di autovalutazione rapido, accessibile gratuitamente per le imprese, che ha l’obiettivo di fornire all’azienda un quadro generale dei possibili rischi di attacchi informatici, con relativa stima del danno economico derivante. Questo primo livello di analisi consente agli imprenditori di conoscere i possibili rischi a cui l’azienda è esposta e di intervenire per salvaguardare la propria attività.
Il Cyber Exposure Index è uno strumento più evoluto che, attraverso un complesso algoritmo di estrazione ed analisi dei dati, partendo dal dominio del sito web e dalla casella di posta aziendale, verifica la quantità dei servizi esposti su internet, l’elenco delle vulnerabilità potenziali sfruttabili dall’esterno (già note ai “cybercriminali”) e le “fughe di dati” relative ad utenze e password legate all’azienda. Lo strumento prevede l’elaborazione di 2 report annuali a distanza di 6 mesi l’uno dall’altro, in modo da fornire un monitoraggio dello stato di rischio cyber nel tempo. L’accesso al Cyber Exposure Index prevede il pagamento di € 70 + IVA.
“Il problema della sicurezza informatica – commenta la presidente Loretta Credaro, non deve essere sottovalutato o, peggio, rimosso, come se si trattasse di una tematica che riguarda solo gli altri. L’attacco della scorsa settimana ha avuto come obiettivo una falla che era già stata individuata da un paio di anni e che, evidentemente, non aveva sempre portato all’adeguamento dei sistemi aziendali, probabilmente anche per ragioni di budget. Auspico che le imprese, in particolare quelle di minori dimensioni, meno attrezzate, colgano questa importante opportunità offerta dal nostro Punto Impresa Digitale.”
Alice Massimilla
U.O. Marketing e comunicazione
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Testo Allegato:
COMUNICATO STAMPA N. 4 DEL 9 FEBBRAIO 2023Punto Impresa Digitale: le imprese possono valutare i propri rischi informatici.Il recente attacco informatico che ha coinvolto l’Italia e molti altri paesi del mondo riporta l’attenzione sulla sicurezza informatica, una tematica fondamentale, spesso ancora sottovalutata dai più. Il 5 febbraio, per diverse ore, la connessione internet ha funzionato a una capacità inferiore al 30% del normale e successivamente un attacco hacker ha colpito diversi sistemi aziendali, sfruttando delle falle già note. Fortunatamente, dopo un primo allarme iniziale, i danni finali sono stati inferiori rispetto a quanto preventivato, dal momento che non sono state colpite aziende e istituzioni attive in settori critici per la sicurezza nazionale. Tuttavia, sono stati segnalati casi di imprese a cui sono stati richiesti riscatti nell’ordine di migliaia di euro, in bitcoin.La gravità dell’accaduto rende necessaria una maggior consapevolezza da parte di cittadini e imprese sull’importanza di adottare adeguate misure di sicurezza informatica: la maggior parte degli attacchi si verifica infatti a causa di falle o bug già noti o di mancati aggiornamenti dei sistemi. Nel 2022 gli attacchi informatici sono aumentati del 138%. Azioni mirate ed investimenti in tema di cyber security sono ormai imprescindibili per evitare danni considerevoli, non solo per grandi compagnie e istituzioni, ma anche per piccole e medie imprese. Le Camere di commercio, attraverso i propri Punti Impresa Digitale, si sono da tempo attivate per incrementare la sensibilizzazione sul tema e promuovono un servizio che offre supporto e strumenti operativi alle imprese, in particolare a quelle che per le ridotte dimensioni non possono contare su competenze interne e risorse adeguate per individuare i rischi informatici, quali furti di dati e di identità e truffe telematiche, eventi che possono causare gravi danni, fino a determinare l’interruzione dell’attività. Il servizio proposto dai Punti Impresa Digitale, in collaborazione con Infocamere, si articola su due livelli: il PID Cyber Check di livello base e il Cyber Exposure Index di livello avanzato. Il PID Cyber Check è un test di autovalutazione rapido, accessibile gratuitamente per le imprese, che ha l’obiettivo di fornire all’azienda un quadro generale dei possibili rischi di attacchi informatici, con relativa stima del danno economico derivante. Questo primo livello di analisi consente agli imprenditori di conoscere i possibili rischi a cui l’azienda è esposta e di intervenire per salvaguardare la propria attività. Il Cyber Exposure Index è uno strumento più evoluto che, attraverso un complesso algoritmo di estrazione ed analisi dei dati, partendo dal dominio del sito web e dalla casella di posta aziendale, verifica la quantità dei servizi esposti su internet, l’elenco delle vulnerabilità potenziali sfruttabili dall’esterno (già note ai “cybercriminali”) e le “fughe di dati” relative ad utenze e password legate all’azienda. Lo strumento prevede l’elaborazione di 2 report annuali a distanza di 6 mesi l’uno dall’altro, in modo da fornire un monitoraggio dello stato di rischio cyber nel tempo. L’accesso al Cyber Exposure Index prevede il pagamento di € 70 + IVA.“Il problema della sicurezza informatica – commenta la presidente Loretta Credaro, non deve essere sottovalutato o, peggio, rimosso, come se si trattasse di una tematica che riguarda solo gli altri. L’attacco della scorsa settimana ha avuto come obiettivo una falla che era già stata individuata da un paio di anni e che, evidentemente, non aveva sempre portato all’adeguamento dei sistemi aziendali, probabilmente anche per ragioni di budget. Auspico che le imprese, in particolare quelle di minori dimensioni, meno attrezzate, colgano questa importante opportunità offerta dal nostro Punto Impresa Digitale.”Il servizio è accessibile al seguente link https://bit.ly/3EvJ4KX, per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al Punto Impresa Digitale della Camera di Commercio di Sondrio: mail digit@so.camcom.it, tel. 0342 527 253.