
[lid] – “Faremo la nostra parte per portare nella Regione Lazio i profondi
cambiamenti che si stanno cercando di realizzare in Parlamento e con il
Governo nazionale”,* questo è l’incipit iniziale del programma per
*“RISOLLEVARE
IL LAZIO”* che il centro destra, e Francesco Rocca, hanno presentato agli
elettori della Regione Lazio. Aggiunge, nello stesso documento, il
candidato presidente, che la sua priorità è *”ripartire dalla persona,
dalla famiglia e dai corpi intermedi.” *Concetti questi che inevitabilmente
attirano l’attenzione di tutti, originando non poche domande e riflessioni
da porre al candidato presidente, nella speranza che – diversamente da
quanto fatto fino ad oggi – lo stesso risponda, nei tempi della campagna
elettorale, prima che si insedi alla Pisana; è quanto ha dichiarato l’ex
consigliere Regionale del Lazio Fabio Desideri.
Proprio perché il sottoscritto è una persona, oltreché un elettore di
questa Regione, mi sia consentito, umilmente, formulare – al candidato
presidente Rocca – la seguente domanda : *”…nel concetto di << ripartire
dalla persona…>> rientra anche quello di dare risposte leali a chi pone
questioni attinenti la cosa pubblica ed il governo della Regione…? Se, come
immagino, la risposta è affermativa, perché lo stesso non risponde alle
domande…?”.*
Ciò premesso, nel programma si legge che Rocca, unitamente alla coalizione
di centro destra, “*affronteranno subito la questione delle liste di attesa
e dei pronto soccorso”, *proposito questo sul quale tutti i cittadini del
Lazio sono concettualmente favorevoli; resta però il problema del *“come e
del quando*”. Venendo al merito del proponimento sopra enunciato, anche il
cittadino più lontano dai temi di politica sanitaria regionale sa bene che
le risorse sono limitatissime, che la Regione Lazio viene da un lungo
periodo di commissariamento per la materia sanitaria, che gli operatori di
settore: medici infermieri, anestesisti, rianimatori ecc., sono ridotti ai
minimi termini. Pertanto la domanda che viene spontanea e semplice: *”…come
riuscirà, concretamente, il candidato Presidente Rocca, a fare quello che
promette; con quali risorse, ed in quali tempi effettivi, al di là delle
belle parole e dei vari auspici…?”.*
Vale la pena di sottolineare, in aggiunta, che sui temi: della
centralizzazione delle prenotazioni, delle emergenze e delle cure primarie,
della gestione dei posti letto, dello screening oncologico, delle cure di
prossimità e domiciliari, della sanità territoriale, della pediatria di
libera scelta e della specialistica ambulatoriale, della salute mentale,
della lungodegenza, dei malati terminali, nonché di tanti altri settori,
si sono scritti *“fiumi di parole”,* come il celebre brano sanremese dei
*Jalisse*, ma i fatti e la realtà, proprio per i problemi atavici della
mancanza di risorse, nonché della scarsità di personale, sono purtroppo ben
diversi e molto più gravi della semplice elencazione degli auspici
programmatici del candidato Rocca, e del centro destra.
Per non parlare dell’impegno per *“un progressivo percorso di adeguamento
delle retribuzione degli operatori sanitari agli standards europei”,* cosa
questa che tutti noi cittadini Italiani auspichiamo, anche per l’enorme
lavoro fatto da questi operatori nella recente pandemia da Covid19, la
quale esigenza economica però – nonostante le promesse – non ha trovato
grande riscontro nell’ultima finanziaria del Governo nazionale, senza le
risorse della quale le promesse restano soltanto auspici e non diventeranno
mai concretezza; come tutte le rappresentanze delle categorie professionali
della sanità ci ricordano sempre più spesso.
Si legge inoltre nel programma di Rocca e del centro destra che :
*”…rilanceremo
strutture storiche della Capitale come il CTO Alesini e il San Filippo
Neri…”;* chi non potrebbe essere favorevole a questo lodevole proposito, ma
siccome la coperta delle risorse, nonostante il continuo richiamo alle
disponibilità del PNRR – il quale a ben guardare forse non ha le poste
necessarie all’obiettivo che il centro-destra e Rocca si pone – non
sembrerebbe disporre degli stanziamenti effettivamente necessitanti;
allora ci permetterà il Candidato presidente Rocca di chiedergli: *“ ha già
un piano di massima degli investimenti necessari, nonché di dove si
trovano le risorse utili nel bilancio regionale o , diversamente, le
individuerà nel tempo la sua gestione? Eventualmente, in caso di risposta
affermativa, scorporandole da quali altre poste di bilancio…?”.*
Infine una positiva accoglienza trova il proposito di contrastare “*la* *piaga
dei decessi dovuti ad infezioni contratte durante la degenza ospedaliera…”;
* siamo tutti d’accordo che i tanti morti dovuti a questa causa siano
umanamente inaccettabili, ed è socialmente corretto promettere *“ un
impegno risolutivo più netto e sistemico*”; resta però un ultima
domanda: *”…viste
le caratteristiche delle strutture sanitarie della nostra Regione, la loro
vetustà, nonché le loro caratteristiche intrinseche ed estrinseche delle
stesse, si può facilmente immaginare che i costi di: bonifica, risanamento,
igienizzazione e sanificazione delle stesse non siano di secondaria
importanza rispetto al bilancio regionale, ed alla risorse disponibili
dello stesso, come si procederà – pertanto – su questa priorità, sia in
termini di tempo, che di fattibilità, ed altresì quali tra le precedenti
promesse programmatiche elettorali verrà rinviata, a data da destinarsi,
per dare soluzione a questa priorità…?”.*
E concludendo, un’ultima domanda per il candidato presidente Francesco
Rocca *: ”…quale sarà il coinvolgimento della sanità privata e/o
convenzionata che intende perseguire, nei suoi cinque anni di governo della
nostra Regione, per centrare gli obiettivi programmatici che ci ha indicato
nel suo programma elettorale…?”*; ha concluso Desideri.
*Dott. Fabio DESIDERI*