
(AGENPARL) – ven 27 gennaio 2023 CAMPANIA, RUBANO (FI): “GRAZIE A MINISTRO BERNINI PER SUA VISITA A CENTRO MAUGERI. OGGI GETTATE BASI PER AZIONE SINERGICA TRA ISTITUZIONI”
“Ringrazio il ministro Anna Maria Bernini che oggi ha visitato il territorio del Sannio e ha fatto visita al centro di eccellenza per la ricerca ‘Istituto Maugeri Irccs’ di Telese Terme. Da parte del ministro è un segnale di grande attenzione nei confronti del territorio che rappresento in Parlamento e che, come ha ribadito lei stessa, vanta eccellenze di tutto rilievo, per le quali insieme metteremo in campo un’azione sinergica ad ogni livello istituzionale”.
Così in una nota il deputato di Forza Italia Francesco Maria Rubano, promotore della visita del ministro Bernini al Centro Maugeri.
“Con i massimi rappresentanti dell’Istituto Maugeri, il direttore sanitario Michele Rossi, e con il sindaco di Telese, Giovanni Caporaso, infatti, abbiamo avviato un confronto istituzionale proficuo e costruttivo, sul quale il ministro Bernini ha già dato spunti interessanti di riflessione e azioni, ovvero un network tra governo, territori, università e imprese. La visita di oggi del ministro Bernini segna una svolta importante. Non era mai accaduto che un ministro facesse visita al centro Maugeri, centro di eccellenza del mezzogiorno, che vanta eroi veri, quel personale sanitario cui va il mio sentito grazie”, conclude.
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Testo Allegato:
Procura della Repubblicapresso il Tribunale di PerugiaCOMUNICATO STAMPAESEGUITA MISURA CAUTELARE IN CARCEREA SEGUITO DEL DECESSO AVVENUTO IN INCIDENTE DI CACCIANel pomeriggio di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Assisi hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Perugia nei confronti di un uomo, residente ad Assisi, individuato quale presunto autore dell’omicidio di Davide Piampiano, il giovane deceduto lo scorso 11 gennaio all’interno del Parco del Monte Subasio, in località Fosso delle Carceri, durante una battuta di caccia al cinghiale. Nei confronti del soggetto indicato il Giudice delle indagini preliminari ha ritenuto, conformemente alla richiesta dell’Ufficio, sussistenti gravi indizi di colpevolezza per il reato di omicidio volontario con dolo eventuale.Da una prima ricostruzione della dinamica, basata sulle dichiarazioni rese da parte dei vari testimoni, era, invece, emerso che il Pimpiano si trovava a caccia con un altro amico e che un terzo cacciatore, non impegnato con loro nella battuta ma residente in quella località, aveva trovato Davide in fin di vita dopo aver udito in lontananza uno sparo ed essersi avvicinato per verificare se i due fossero riusciti ad abbattere un cinghiale. Già, però, in sede di autopsia emersi numerosi dubbi sull’ipotesi del colpo fosse stato esploso accidentalmente dallo stesso Piampiano, poiché sembrava da escludersi che esso potesse essere partito a bruciapelo, portando quindi gli inquirenti a svolgere accertamenti più approfonditi. Le indagini molto approfondite e scrupolose dei carabinieri, svolte sotto la direzione dell’Ufficio hanno poi consentito la svolta e quindi di ricostruire una dinamica ben diversa dei fatti.Sul luogo dell’incidente i Carabinieri hanno sequestrato, oltre ai telefoni, alle armi e agli indumenti dei presenti, anche una GoPro (sostanzialmente una microtelecamera) che il Piampiano utilizzava per pubblicare suoi contenuti sui Social. I filmati in essa contenuti all’interno, particolarmente crudi e drammatici, hanno permesso di stabilire che il colpo fatale certamente non è stato esploso dal fucile del Pimpiano a seguito di una caduta, ma da quello di un terzo presumibilmente anche lui nella battuta di caccia. Lo stesso, accortosi di quanto accaduto, avrebbe secondo quanto si comprende dal filmato poi cercato di depistare le indagini alterando lo stato dei luoghi, scaricando l’arma del Piampiano, disfacendosi del proprio fucile e della propria giacca da caccia e soprattutto omettendo di chiamare tempestivamente i soccorsi, avvisati solo dopo vari minuti da un altro giovane che si trovava a caccia e che nel frattempo era sopraggiunto. Tale comportamento omissivo ha consentito di ipotizzare a carico dell’autore dello sparo l’ipotesi dolosa di omicidio, avendo egli con la sua scelta di non chiamare immediatamente i soccorsi accertato il rischio che il soggetto colpito potesse morire, Il presunto autore è stato, come detto, tratto in arresto dai Carabinieri, che al termine delle formalità lo hanno condotto alla casa circondariale “Capanne” di Perugia.