(AGENPARL) – mer 25 gennaio 2023 “Maestri e allievi nel Medioevo. Alle origini dell’Università di Camerino” è il titolo del volume, edito da Edizioni Scientifiche Italiane (Napoli, 2022) e di cui è autrice la prof.ssa Emanuela Di Stefano, che sarà presentato in Ateneo il prossimo 30 gennaio alle ore 11 presso la Sala Convegni del Rettorato.
L’incontro si aprirà con i saluti del Rettore Claudio Pettinari e del Direttore della Scuola di Giurisprudenza Rocco Favale, ai quali seguirà l’intervento del prof. Gian Paolo Brizzi, professore emerito dell’Università di Bologna e Presidente del Comitato scientifico del Centro Interuniversitario Storia Università Italiane – CISUI. Sarà presente anche l’autrice.
“Promossa dal Rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari, che ringrazio calorosamente – ha affermato la prof.ssa Di Stefano – si è conclusa con la pubblicazione del volume una intensa ricerca biennale che ha consentito di far luce sulle sue radici più remote, di individuarne il momento fondativo e il movimento culturale da cui è nata, la presenza di maestri e allievi, le condizioni politiche, sociali ed economiche che ne hanno favorito l’instaurarsi e l’evolversi nel lungo periodo”.
Nonostante l’estrema carenza e dispersione delle fonti comunali duecentesche, attraverso l’analisi serrata di ciò che resta della documentazione locale, integrata dallo spoglio sistematico di numerose fonti esterne, regionali ed extraregionali, l’autrice ha individuato elementi che riconducono al primo nucleo di uno studium camerte già attivo nel 1220 e presumibilmente in una data anteriore: non promosso né fondato da autorità laiche o ecclesiastiche, lo Studium di Camerino si colloca dunque tra i più remoti Studia italiani ed europei, sorti prima che la nozione di Studio generale inteso come istituzione fondata o confermata da un’autorità di natura universale divenisse “d’uso corrente”, per usare le parole di Gian Paolo Brizzi – che ha generosamente letto e commentato il lavoro – e Jacques Verger.
Il contesto in cui si inserisce la sua nascita va visto nel clima di conflittualità che caratterizza lo Studio di Bologna e con il quale permarranno contatti plurimi, da cui si originano migrazioni e secessioni: la nota diaspora dall’Alma Mater Studiorum di maestri e studenti da cui emergono i più antichi Studia italiani (Vicenza 1204; Arezzo 1215; Padova 1222; Vercelli 1228). Per Camerino ne sono testimonianza, attorno al 1220, la presenza di più autorevoli giuristi, fra i quali il magister, iudex et professor iuris Rodolfo da Varano, che dopo quattro anni sarebbe stato chiamato da Federico II in qualità di docente nel nuovo, istituendo Studio di Napoli, ove sarebbe giunto già insignito della qualifica di professor iuris magnae scientiae et virtutis.
“L’idolo delle origini”, ricordando il monito di Marc Bloch – conclude la prof.ssa Di Stefano – non poteva assorbire ogni attenzione, e l’indagine storiografica ha inteso coprire un lungo arco di tempo, dalle lontane radici duecentesche fino al Cinquecento inoltrato, consentendo di individuare i nodi fondamentali: i rapporti della nuova istituzione con il potere, laico ed ecclesiastico; un vivace ambiente urbano in cui la cultura universitaria si integra con la cultura dei ceti diversificati – sia produttivi e mercantili, sia nobiliari – che lo caratterizzano; la continuità dello Studio e il suo articolarsi in più discipline (diritto civile e canonico, medicina e scientia grammaticalis), confermati dai più remoti Statuti comunali, come sottolineano gli importanti studi di Pier Luigi Falaschi. Talora è stato possibile, grazie ad alcune preziose fonti sottrattesi alla dispersione, rilevare il bacino di reclutamento degli studenti e i luoghi concreti dello Studio, che sin dalla metà del Cinquecento si dota di uno specifico edificio universitario”.
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Testo Allegato: UNICAM Universit di Camerino MAESTRI E ALLIEVI, ALLE ORIGINI DELLUNIVERSITA DI CAMERINO Il 30 gennaio in Ateneo la presentazione del volume della prof.ssa Emanuela Di Stefano Nonostante lestrema carenza e dispersione delle fonti comunali duecentesche, attraverso lanalisi serrata di ci che resta della documentazione locale, integrata dallo spoglio sistematico di numerose fonti esterne, regionali ed extraregionali, lautrice ha individuato elementi che riconducono al primo nucleo di uno studium camerte gi attivo nel 1220 e presumibilmente in una data anteriore non promosso n fondato da autorit laiche o ecclesiastiche, lo Studium di Camerino si colloca dunque tra i pi remoti Studia italiani ed europei, sorti prima che la nozione di Studio generale inteso come istituzione fondata o confermata da unautorit di natura universale divenisse duso corrente, per usare le parole di Gian Paolo Brizzi – che ha generosamente letto e commentato il lavoro – e Jacques Verger. Il contesto in cui si inserisce la sua nascita va visto nel clima di conflittualit che caratterizza lo Studio di Bologna e con il quale permarranno contatti plurimi, da cui si originano migrazioni e secessioni la nota diaspora dallAlma Mater Studiorum di maestri e studenti da cui emergono i pi antichi Studia italiani (Vicenza 1204 Arezzo 1215 Padova 1222 Vercelli 1228). Per Camerino ne sono testimonianza, attorno al 1220, la presenza di pi autorevoli giuristi, fra i quali il magister, iudex et professor iuris Rodolfo da Varano, che dopo quattro anni sarebbe stato chiamato da Federico II in qualit di docente nel nuovo, istituendo Studio di Napoli, ove sarebbe giunto gi insignito della qualifica di professor iuris magnae scientiae et virtutis. Lidolo delle origini, ricordando il monito di Marc Bloch conclude la prof.ssa Di Stefano non poteva assorbire ogni attenzione, e lindagine storiografica ha inteso coprire un lungo arco di tempo, dalle lontane radici duecentesche fino al Cinquecento inoltrato, consentendo di individuare i nodi fondamentali i rapporti della nuova istituzione con il potere, laico ed ecclesiastico un vivace ambiente urbano in cui la cultura universitaria si integra con la cultura dei ceti diversificati – sia produttivi e mercantili, sia nobiliari – che lo caratterizzano la continuit dello Studio e il suo articolarsi in pi discipline (diritto civile e canonico, medicina e scientia grammaticalis), confermati dai pi remoti Statuti comunali, come sottolineano gli importanti studi di Pier Luigi Falaschi. Talora stato possibile, grazie ad alcune preziose fonti sottrattesi alla dispersione, rilevare il bacino di reclutamento degli studenti e i luoghi concreti dello Studio, che sin dalla met del Cinquecento si dota di uno specifico edificio universitario. Per informazioni Campus Universitario Via DAccorso 16 62032 Camerino (Mc) tel. 0737/402762-2755 e-mail HYPERLINK mailtocomunicazione.relazioniesterne@unicam.it comunicazione.relazioniesterne@unicam.it web site HYPERLINK http//www.unicam.info/ http://www.unicam.info fb UNICAM-Universit degli Studi di Camerino tw UnicamUffStampa ig universitacamerino Y, xlnMmOLc(f-8SpPz@2ux5um0xM(wS0qmkXAemd3-6jF(DAIw8deljI)Oby3SDUjylmNVjbL
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