
(AGENPARL) – mer 25 gennaio 2023 Bori (Pd): “il sistema produttivo deve poter valorizzare i propri punti di
forza ma va aiutato con strumenti più idonei a coniugare crescita e lavoro
di qualità”
(Acs) Perugia, 25 gennaio 2023 – “Dal 2019 in avanti il sistema economico
umbro ha fatto registrare un incremento della crescita a cui non è
corrisposto, però, un aumento dell’occupazione. Si tratta di un fenomeno
preoccupante sul quale le istituzioni regionali dovrebbero interrogarsi
profondamente”. E quanto dichiara in una nota il Consigliere regionale PD
Tommaso Bori.
“La crescita dei ricavi e dei profitti – spiega – non ha generato, come
dovuto, una maggiore capacità di includere nuovi lavoratori. Rispetto al
2018 – ricorda – mancano ancora all’appello oltre 6mila occupati. La
ricchezza prodotta in questi anni non è stata dunque capace di avere
significativi effetti redistributivi e, al contempo, il sistema economico non
è stato messo nelle condizioni di creare una crescita duratura nel tempo.
Prova ne sono i dati elaborati recentemente dalla Cna regionale che
prefigurano una brusca frenata del Pil regionale già nel corso di
quest’anno. Il mancato binomio virtuoso tra crescita economica e
occupazione è tanto più preoccupante anche perché nella nostra regione,
così come è stato sottolineato oggi dalla CGIL in apertura del congresso
regionale, il lavoro, quando c’è, è troppo spesso sottopagato e
demansionato, con evidenti disparità generazionali e di genere”.
“Dal +3,9% del 2022, anno del rimbalzo economico rispetto alle ristrettezze
del periodo pandemico – ricorda Bori – le stime parlano oggi di un timido e
striminzito +0,5 % del Pil. Per altro, il contributo alla crescita è venuto
quasi esclusivamente da due settori: quello delle costruzioni e quello
manifatturiero. Il primo trainato da misure nazionali anticicliche, come
quella del super bonus edilizio, il secondo determinato dall’incremento
ormai reso strutturale negli anni dell’export regionale. In entrambi i casi
però si attendono i contraccolpi, specie per le scelte compiute dal governo
Meloni in materia di super bonus e rispetto agli effetti derivanti dagli
eventi bellici e dalla crisi energetica”.
“Rispetto a questo scenario, non certo tranquillizzante – sottolinea il
consigliere e segretario regionale Dem – stiamo assistendo alla completa
inerzia del Governo regionale, del tutto incapace di mettere in campo misure
organiche per agevolare lo sviluppo, favorire la produttività e incentivare
il lavoro. Il fallimento delle politiche attive, della gestione di Arpal e
delle risorse a disposizione sta condizionando anche la mancanza di strumenti
per mettere in connessione domanda e offerta di lavoro. Il tutto con la
totale assenza di politiche industriali regionali capaci di ripensare anche
le leve dello sviluppo, a partire dai progetti di ricerca, sviluppo e
innovazione per la transizione ecologica e circolare. I dati sul Pil rivisti
al ribasso da Cna e l’allarme lanciato dalla CGIL anche in termini di
tenuta sociale, potrebbero diventare presto una realtà nella nostra
regione”.
“Per questo motivo – prosegue – occorrono interventi urgenti sia sul
fronte nazionale che regionale. Occorre che la giunta Tesei spinga il Governo
a rivedere subito gli incentivi automatici già previsti dal nuovo piano di
transizione 4.0, potenziandoli, e rilanciare la cessione dei crediti legati
al Superbonus e ai bonus minori per fare ripartire gli investimenti di
manifattura e costruzioni che sono stati i driver della ripresa degli ultimi
due anni. La Regione stessa attivi da subito misure e incentivi per la buona
occupazione e una semplificazione normativa resa indispensabile non solo in
ambito urbanistico. Serve fare in modo che le imprese siano maggiormente
coinvolte e sostenute anche sotto il profilo della gestione amministrativa.
Oltre 40 comuni, tra cui Perugia, sono ancora privi di uno sportello unico
per le imprese e ciò rappresenta, ad esempio, un limite nella gestione
operativa delle pratiche del super bonus”.
“Il sistema produttivo umbro – conclude Bori – ha bisogno di essere messo
nelle condizioni di valorizzare maggiormente i propri punti di forza ma, allo
stesso tempo, va aiutato ad affrontare le nuove sfide con gli strumenti più
idonei a coniugare innanzitutto crescita e lavoro di qualità”. RED/PG
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/74472
Notiziario Regione Umbria News: http://goo.gl/xvFFdO