(AGENPARL) – mar 07 febbraio 2023 Odontoiatria e genere, Santaniello (Cao Roma): La biologia influenza anche il cavo orale
“Alcune patologie incidono e decorrono in modo differente tra uomini e donne”
Roma – Il genere fa la differenza, anche quando si parla di salute orale. L’odontoiatria, infatti “non è esente da patologie che incidono e decorrono in modo differente tra il sesso maschile e quello femminile e, spesso, sono correlate a malattie che riguardano l’intero organismo”. Lo spiega Sabrina Santaniello, vice presidente della Commissione Albo Odontoiatri di Roma.
“Il cavo orale può essere una spia di malattie sistemiche e come il resto dell’organismo è influenzato da diversi fattori- continua Santaniello- Nella sindrome metabolica, ad esempio, l’obesità viscerale che riguarda anche le ghiandole salivari vede una maggior incidenza nel genere femminile durante la menopausa a causa di modificazioni ormonali. La malattia parodontale stessa, che spesso è correlata al diabete, vede una diversità di decorso clinico e una maggior incidenza nel genere femminile in alcuni periodi legati al ciclo biologico ormonale femminile, come la gravidanza e la menopausa. Anche i tumori del cavo orale- evidenzia l’esperta- risentono di queste diversità biologiche e di stili di vita diversi tra i generi. Negli ultimi anni, infatti, gli stili di vita femminili si sono drasticamente modificati di pari passo al nuovo ruolo che la donna, a partire dagli anni Sessanta, ha progressivamente acquisito in ambito familiare e sociale. Abitudini come il fumo o il consumo di alcol, che prima erano più diffuse tra gli uomini, oggi sono comparabili tra i generi e dunque anche i tumori del cavo orale, prima più diffusi tra gli uomini, adesso sono sostanzialmente equiparati. Proprio fumo e alcol, infatti, sono i fattori di rischio che compaiono tra le principali cause del carcinoma orale”.
In tema di medicina di genere e odontoiatria di genere “si sono fatti molti passi in avanti, dagli anni Novanta a oggi- sottolinea Santaniello- grazie anche al lavoro svolto dalle società scientifiche dedicate a questo tema, ai gruppi di lavoro della Fnomceo e di quelli ordinistici operanti sul territorio per la promozione della formazione di medici chirurghi e medici odontoiatri attraverso corsi, congressi e pubblicazioni scientifiche”.
E’ ormai chiaro, infatti, che quando si parla di medicina di genere “non si sta parlando di una ‘medicina fatta dalla donne per le donne’ o ad appannaggio del solo genere femminile- precisa la vice presidente- ma di una medicina basata sull’osservazione che i due generi sono diversi in quanto gli uomini e le donne hanno diversità biologiche. Sono differenze che si traducono, sopratutto per alcune patologie, in una fisiopatologia, un aspetto clinico, un decorso, una risposta farmacologica, un’epidemiologia e una risposta alla terapia farmacologica diversa. Per fare un esempio di attualità- continua l’esperta- la stessa pandemia causata dal SARS-CoV-2 ha mostrato chiaramente come siano differenti le risposte del sistema immunitario maschile e femminile nei confronti del virus. Del resto- dice Santaniello- che il sistema immunitario sia profondamente diverso tra uomini e donne lo dimostrano recenti studi sulle malattie autoimmuni, dove le donne risultano maggiormente affette da queste patologie. Gli ormoni sessuali hanno chiaramente un ruolo critico nell’autoimmunità. Un ruolo importante è certamente anche legato ai cromosomi sessuali e al ciclo biologico femminile. Molti fattori, quindi, possono essere responsabili delle differenze che esistono nelle risposte immunitarie tra uomini e donne: genetica, epigenetica, ormoni e drastici cambiamenti degli stessi ma anche lo stile di vita che, ancora oggi, è diverso nei due generi anche per un gap socio- economico e culturale non ancora colmato”.
“In una moderna concezione di salute la sua promozione e la prevenzione devono essere incentrate su azioni congiunte di vari settori della società- conclude Santaniello- principalmente sui fattori di rischio comportamentali modificabili e sui determinanti di salute sociali, economici e ambientali, senza dimenticare l’importanza della diagnosi precoce in un’ ottica di ‘medicina di precisione’ che tenga conto della variabilità di genere e individuale”.
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Testo Allegato:
TORNA LA RUNNING HEARTDOMANI LA PRESENTAZIONE DELLA CORSA DEL CUORE ORGANIZZATA DA ANMCO PUGLIA E AMA CUORE BARIDomani, mercoledì 1° febbraio, alle ore 10.45, nella sala consiliare di Palazzo di Città, sarà presentata alla stampa l’edizione 2023 della Running Heart, la corsa del cuore, che vivrà i suoi appuntamenti clou sabato 18 febbraio, con una giornata dedicata alla prevenzione delle patologie cardiovascolari, e domenica 19 febbraio, con una gara competitiva (10 km circa), corse non competitive (10 km e 5 km circa) e una passeggiata (3,5 km circa).L’evento, giunto alla quinta edizione, è promosso dalla delegazione pugliese dell’Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (ANMCO) in collaborazione con l’Associazione AMA Cuore Bari Odv e l’organizzazione sportiva Bari Road Runners Club.Alla presentazione interverranno l’assessore allo Sport Pietro Petruzzelli, la presidente Anmco Puglia Antonella Mannarini, il Past President Anmco Puglia Massimo Grimaldi, l’assessora al Welfare della Regione Puglia Rosa Barone, il direttore del Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia Vito Montanaro, il direttore generale AReSS Puglia Giovanni Gorgoni, la presidente CAO Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri Belinda Guerra, la vice presidente Ordine interprovinciale Farmacisti Bari e Bat Michele Dalfino Spinelli, il presidente Federfarma Puglia e Bari Francesco Fullone, il direttore UOC Cardiologia ospedaliera Policlinico Bari Carlo D’Agostino, il presidente AMA Cuore Bari Odv Francesco Pastanella, il presidente comitato scientifico Ama Cuore Bari Odv Riccardo Guglielmi, il presidente Bari Road Runners Club Rino Piepoli, il presidente dell’associazione Diabetici baresi Bepi Traversa, il coordinatore del Gruppo Autismo FISH e presidente ANGSA Puglia Mario Chimienti.Partner della Running Heart 2023 sono: Fondazione per il tuo cuore, Fondazione Puglia, Federfarma, Decathlon e Meeting Planner.La Running Heart 2023 gode del patrocinio di Regione Puglia, Comune di Bari, AReSS Puglia, Università di Bari, Politecnico di Bari, AOU Policlinico di Bari, Ospedale Generale Regionale Miulli di Acquaviva delle Fonti, ASL Bari, Fondazione per la ricerca e l’innovazione in cardiologia, SIMG, FIMMG, FMGI Puglia, Associazione Diabetici Baresi, ARCA, Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Bari, Ordine interprovinciale dei Farmacisti di Bari e BAT, Istituto di Medicina dello Sport di Bari, Comitato regionale Federazione Italiana di Atletica leggera, CONI Puglia, Circolo Canottieri Barion e Libera.