
(AGENPARL) – mar 07 febbraio 2023 Gentile collega,
ti segnalo che Luca Pattavina, ricercatore dell’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS), ha appena vinto un Consolidator Grant dello ERC European Research Council del valore di 2,7 milioni di euro, per il suo progetto RES-NOVA, un rivoluzionario osservatorio per lo studio delle sorgenti dei neutrini astrofisici realizzato utilizzando piombo archeologico.
Di seguito e in allegato trovi il comunicato stampa e una foto.
Un cordiale saluto,
Francesca
Francesca Mazzotta
INFN Communications office
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COMUNICATO STAMPA INFN
31 gennaio 2023
ERC: A LUCA PATTAVINA DELL’INFN 2,7 MILIONI DI EURO PER IL PROGETTO RES-NOVA AI LNGS
Luca Pattavina, ricercatore dell’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS), ha vinto un Consolidator Grant dello ERC European Research Council del valore di 2,7 milioni di euro, per il suo progetto RES-NOVA, un rivoluzionario osservatorio per lo studio delle sorgenti dei neutrini astrofisici realizzato utilizzando piombo archeologico.
“Per me è una grande soddisfazione avere la possibilità di realizzare il progetto RES-NOVA grazie a un Consolidator Grant dell’ERC”, commenta Luca Pattavina. “Questo prestigioso finanziamento europeo offre grandi opportunità scientifiche, ma non solo: avrò infatti la possibilità di consolidare il mio gruppo di ricerca. Inoltre, il finanziamento che sono riuscito a ottenere rappresenta un ulteriore riconoscimento dell’eccellenza che i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN rivestono a livello internazionale. Il progetto RES-NOVA è il frutto di diversi anni di ricerca, e la sua vera rivoluzione consiste nell’utilizzare il ‘famoso’ piombo di origine romana per produrre degli avanzatissimi rivelatori criogenici, e quindi non solo per schermare i rivelatori, come è stato fatto finora”, conclude Pattavina.
Uno degli eventi più energetici dell’Universo è il collasso del nucleo delle supernovae, durante il quale la maggior parte dell’energia viene rilasciata sotto forma di neutrini. Queste particelle, grazie al fatto che sono prive di carica elettrica e hanno una massa quasi nulla, interagiscono pochissimo con la materia e, percorrendo così indisturbate enormi distanze, sono messaggeri diretti dei processi che si verificano nel nucleo della stella, e forniscono informazioni uniche sul collasso gravitazionale e sulle loro stesse proprietà.
Dal momento che le esplosioni di supernova sono eventi molto rari (si stima un evento ogni 30 anni nella nostra galassia), la comunità scientifica ha bisogno di massimizzare sia la probabilità di osservarle, sia le informazioni che se ne possono ricavare.
Il progetto RES-NOVA proposto all’ERC da Luca Pattavina è risultato tra i vincitori dei prestigiosi finanziamenti europei e promette di rivoluzionare il modo in cui riveliamo i neutrini da sorgenti astrofisiche, grazie all’impiego di rivelatori criogenici realizzati con piombo archeologico proveniente dai lingotti recuperati da una nave romana affondata al largo della Sardegna 2000 anni fa.
La rivelazione dei neutrini in RES-NOVA è facilitata dal particolare fenomeno studiato che consente di misurare per la prima volta l’intero segnale di neutrini da supernova, indipendentemente dalla tipologia dei neutrini generati durante la propagazione.
RES-NOVA utilizza il piombo come componente più sensibile del rivelatore. L’elevato numero di neutroni contenuti nei nuclei di piombo aumenta di circa 10.000 volte la probabilità che un neutrino interagisca con il rivelatore rispetto alle tecniche convenzionali: questo consente la realizzazione di un osservatorio di neutrini di piccole dimensioni, sulla scala dei centimetri.
In particolare, l’approccio non convenzionale di RES-NOVA consiste nell’utilizzare piombo archeologico purissimo e nel farlo funzionare come rivelatore criogenico con una soglia a bassa energia (